Confermando il successo ottenuto un anno fa a Montréal, la statunitense Jessica Pegula ha bissato a Toronto (nella consueta alternanza di sedi del prestigioso torneo nordamericano) il titolo di campionessa dell’Open del Canada: 6-3 2-6 6-1 il punteggio con cui la trentenne di Buffalo si è imposta in finale sulla connazionale Amanda Anisimova. Per Pegula si tratta del sesto trionfo in carriera, il terzo di categoria mille.
Dopo aver saltato per infortunio l’intera stagione su terra rossa ed aver conquistato il primo titolo stagionale sull’erba di Berlino, Jess ha iniziato come meglio non avrebbe potuto l’ultima parte di stagione, quella sul cemento, da cui si aspetta di trovare i punti necessari per raggiungere le Finals. Arrivata con i favori del pronostico all’ultimo atto del WTA 1000 canadese senza perdere un solo set, Pegula ha fatto valere la maggiore esperienza a certi livelli, soprattutto nella gestione mentale della partita. Un fattore determinante che ha visto invece Anisimova, giunta alla prima finale importante della sua carriera dopo un periodo travagliato, lasciarsi comprensibilmente sopraffare dalle emozioni.
Nonostante i tre set, il match è volato via rapidamente. Che Amanda non fosse la stessa che aveva piegato ai quarti Sabalenka lo si è capito subito. Tesa e conseguentemente fallosa, la giovane tennista originaria del New Jersey (compirà ventitré anni il prossimo 31 agosto) ha subito concesso il break in apertura. Sempre in pericolo sui propri turni, Anisimova non è poi mai stata in grado di incidere in risposta (un solo punto conquistato in tutto il primo set), riuscendo raramente a far partire lo scambio, specialmente sui servizi al corpo di Pegula. Per una campionessa della regolarità come la numero sei del mondo, è stato fin troppo semplice condurre le danze fino al doppio fallo con cui, cedendo nuovamente la battuta, la giovane connazionale le ha consegnato il primo set: 6-3 in appena 27 minuti.
Dopo aver tenuto a zero il primo turno della seconda partita, quando Jess ha incrociato con il dritto la riposta vincente che valeva tre palle break consecutive (0-40), la finale sembrava dirigersi rapidamente verso i titoli di coda. Invece, messa con le spalle al muro, Anisimova si è finalmente sciolta, lasciando andare il braccio. Dopo essersi salvata (1 a 1), nel game successivo si è conquistata le prime chance per strappare la battuta all’avversaria (15-40), andando a segno al secondo tentativo quando è stata rapida nel leggere una palla corta non perfettamente eseguita da Pegula ed a colpire con il vincente di dritto in avanzamento. A tratti si è rivista la migliore Amanda della settimana, determinata e dominante da fondo campo. Jess è rimasta ferma all’occasione mancata nel secondo gioco, cedendo nuovamente (con un doppio fallo) il servizio nel settimo game (2 a 5) e spedendo la più giovane connazionale a servire per il set, chiuso sul 6 a 2 in 33 minuti con una volée di rovescio.
A questo punto però, quando l’inerzia sembrava spostarsi verso Anisimova, la vicinanza dell’obiettivo ha fatto riaffiorare nella tennista di origini russe tutta la tensione del momento, irrigidendola di nuovo. Nel parziale decisivo Amanda ha ripreso a sbagliare troppo (a fine match saranno 31 i gratuiti di Anisimova, contro i soli 12 di Jess), lasciando gioco facile all’esperienza di una Pegula che ha avuto la lucidità di allungare gli scambi cercando di muovere l’avversaria quanto più fosse possibile. Fino all’eloquente 6 a 1 che dopo 1 ora e 27 minuti ha posto fine alle ostilità. Era dal 2000 che nel circuito femminile una giocatrice non difendeva il titolo in Canada (l’ultima a riuscirci era stata Martina Hingis). Un’altra perla nella carriera della tennista di Buffalo, a cui manca solo un acuto a livello slam per rendere il giusto merito ad una carriera fin qui sottovalutata anche in patria.
Il lascito più grande dell’edizione 2024 dell’Open del Canada è però senza dubbio il ritorno ai livelli da sempre sperati di Amanda Anisimova. Un precoce talento che nel 2019 (a Parigi) divenne la prima millennial a raggiungere la semifinale di uno slam e che lo stesso anno rinunciò agli US Open dopo aver perso il padre per un arresto cardiaco, segnato da quel dolore, fermato dal covid, dagli infortuni ed andato in crisi tanto da aver annunciato un anno fa (dopo Madrid) la necessità di fermarsi per ritrovarsi. Ha frequentato il college, passato più tempo con i suoi coetanei. Adesso è di nuovo in campo. Ed al di là di quelli che saranno gli sviluppi della sua carriera, per ora va bene così. Bentornata Amanda.
WTA TORONTO 2024 – Finale
[3] J. Pegula b. A. Anisimova 6-3 2-6 6-1