WTA Roma 2023: Swiatek per il tris. Tredici azzurre in tabellone

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©Adelchi Fioriti

WTA ROMA“Roma, bella tu, le muse tue” cantavano i Matia Bazar nella celebre “Vacanze Romane”. Non sono certo arrivate nella Città Eterna per diletto le protagoniste del tennis mondiale ma non mancheranno probabilmente, come ogni anno, di postare sui propri profili social qualche momento di relax vissuto, tra un match e l’altro, per le strade ed i monumenti della Capitale d’Italia. Attimi di svago e tranquillità per ricaricare le pile prima di dare tutto all’interno di un Foro Italico vestito più che mai a festa per la sua prima edizione con un tabellone a 96 giocatrici.

Novantasei professioniste, pronte ad iscrivere il proprio nome in un albo d’oro denso di storia e lasciare un ricordo sempre vivo nei cuori degli appassionati. Tante sono state le regine del Foro ad aver lasciato un ricordo indelebile, tra cui Chris Evert (primatista con cinque titoli – 1974, 1975, 1980, 1981, 1982) e Gabriela Sabatini (1988, 1989, 1991, 1992), Serena Williams (2002, 2013, 2014, 2016) e Conchita Martinez (1993, 1994, 1995, 1996), Maria Sharapova (2011, 2012, 2015) e Martina Hingis (1998, 2006), Amélie Mauresmo (2004, 2005) e Jelena Jankovic (2007, 2008).

Un torneo, quello di Roma (quinto WTA 1000 stagionale, il secondo su terra rossa) che si preannuncia quantomai interessante e carico di aspettative, ultimo banco di prova per testarsi in vista del Roland Garros. Favorita d’obbligo la numero uno del mondo, nonché vincitrice delle ultime due edizioni, Iga Swiatek. La fuoriclasse di Varsavia (22 anni il prossimo 31 maggio), dopo l’infortunio alle costole che l’aveva costretta a saltare Miami, ha iniziato al meglio la parte di stagione prediletta confermando il titolo a Stoccarda grazie al successo in finale su Aryna Sabalenka, prima di arrendersi due settimane dopo alla stessa venticinquenne di Minsk nell’ultimo atto a Madrid.

Proprio Aryna sembra il principale ostacolo alla “tripletta” di Iga. Dopo il successo di inizio anno agli Australian Open (primo slam della carriera), Sabalenka sembra aver trovato la giusta consapevolezza, la maturità e la serenità per raggiungere quelle vette tennistiche nel recente passato solo sfiorate. Le prime due teste di serie potrebbero ritrovarsi in finale per il titolo. Prima, però, ci sarà da battagliare. Numero uno del seeding ed inserita quindi nella parte alta del tabellone, Iga (dopo il bye del primo turno) avrà subito un incontro non banale contro la vincitrice del match tra Sara Errani (beneficiaria di una wild card – finalista a Roma nel 2014 quando si arrese solo a Serena Williams) e la finalista dell’edizione 2021 del Roland Garros Anastasia Pavlyuchenkova.

Una parte alta del tabellone densa di talento. Lungo il percorso verso l’ultimo atto la campionessa polacca potrebbe ritrovarsi la finalista della passata edizione Ons Jabeur, pronta a rientrare in campo dopo l’infortunio rimediato in semifinale a Stoccarda proprio contro Swiatek e che le aveva impedito di partecipare a Madrid. Così come potrebbe fare strada la ritrovata Barbora Krejcikova (trionfatrice sulla terra rossa di Parigi nel 2021), quest’anno vincitrice del WTA 1000 di Dubai in finale proprio contro Iga. Ha voglia di confermarsi Daria Kasatkina, che lo scorso anno fu ad un passo dalla finale (fermata da Jabeur in semi al termine di una battaglia durata tre set). Meno probabile un exploit di Elena Rybakina, straordinaria protagonista di inizio stagione con il successo di Indian Wells e le finali di Melbourne e Miami, il cui tennis veloce e potente sembra però al momento non ancora adattabile alla terra rossa.

Sarà forse la stanchezza accumulata nelle ultime settimane da Sabalenka (cinque finali e tre titoli da inizio anno) il principale avversario della tennista bielorussa, che nella parte bassa del tabellone potrebbe ritrovarsi in semifinale Coco Gauff, sempre che la giovane stella statunitense (finalista un anno fa al Roland Garros) ritrovi quella continuità che dopo un buon mese di gennaio sembra essersi smarrita. Nell’incertezza, sogneranno un nuovo acuto Vika Azarenka (finalista su questi campi nel 2013) e Karolina Pliskova (vincitrice a Roma nel 2019 e finalista nel 2020 e nel 2021), così come potranno dire la loro Caroline Garcia e Jessica Pegula.

Nutrita la presenza italiana che nella parte alta, oltre alla Errani, vedrà i colori nazionali rappresentati anche dalla semifinalista della passata edizione del Roland Garros Martina Trevisan (reduce da un buon periodo di forma ed apparsa in costante crescita negli ultimi tornei), da Camila Giorgi, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti, Nuria Brancaccio, Camilla Rosatello, Diletta Cherubini e Lisa Pigato. Sono state invece sorteggiate nella parte bassa Elisabetta Cocciaretto, Lucrezia Stefanini, Matilde Paoletti e Dalila Spiteri. Tredici azzurre per un sogno che a Roma attendono dal 1985, quando Raffaella Reggi conquistò il titolo imponendosi in due set (6-4 6-4) sulla statunitense Vicki Nelson-Dunbar.