WTA Washington – Si è conclusa con una finale di livello tra due top ten l’undicesima edizione del Mubadala Citi DC Open, la prima di categoria WTA 500. A trionfare nella capitale statunitense è stata la beniamina di casa Coco Gauff, vittoriosa per 6-2 6-3 su Maria Sakkari, terza americana nella storia ad iscrivere il proprio nome nel torneo di casa dopo Sloane Stephens (2015) e Jessica Pegula (2019).
Nell’ultimo torneo di preparazione in vista dei grandi appuntamenti di Montréal e Cincinnati, preludio agli US Open che concluderanno la stagione sul cemento nordamericano, Coco Gauff (numero 7 del mondo e numero 3 del tabellone) ha raggiunto l’ultimo atto con un percorso praticamente perfetto, senza perdere alcun set: dopo aver avuto ragione della connazionale Hailey Baptiste (6-1 6-4), la diciannovenne di Delray Beach ha travolto Belinda Bencic (6-1 6-2), prima di estromettere dal torneo la campionessa uscente Liudmila Samsonova (6-3 6-3).
Prima finale di un difficile 2023 per Maria Sakkari (numero 9 della classifica WTA e numero 4 del seed) che, dopo aver avuto ragione di Leylah Fernandez (7-5 6-2), ha regalato un dispiacere ai tifosi locali eliminando Madison Keys (6-3 6-3) e respingendo il tentativo di rimonta della numero uno del tabellone Jessica Pegula (6-3 4-6 6-2). 4 a 1 i precedenti in favore della greca, ma per i bookmakers la favorita era comunque la giovane americana.
Coco ha aperto le danze tenendo agevolmente il turno di servizio, poi si è subito fatta trovare pronta in risposta. Quando il dritto inside out di Sakkari si è spento in corridoio, Gauff ha avuto a disposizione tre palle break consecutive (0-40): la greca si è salvata una volta, poi ha commesso un letale doppio fallo che le è costato la battuta. Con il vento in poppa, la giovane stella statunitense ha avuto però il demerito di rimettere in partita la ventottenne ateniese, non sfruttando due chance del potenziale del 4-0 e subendo subito dopo il contro break per colpa di due doppi falli (2-3).
Un passaggio a vuoto che non è stato però sufficiente a rianimare Sakkari, a cui non è riuscito l’aggancio: sul 40-40 Gauff ha indovinato il passante di rovescio (40-A) e, quando il dritto della greca non ha superato la rete, si è riportata avanti di un break (4 a 2). Con un kick esterno da sinistra la diciannovenne di Delray Beach ha confermato il vantaggio (5-2), prima di chiudere un set dominato con autorevolezza nel game successivo con un rovescio lungolinea (15-40) ed un’ottima risposta di dritto: 6-2 in 42 minuti.
La ventottenne ateniese ha provato la reazione in apertura della seconda partita, venendo premiata da una discutibile scelta di Coco che, per salvare la palla break, ha optato per un drop shot che non ha però superato la rete. Dopo aver comandato il game con il dritto, Maria ha confermato il break con un gran vincente di rovescio in lungolinea (2 a 0). Un acuto durato però pochi minuti. Dopo aver ottenuto l’aggancio (3 a 3), Gauff ha messo la freccia.
Avanti 4 a 3, vincendo con sapienza due duelli consecutivi sulla diagonale di dritto, la numero sette del mondo ha strappato nell’ottavo gioco la battuta alla greca nel momento decisivo del match. Sul 5 a 3, chiamata a servire per chiudere il titolo, con un vincente incrociato di rovescio Coco si è andata a prendere il primo trionfo in patria della sua carriera: 6-2 6-3 in 1 ora e 24 minuti.
Per Sakkari si conferma il tabù delle finali: in otto occasioni la greca è uscita vincitrice una sola volta (a Rabat, nel 2019). Per una giocatrice stabilmente tra le prime al mondo (e che nel marzo del 2022 è stata capace di issarsi fino alla posizione numero tre del ranking) resta un mistero difficile da spiegare se non con un’emotività che forse, nei momenti importanti, ha sempre prevalso sullo spirito combattivo della ventottenne ateniese.
Per Gauff, che aveva iniziato il 2023 con il successo di Auckland, si tratta del quarto trionfo nel circuito maggiore nelle cinque finali disputate (unica sconfitta quella subita a Parigi un anno fa per mano di Swiatek), il primo da quando nel suo angolo siede il coach spagnolo Pere Riba. Un nome suggerito alla famiglia di Coco da Brad Gilbert, storico ex coach di Andre Agassi, Andy Roddick ed Andy Murray, nonché autore del celebre “Winning Ugly” (ormai un classico immancabile nella biblioteca di ogni appassionato di tennis). E chissà se, dopo aver cambiato la carriera dell’ex Kid di Las Vegas (che con lui ha vinto sei dei suoi otto slam) ed aver aiutato A-Rod a conquistare il suo unico major, Gilbert non sarà in grado di compiere un altro capolavoro (soprattutto dal punto di vista mentale) con la diciannovenne di Delray Beach.
WTA WASHINGTON
[3] C. Gauff b. [4] M. Sakkari 6-2 6-3