Wimbledon, day 5: Camila Giorgi, dall’inferno al paradiso degli ottavi. “Non ho amiche nel circuito, per me il tennis è un lavoro”

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Da Wimbledon, Alessandro Terziani

Che prova di carattere Camila Giorgi. Annulla un match point a Katerina Siniakova sul 5-4 del secondo set e un’ora dopo esulta per aver conquistato gli ottavi di Wimbledon per la seconda volta, a sei anni di distanza dalla prima.

Primo set a senso unico per la giocatrice ceca, n.42. La Siniakova non dava riferimenti con il servizio, grazie a un lancio palla basso di difficile lettura. Sugli scambi si appoggiava bene sui tiri violenti della Giorgi e le faceva giocare sempre quel colpo in più che spesso si traduceva in un errore dell’azzurra. La ceca volava fino al 5-1. Timido accenno di ripresa della Giorgi che, grazie a due doppi falli consecutivi della Siniakova, recuperava un break e si avvicinava sul 5-3. Un brutto turno di servizio dell’azzurra consegnava il primo set alla ceca.

Nel secondo set la Giorgi entra decisamente in partita e gli scambi si fanno avvincenti. Le due avversarie non riescono a staccarsi nel punteggio. Al break della Siniakova sul 3-2, segue il contro break della Giorgi nel gioco successivo. Sul 5-4, dopo un’ora e 40 minuti, la ceca si procura un match point. Serve l’azzurra, la ceca risponde con il ciop di diritto, brava la Giorgi a piazzare il vincente di rovescio. La giocatrice marchigiana tiene il servizio e sullo slancio si porta sul 6-5. Va a servire per il set ma commette un doppio fallo e altri tre gratuiti. Al tie-break la Siniakova scappa sul 4-1, poi la Giorgi infila cinque dei sei punti successivi. 6-5 per l’azzurra, set point. Si gioca un lungo punto con scambi di una violenza impressionante che si chiude con il diritto in rete della Giorgi. L’azzurra ha la forza di procurarsi una seconda chance per il set, 7-6. Questa volta un diritto incrociato stretto le consegna il set.

Nel terzo set la Siniakova accusa tutta la stanchezza delle oltre quattro ore di gioco del giorno precedente, quando aveva superato 9-7 al terzo la Jabeur nel singolare per poi giocare anche tre set di doppio. La ceca resta attaccata alla partita fino al 2-2. Poi cala vistosamente e la Giorgi sale in cattedra inanellando quattro giochi filati. Dopo due ore e 38 minuti, un’ora dopo aver salvato il match point, l’azzurra può esultare.

Adesso la Giorgi avrà due giorni di riposo prima di affrontare lunedì una brutta cliente come la russa Ekaterina Makarova, n.35. Giocatrice mancina, esperta, capace di raggiungere le semifinali agli US Open 2014 e agli Australian Open 2015.

L’analisi post match della Giorgi: “Nel primo set ero troppo passiva, poi ho iniziato a entrare più in campo e la partita è cambiata. Non ho pensato che si trattava di un match point, io gioco tutti i punti alla stessa maniera senza pensare al punteggio” Sulla prossima avversaria: “Anche con la Makarova farò il mio gioco, cambia poco il fatto che sia mancina“. Sulla differenza rispetto agli ottavi del 2012: “Rispetto a sei anni fa sono più matura e ho tante partite in più sulle spalle“. Sul suo rapporto con le altre tenniste del circuito: “Fuori dal campo sono molto socievole, ma non ho amiche nel circuito. Le mie amiche sono tutte estranee all’ambiente del tennis, alcune non sanno neppure che pratico questo sport. Per me il tennis è un lavoro, non cerco amicizie. Il doppio non lo farò mai, non è quello il mio obiettivo

Camila Giorgi b. Katerina Siniakova 36 76(6) 62