Di Ciro Battifarano
Archiviate le qualificazioni, a Wimbledon è già tempo di sorteggio. Nel tabellone maschile, alla fine, saranno 9 gli italiani al via: Lorenzo Sonego e Simone Bolelli rientrano infatti tra i 6 lucky loser ripescati in tabellone. Per l’Italia è record di giocatori impegnati nel singolare maschile.
Testa di serie numero 1 sarà il campione in carica Roger Federer che – in virtù del sistema di attribuzione di teste di serie in uso a Wimbledon, secondo cui i punti in classifica vengono aggiustati in base al rendimento nelle ultime due stagioni su erba – ha superato Rafael Nadal, relegato in chiusura di tabellone al numero 2. Questi i possibili quarti di finale.
[1] R. Federer vs [8] K. Anderson
[3] M. Cilic vs [6] G. Dimitrov
[7] D. Thiem vs [4] A. Zverev
[5] J.M. del Potro vs [2] R. Nadal
Ma vediamo, nel dettaglio, cosa potrebbe accadere nelle prossime due settimane.
LA PARTE ALTA DEL TABELLONE
Lunedì due luglio scenderanno in campo per primi i giocatori della parte alta del tabellone. Tutti in attesa di sua maestà Roger Federer, per capire se il freno a mano tirato di Stoccarda e Halle sia stata pre-tattica o questi quasi 37 anni sono davvero 37. Il possibile ottavo di finale gli riserva proprio quel Borna Coric che gli ha negato la decima a Halle. Prima di arrivare al big Monday per lo svizzero esordio contro Dusan Lajovic, che nell’unico precedente, proprio qui a Wimbledon lo scorso anno, lo ha impegnato solo nel primo set, portato a casa dallo svizzero al tie-break. Al secondo turno potrebbe esserci Lucas Lacko, se non accuserà troppo la fatica della finale raggiunta a Eastbourne questa settimana. E al terzo turno potrebbe esserci Leonardo Mayer, testa di serie n. 32. Per Coric invece l’unico ostacolo serio prima di Federer potrebbe essere Adrian Mannarino al terzo turno: il francese oggi ad Antalya si è regalato per i suoi trent’anni la quinta finale ATP, sperando che arrivi finalmente il primo titolo domani.
In un eventuale quarto di finale Federer potrebbe trovare un bombardiere tra Querrey e Anderson, possibili avversari negli ottavi come lo scorso anno, quando vinse Querrey al quinto. Lo statunitense a Wimbledon, negli ultimi due anni, ha inotre sempre eliminato la testa di serie numero 1: Djokovic nel 2016, Murray nel 2017. E il tabellone quest’anno non gli ha riservato particolari insidie, se non al terzo turno il solito altalenante Gasquet, vincitore due settimane fa a s-Hertogenbosch ed eliminato all’esordio a Halle due giorni dopo. Il sudafricano invece sulla sua strada potrebbe trovare Kohlschreiber oppure Gilles Muller, anche se il lussemburghese non sembra in grado di ripetere l’exploit dello scorso anno, di cui ricordiamo la vittoria al quinto 15-13 contro Nadal negli ottavi. Per entrambi c’è anche un italiano nel possibile percorso fino ai quarti: Paolo Lorenzi (primo turno contro il serbo Djerei per Querrey e Andrea Seppi (primo turno contro l’australiano Smith) per Anderson.
In semifinale per Federer l’ostacolo forse più pericoloso, Marin Cilic. Nei 10 precedenti tra i due, l’unica vittoria per il croato è arrivata nell’unica semifinale: non è vero ma ci credo, una preghiera a Medjugorie… Non vediamo grossi rivali per Cilic sul cammino verso la semi, probabilmente e purtroppo nemmeno il nostro Stefano Travaglia, che ha comunque un primo turno non impossibile contro John Millman. Forse qualche grattacapo può arrivare negli ottavi con Milos Raonic che, in virtù dei buoni risultati su erba negli ultimi due anni, è riuscito a conquistare una testa di serie ben più alta del suo ranking (n. 31). Difficile immaginare se e come arriverà ai quarti Grigor Dimitrov, che non ci meraviglieremmo se riuscisse a fare resuscitare Wawrinka al primo turno. O magari ci auguriamo che il bulgaro lasci strada al secondo turno a Thomas Fabbiano (impegnato nel primo turno contro l’indiano Bhambri). Dalle parti di Dimitrov troviamo Tsitsipas come testa di serie n. 31 al terzo turno e John Isner come testa di serie n.9 negli ottavi.
LA PARTE BASSA DEL TABELLONE
Come detto, la parte bassa è capeggiata da Nadal. Il maiorchino affronterà al primo turno l’israeliano Dudi Sela, superato nel due precedenti (entrambi sul cemento) e che lo scorso anno a Wimbledon è arrivato al terzo turno. Rafa Non dovrebbe incontrare difficoltà nemmeno al secondo turno contro Vasek Pospisil, ammesso che questi vinca all’esordio contro Kukushkin, dal momento che sembra ben lontano dallo stato di grazia che gli consentì nel 2015 di spingersi fino ai quarti di finale da queste parti. La prima insidia per Nadal potrebbe arrivare al terzo turno contro lo spumeggiante Mischa Zverev, in corsa per il titolo ad Eastbourne questa settimana e atteso da un possibile secondo turno contro Marco Cecchinato (per il siciliano al primo turno l’australiano Alex De Minaur).
Nei possibili ottavi di finale la classifica indicherebbe poi Diego Schwartzman, n. 14 del seeding, come avversario di Rafa, ma l’argentino dovrebbe riuscire a portare a casa non solo la prima, ma addirittura le prime tre vittorie su erba, superficie su cui ha sempre perso nei sette incontri disputati. Più probabile che agli ottavi contro Nadal ci arrivi Fabio Fognini, testa di serie numero 19, compatibilmente all’estro del ligure. Per Fabio primo turno contro il giapponese Taro Daniel, al secondo possibile scontro con Simone Bolelli (che non dovrebbe avere problemi all’esordio contro Cuevas, non in un ottimo momento di forma e che in “preparazione” a Wimbledon ha confermato il suo amore per l’erba giocando due Challenger su terra battuta a Prostejov e Caltanissetta), entrato in tabellone grazie al ritiro, a tabellone sorteggiato, di Dolgopolov. Al terzo nella peggiore delle ipotesi Fabio, in luogo di Schwartzman, potrebbe incontrare Florian Mayer, capace di due quarti di finale a Church Road e imbattuto contro Fabio nei tre datati precedenti, ma la stagione del tedesco stenta a decollare (le prime e uniche vittorie in stagione sono arrivate nelle ultime due settimane nei primi turni a Stoccarda e Halle).
Possibile avversario di Rafa nei quarti potrebbe essere Juan Martin del Potro, n. 5 del seeding, al quale il sorteggio ha riservato un esordio non preoccupante sulla carta contro il tedesco Gojowczyk. Per l’argentino però sono nascoste parecchie insidie già dal secondo turno, dove potrebbe incrociare la racchetta di Feliciano Lopez, per arrivare ad un terzo turno minato: Andy Murray o Shapovalov, oppure i loro rispettivi avversari di primo turno, Benoit Paire e Jeremy Chardy, un quartetto potenzialmente sempre insidioso, incluso Chardy su questa superficie. Ultimo ostacolo per del Potro prima di arrivare tra gli ultimi otto potrebbe essere David Goffin, testa di serie numero 10, che al terzo turno la classifica vorrebbe opposto a Jack Sock, ma lo statunitense, dopo l’exploit di fine 2017, quest’anno non è mai riuscito ad infilare due vittorie consecutive. L’amor patrio ci porta a sperare che Sock non trovi la forma giusta proprio a Wimbledon, dal momento che al primo turno affronterà Matteo Berrettini.
L’urna è stata probabilmente benevola nei confronti di Nadal, evitandogli quale possibile avversario in semifinale il quotatissimo Marin Cilic. L’altro quarto di finale della parte bassa del tabellone è infatti presidiato da Sascha Zverev, testa di serie n.l 4, che ha praticamente “saltato” la preparazione a Wimbledon, raccogliendo solo cinque game a Halle contro Borna Coric. Zverev dovrà cercare di arrivare al secondo venerdì risparmiando più energie di quelle spese nei primi turni a Parigi. Un po’ la superficie un po’ gli avversari dovrebbero aiutarlo ad evitare straordinari: al primo turno l’australiano James Duckworth e al secondo uno tra Lorenzo Sonego e Taylor Fritz. Prime possibili insidie al terzo turno contro Damir Dzumhur, in corsa per il primo titolo su erba in Turchia. Negli ottavi di finale per Sascha potrebbero esserci Kyrgios, n. 15 del seeding, o Nishikori, n. 24, o non si sa mai un volenteroso Tomic.
Come a Parigi, l’ultimo ostacolo tra Zverev e la prima semifinale slam sara Dominic Thiem, numero 7 del tabellone. Il recente precedente non deve trarre in inganno, lontano dal mattone tritato il valore di Thiem è ancora tanto da dimostrare, ed il giovane Zverev, dal canto suo, ci auguriamo, come detto, che faccia tesoro dell’esperienza del Roland Garros. L’austriaco dovrebbe avere un avvio di torneo sereno, con Marcos Baghdatis al primo turno e al secondo turno uno tra Ferrer e Khachanov: i due veterani sembrano avere le armi ormai spuntate, solo il giovane russo, se in giornata, potrebbe dargli qualche pensiero. I problemi dovrebbero invece arrivare nel big Monday, quando, salvo incidenti di percorso della prima settimana, Novak Djokovic dovrebbe essere pronto a vendicare le sconfitte inflittegli da Thiem negli ultimi due precedenti (Roland Garros 2017 e Monte Carlo 2018). Per il serbo primo turno contro lo statunitense Tennys Sandgren, incapace fino ad ora di ripetere l’exploit degli Australian Open (quarti di finale con vittorie su Thiem e su un Wawrinka comunque non al top), e poi terzo turno probabile contro Kyle Edmund (il secondo turno di Djokovic prevede un argentino tra Zeballos e Andreozzi, due che sui prati londinesi dovrebbero aver davvero poco da dire).
Nei link che seguono potete trovare i tabelloni completi: