MIAMI – È Elena Rybakina la prima tennista qualificata alle semifinali del Miami Open: 6-3 6-0 il punteggio con cui la kazaka ha avuto ragione di Martina Trevisan nel match andato in scena nell’Hard Rock Stadium e che ha inaugurato il programma dei quarti di finale del terzo WTA 1000 stagionale. Per la recente vincitrice di Indian Wells, nonché finalista degli Australian Open, si tratta del dodicesimo successo consecutivo nel circuito, il ventesimo di questo 2023 appena iniziato ma già ricco di soddisfazioni.
Nessun precedente tra le due tenniste dalle caratteristiche tecniche completamente diverse. La toscana classe 1993 ha affrontato il match con la serenità di aver compiuto appieno il proprio dovere, avendo raggiunto il risultato più importante in carriera lontano dall’amata terra rossa, prima italiana dieci anni dopo Sara Errani e Roberta Vinci ad approdare ai quarti di finale a Miami. Sotto lo sguardo attento della capitana azzurra Tathiana Garbin, una Martina subito concentrata ha inaugurato il match aggredendo la seconda di Elena con una gran risposta vincente scagliata con il dritto mancino. Non si è fatta però attendere la reazione della ventitreenne kazaka, che con due ace, un passante ed un dritto vincente ha tenuto il primo turno di battuta.
Rybakina ha provato a mettere sotto pressione l’italiana con la profondità dei suoi colpi e, proprio da uno di questi, è nata la prima palla break dell’incontro (30-40) che Martina, dando ampia dimostrazione dei progressi nel fondamentale, ha annullato direttamente con il servizio. Quindi ha tenuto il proprio turno difendendo al meglio il campo. Proprio la strenua resistenza di Trevisan ha costretto la campionessa di Wimbledon a forzare ancor di più i colpi ed a esibirsi in qualche errore di troppo.
Dopo aver rischiato nel game precedente, Martina ha avuto così le sue prime due chance consecutive in risposta (15-40): l’azzurra non ha però trovato il campo su una seconda della kazaka (30-40), quindi ha subito la combinazione servizio esterno e dritto di Rybakina (40-40). Inaspettatamente in difficoltà nello scambio da fondo campo, Lena ha provato ad accorciare il punto venendo a rete ma, punita da Trevisan, ha dovuto concederle una nuova opportunità (40-A) prima di salvarsi a fatica per tenere la testa avanti (2 a 1).
In un momento che sembrava favorevole, la numero 24 del mondo ha però spedito in corridoio un tentativo di variazione di dritto in lungolinea, che è valso due palle break (15-40): con classe Martina ha salvato la prima, costringendo ad un angolo Rybakina con il dritto mancino prima di affondare il rovescio sul lato opposto del campo. Una giocata vanificata però dal successivo doppio fallo (il primo del match) che le è costato la battuta. Con un ace esterno da sinistra Rybakina ha poi confermato il vantaggio, involandosi sul 4 a 1.
L’azzurra non ha però perso il suo consueto spirito positivo e, nel settimo game, dopo aver costretto la kazaka ai vantaggi con un bel vincente di dritto in lungolinea, si è costruita direttamente dalla risposta la chance di contro break, concretizzata poi con il benevolo aiuto del nastro (3 a 4). A Trevisan non è però riuscito l’aggancio. Dopo aver fallito la chance del 4 pari, la giocatrice originaria di Firenze si è fatta raggiungere ai vantaggi. Rybakina è tornata a palla break con un vincente di dritto scagliato dal centro del campo (40-A), quindi con la profondità della risposta ha allungato di nuovo (5 a 3). Presentatasi a servire per il set, stavolta Lena non ha tentennato: 6-3 in 43 minuti.
Provando a sfruttare l’onda lunga della prima partita, una Rybakina più solida e meno discontinua con il dritto ha aggredito Martina con la profondità della risposta, ottenendo subito un prezioso break a zero in apertura che ha indirizzato il match. Sfruttando le odierne difficoltà dell’italiana sul lato del rovescio, Elena ha spesso variato il gioco su quel lato di campo. Non a caso, una chiave del match è stata proprio la variazione in lungolinea di Rybakina con il rovescio, eseguito al solito magistralmente anche quando scagliato dal centro del campo. La moscovita classe 1999 ha inoltre avuto il consueto apporto dal servizio (10 ace, già 200 in stagione per la regina assoluta nel circuito femminile di questa speciale classifica) anche quando non è riuscita a mettere in campo la prima, riuscendo a trovare angoli e rotazioni che spesso hanno sorpreso Trevisan.
Prendendosi qualche rischio in meno, Lena è riuscita a controllare meglio lo scambio. Nel terzo gioco, tradita dal dritto Martina ha concesso una nuova chance in risposta (30-40) quindi, messa all’angolo da Rybakina, non ha superato la rete con il rovescio ritrovandosi sotto di due break. Avanti 3 a 0 la numero 7 del mondo ha dilagato. Con un rovescio incrociato che ha accarezzato il nastro la kazaka ha strappato nuovamente la battuta all’avversaria (5 a 0). Al servizio, ovvero con il marchio di fabbrica, Elena ha quindi chiuso i conti con una prima vincente da sinistra al primo match point: 6-3 6-0 in 69 minuti.
È stato comunque un ottimo torneo per Trevisan che, dopo un difficile avvio di stagione, lascia la Florida con le ritrovate giuste sensazioni e la fiducia necessaria per affrontare la parte di calendario a lei naturalmente più congeniale, ovvero quella su terra rossa. Dove proverà a replicare gli straordinari risultati ottenuti lo scorso anno in cui, oltre alla gioia del primo titolo conquistato a Rabat, fu capace di raggiungere le semifinali a Parigi. Per Rybakina, apparsa in condizioni migliori rispetto ai match precedenti, continuano i sogni di gloria. Steffi Graff, Kim Clijsters, Vika Azarenka ed Iga Swiatek (le uniche tenniste capaci finora di ottenere il “Sunshine Double”, ovvero l’accoppiata Indian Wells – Miami) adesso sono un po’ meno lontane.
WTA MIAMI 2023
Quarti di Finale – Parte Alta
[10] E. Rybakina b. [25] M. Trevisan 6-3 6-0