Da Wimbledon, Alessandro Terziani
Camila Giorgi, unica azzurra in gara, supera la Brengle e guadagna il terzo turno di Wimbledon per la quinta volta. Paolo Lorenzi gioca alla pari contro Monfils ma cede dopo quattro set. La prima pioggia ai Championships interrompe le partite di Thomas Fabbiano e Andreas Seppi. Il pugliese è avanti a sorpresa due set a zero con Wawrinka, l’altoatesino è sotto due set a uno con Anderson. Si proseguirà domani.
Camila Giorgi va di fretta. Un’ora e 18 minuti di gioco per spazzare via anche la statunitense Madison Brengle, n.108, ed approdare per la quinta volta al terzo turno di Wimbledon. Nonostante due avvii di set incerti, sotto 1-3 nel primo e 0-3 nel secondo set, l’azzurra ha dominato il gioco in lungo e in largo. Significativa la statistica di fine partita: 40 vincenti per la Giorgi, solo 3 per la Brengle con la quale aveva perso quattro dei sei precedenti. Venerdì al terzo turno affronterà una tra Siniakova, n.42, e Jabeur, n.130. E’ una Giorgi diversa quella che si presenta in sala stampa, molto socievole e ben disposta a parlare. L’assenza del padre a Wimbledon pare le dia serenità. “Oggi facevo tutto io, vincenti ed errori. Sono andata meglio al servizio. Questo mi ha dato fiducia anche quando ero sotto nel punteggio. Sono molto serena mentalmente anche quando commetto errori. Ho giocato meglio oggi che al primo turno, comunque due partite molto solide. Sono cadute molte teste di serie ma non guardo il tabellone. Ci sono tante sorprese perché siamo donne” Relativamente ai propri completini: “La stilista è mia madre che li disegna e sceglie i materiali, poi dei collaboratori li creano. Da gennaio saranno in vendita con il marchio Giomila. Nel mio futuro mi vedo anch’io come stilista, mi piace davvero tanto”
Camila Giorgi b. Madison Brengle 64 64
Paolo Lorenzi lotta alla pari contro il più quotato Gael Monfils ma deve cedere il passo dopo quattro set e quasi tre ore di gioco. E’ la quarta sconfitta in altrettanto sfide contro il giocatore transalpino. Peccato perché l’avvio dell’azzurro aveva fatto immaginare tutt’altro epilogo. Perfetto al servizio, Lorenzi approfitta di un Monfils abbastanza svagato. Il senese, molto concentrato ed essenziale, vince il primo set e si porta avanti 2-0 nel secondo. Il francese inizia il solito teatrino a cui ci ha ormai abituato. Inizia a zoppicare vistosamente ma intanto trova il tempo di recuperare il break. Sull’1-2 entra il fisioterapista che gli medica il piede. Come per magia, rientra in campo un Monfils trasformato che infila un altro break e pareggia velocemente il conto dei set. Il terzo è all’insegna dei servizi. Lorenzi si porta sul 5-4 al tie-break con due servizi a disposizione ma non riesce a sfruttare la grande occasione di riportarsi in vantaggio. Monfils infila quattro punti consecutivi e guadagna il terzo set. E’ testa a testa anche nel quarto set. Per Lorenzi risulta fatale ancora una volta il tie-break. Tanto di cappello al giocatore senese che ha tenuto testa a un giocatore del calibro di Monfils su una superficie che non gli ha dato mai grandi soddisfazioni. E’ molto lucido Lorenzi nell’analizzare l’incontro: “Il tie break del terzo set è stato decisivo, se lo avessi vinto avrei potuto far girare la partita a mio favore. Nel quarto poi lui ha iniziato a servire molto meglio. Sono comunque soddisfatto di come ho giocato. Era per me importante fare punti a Wimbledon, così mi dovrei essere assicurato l’ingresso nel tabellone principale degli Us Open. Sono contento anche per le condizioni del mio piede, dopo tutti i problemi dei mesi passati finalmente non sento più dolore”
Gael Monfils b. Paolo Lorenzi 36 63 76(5) 76(3)
Andreas Seppi, n.50, è deisamente sfavorito contro Kevin Anderson, n.8. Curiosamente l’azzurro, nell’unico precedente, aveva perso con il sudafricano proprio qui lo scorso anno al secondo turno. Partita ovviamente che si gioca sui servizi. Con un break sul 2-1 Anderson porta a casa il primo set. Nel secondo set Seppi sul 6-5, servizio del sudafricano non sfrutta ben quattro set point. L’altoatesino è comunque bravo a non perdere la concentrazione e fa suo il tie-break al dodicesimo punto. Anche il terzo set, come il primo, è bottino di Anderson grazie a un unico break sul 4-3. Sull’1-1 del quarto la partita viene sospesa per pioggia. Si riprenderà domani.
(8) Kevin Anderson c. Andreas Seppi 63 67(5) 63 11 sosp.
Pronostico quasi chiuso per Thomas Fabbiano, n.133, contro Stan Wawrinka, nonostante lo svizzero sia precipitato in classifica, n.224, per la lunga assenza dai campi. Primo set molto equilibrato che segue l’ordine dei servizi. Al tie-break assistiamo a un suicidio sportivo di Wawrinka che, avanti 6-2, non riesce a chiudere il set inanellando una brutta serie di errori. Alla seconda chance è Fabbiano a far suo il set per 9-7. Lo svizzero non è quello vincitore di tre Slam, ma al primo turno ha comunque battuto uno come Dimitrov. I rimbalzi bassi sull’erba disinnescano il micidiale rovescio di Wawrinka, non a caso Fabbiano collezionerà vincenti di diritto proprio sul lato sinistro dello svizzero. Il secondo set è deciso da un break di Fabbiano al sesto gioco. Il pugliese è due set avanti. Sulle ali dell’entusiasmo l’azzurro effettua il break in apertura di terzo set. Ma Wawrinka non è tipo da sciogliere. Sul 2-3 effettua il contro break. Sul 6-5, servizio Fabbiano, lo svizzero spreca due set point consecutivi sotto la prima pioggia di questo Wimbledon. Tutti a casa, si riprende domani.
(q) Thomas Fabbiano c. Stan Wawrinka 76(7) 63 56 40-40 sosp.