La pioggia, nel pomeriggio, era prevista. Ma forse, dal nulla, avrebbe fatto comunque capolino sui campi del Foro Italico quando una voce ha iniziato a girare con sempre maggiore insistenza, progressivamente ribattuta da tutte le agenzie, destando un misto di stupore e rammarico. Un velo di malinconia al quale hanno fatto da sfondo nubi sempre più intense che hanno oscurato il cielo, prima che i ripetuti scrosci costringessero più volte gli organizzatori ad interrompere il programma di giornata.
Resta il dubbio, perché al momento la diretta interessata (ultimo match giocato lo scorso 23 marzo a Miami quando affrontò la numero uno Swiatek al secondo turno) non si è ancora espressa, ma la notizia c’è. Nella pagina del sito della International Tennis Integrity Agency dedicata ai ritiri degli atleti, figura infatti (con la data del 7 maggio 2024) il nome di Camila Giorgi. Non sarebbe del tutto una sorpresa, se la tennista di Macerata vincitrice di quattro titoli nel circuito WTA (tra cui spicca il trionfo all’Open del Canada nel 2021) avesse deciso di lasciare nel silenzio.
Issatasi nel 2018 fino alla posizione numero 26 del ranking, l’atleta classe 1991 originaria di Macerata non ha mai amato concedersi alle interviste né tantomeno parlare del suo sport, il tennis, che per sua stessa ammissione ha sempre considerato un lavoro. Non si è mai voluta farsi davvero conoscere, lasciando nel mistero chi la osservava cercando di interpretare cosa avessero in comune quel tennis tanto aggressivo e così poco ponderato con quella personalità ermeticamente celata dietro un imperturbabile autocontrollo.
Non sono certo mancati i ritiri improvvisi nella storia di questo sport. Nel 2010, sorprendendo tutti, dopo essere stata sconfitta da Francesca Schiavone alle WTA Finals, con il garbo e la grazia che sempre l’avevano contraddistinta, Elena Dementieva prese il microfono annunciando il suo addio al tennis. Se davvero questa è la sua decisione, sperando in fondo che davvero non lo sia, c’è da augurarsi almeno che Camila si congedi permettendo agli appassionati di renderle il giusto tributo.
Prima delle voci, però, a tennis si era anche giocato. Reduce dalla semifinale disputata a Santa Margherita di Pula (dove aveva costretto al tie-break decisivo la futura vincitrice Jil Teichmann), Nuria Brancaccio non è riuscita a superare l’ostacolo Katerina Siniakova. Eccellente doppista nonché giocatrice di livello anche in singolare, la tennista ceca si è imposta con un doppio 6-2 in un’ora e mezza di partita. Non ha avuto miglior fortuna Lucia Bronzetti, eliminata da una rediviva Sofia Kenin: 6-3 6-2 il punteggio in favore della giocatrice che nel 2020 fu capace di trionfare agli Australian Open e di raggiungere la finale del Roland Garros.