WTA Cincinnati 2022: il Western & Southern Open cerca l’erede di Barty

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WTA Cincinnati – Un grande classico dell’estate tennistica, l’ultimo grande appuntamento prima degli US Open. Lunghissima la storia del torneo dell’Ohio, nato nel 1899 come evento femminile e maschile (ospitando nelle prime edizioni anche il doppio misto), che nel 2002 ha preso la definitiva denominazione di Western & Southern Open. Dalla pioniera Myrtle McAteer (la tennista originaria di Pittsburgh vincitrice della prima edizione) all’ultima detentrice del titolo Ash Barty (l’ex numero uno del mondo australiana ritiratasi in marzo e convolata a nozze un paio di settimane fa), l’albo d’oro del torneo racchiude in sé un pezzo significativo di storia del tennis.

Prima della lunga sospensione del torneo femminile dal 1974 al 2003 (eccezion fatta per l’edizione del 1988), spiccano i successi delle australiane. Nel 1972 l’inarrivabile Margaret Court (ancora oggi primatista assoluta a livello slam con i suoi 24 trionfi) vince il derby con la connazionale Evonne Goolagong. L’anno dopo, l’australiana sette volte campionessa slam nonché mentore della Barty, si rifà superando in finale una giovanissima Chris Evert. Negli anni 2000, due titoli a testa per Serena Williams (2014, 2015) e Victoria Azarenka (2013, 2020), quindi tante firme d’autore: Lindsay Davenport (2004), Jelena Jankovic (2009), Kim Clijsters (2010), Maria Sharapova (2011), Li Na (2012), Karolina Pliskova (2016), Garbine Muguruza (2017) ed Ashleigh Barty (2021). Tre anni fa (2019), grazie a Madison Keys, l’ultimo successo a stelle e strisce.

Se Barty non potrà logicamente difendere il titolo conquistato sul cemento americano, toccherà a Jil Teichmann provare a ripetere l’impresa compiuta dodici mesi fa, quando la venticinquenne svizzera (solitamente più a suo agio sulla terra rossa) si era spinta fino alla finale. L’attuale numero 21 del mondo che quest’anno ha raggiunto la semifinale a Madrid, i quarti di finale a Roma e gli ottavi a Parigi, è però attesa da un primo turno decisamente complicato, in cui dovrà fronteggiare nientemeno che la bicampionessa slam Petra Kvitova (attuale numero 23 del ranking e tornata al successo un paio di mesi fa sull’erba di Eastbourne).

Riflettori naturalmente puntati sulla numero uno del mondo, nonché del seeding, Iga Swiatek. Dopo una serie impressionante di vittorie consecutive (ben 37) la fuoriclasse di Varsavia sta faticando a ritrovare il suo tennis dopo il trionfo al Roland Garros. Le tre sconfitte subite nelle ultime sei partite giocate non sono ancora un campanello d’allarme, ma l’ultimo slam si avvicina velocemente, ed Iga dovrà ritrovare in fretta la miglior condizione. Dopo il bye, Swiatek inizierà il torneo direttamente dal secondo turno, dove di fronte si troverà la vincitrice del confronto tra l’ex campionessa slam Sloane Stephens e l’esperta francese Alizé Cornet (ovvero colei che un mese e mezzo fa l’aveva estromessa dai Championships).

Affascinante il confronto tra la 23 volte campionessa slam Serena Williams (classe 1981), che dopo l’annuncio sul suo ritiro affidato alle colonne di Vogue e che gli addetti ai lavori immaginano possa materializzarsi fra poche settimane a New York, e colei che dello Us Open è campionessa uscente: la classe 2002 Emma Raducanu. Un test importante per la giovanissima britannica, nata a Toronto da padre rumeno a madre cinese, reduce da un anno travagliato tra pressioni legate al successo slam e problemi fisici che le hanno fin qui impedito di confermarsi.

Dal sapore decisamente vintage la sfida in programma tra Venus Williams e Karolina Pliskova, così come quella tra Victoria Azarenka e Kaia Kanepi. Quasi un derby, quello che vedrà fronteggiarsi la statunitense d’origini russe Amanda Anisimova e la russa, recente vincitrice del WTA 500 di San Jose, Daria Kasatkina. Nei due precedenti (l’ultimo dei quali giocato quest’anno in semifinale a Melbourne) a prevalere è sempre stata la classe 2001 nata nel New Jersey.

Il desiderio di riscatto è quello che accumuna le sfidanti Camila Giorgi e Bianca Andreescu, uscite entrambe piuttosto deluse dal torneo di Toronto. L’azzurra, scivolata in classifica oltre la posizione numero 60 del ranking, non è riuscita a difendere l’Open del Canada conquistato un anno fa, eliminata agli ottavi da Jessica Pegula dopo aver avuto match point a favore. Momento non particolarmente brillante anche quello che sta attraversando la classe 2000 canadese, estromessa agli ottavi del torneo di casa dalla rivelazione Qinwen Zheng.

Forse non di primo piano, sicuramente lontano dalle luci della ribalta, ma è tutt’altro che banale il derby che attende la rediviva Sofia Kenin e Shelby Rogers. La vincitrice dell’Australian Open 2019 sprofondata nell’oblio oltre la posizione numero 400 del mondo e che non vince un match da gennaio, è chiamata a confermare i segnali di ripresa che, almeno sul piano caratteriale, l’hanno vista lottare per tre ore contro Sloane Stephens nel primo turno del National Bank Open. Quanto a Rogers, resta da capire se la finale di San Jose possa rappresentare o meno una nuova ripartenza.

Mentre la semifinalista del Roland Garros Martina Trevisan attende dall’esito delle qualificazioni il nome della sua avversaria (in lizza ci sono nomi del calibro di Garcia, Martic, Potapova, Bouzkova, Tomljanovic e Vekic), la campionessa di Wimbledon Elena Rybakina affronterà l’egiziana Mayar Sherif. Naomi Osaka è chiamata invece ad invertire una tendenza che la vede ancora a secco di titoli in questo 2022. Per l’ex numero uno del mondo (che due anni fa, tradita dal ginocchio sinistro, non potè giocarsi la finale raggiunta su questi campi) al primo turno c’è l’esperta Shuai Zhang.

Esordio tutt’altro che agevole per la finalista dell’ultima edizione degli US Open Leylah Fernandez. La canadese che il prossimo sei settembre compirà vent’anni dovrà fronteggiare la numero 28 del mondo Ekaterina Alexandrova. Poi, al secondo turno, arriveranno le teste di serie: Swiatek (1), Kontaveit (2), Badosa (3), Sakkari (4), Jabeur (5), Sabalenka (6), Pegula (7) e Muguruza (8). E ci sarà da divertirsi ancora, prima di sapere chi sarà l’erede di Ashleigh Barty su trono del Western & Southern Open.