Wimbledon 2023, Jannik Sinner alla vigilia. Chi puó battere Djokovic? “Io mi metto dentro”

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Roland Garros 2022 Jannik Sinner
©photo Patrick Boren

WIMBLEDON 2023 – Sinner si approccia al suo match di esordio sul Centre Court contro Juan Manuel Cerundolo per cercare di far meglio dello scorso anno, dover ha raggiunto i quarti di finale, persi poi in quell’incredibile incontro con Novak Djokovic terminato al quinto set.

WIMBLEDON – “Sono contento di essere qui e mi sono preparato bene per questo torneo. Non vedo l’ora di cominciare, ho bei ricordi dello scorso anno. Voglio cominciare con un atteggiamento positivo e spero di mostrare un buon tennis”.

DJOKOVIC “Ha un gran timing, si muove bene. Il servizio è migliorato molto, mentalmente è molto forte e ci sono molte cose che fa alla grande. Ogni volta che ci gioco ho sensazioni differenti e cerco di imparare cose nuove e spero di aver possibilità di giocarci anche quest’anno, così da vedere in cosa sono migliorato”

CONTINUA SU DJOKOVIC – “Mi chiedo come sia possibile che sia in questa condizione fisica alla sua età. Penso che noi giovani dovremmo provare a capire come arrivare a 35, 36, 37 anni in questa forma. Devi sacrificare molte cose da giovane ed è ottimo per tutti noi vedere cosa fa e cercare di trovare un modo per essere simile a lui. Sono felice che sia qui così da poter imparare”

SUL POST DI WIMBLEDON NEI SOCIAL“Come prima impressione faceva un po’ strano non vedere Murray. Io sento che posso essere uno dei migliori al mondo, ma Carlos ha vinto molto di più. Si parla di questa rivalità, ma lui per il momento ha un passo in più. È da rispettare, ma io faccio la mia strada e vediamo dove finisco. Quindi la sensazione è bella, ma non so se fosse giusto o no mettermi li nel poster. Ci sono tanti giocatori che fanno vedere cose molto buone”.

 

CHI PUÓ BATTERE NOLE“Ho fatto vedere anche l’anno scorso che son pronto. Ci sono altri giocatori, ovviamente Carlos, ad ogni modo Nole è il favorito. Ha vinto tante volte e viene qua con molta fiducia. Ci sono pochi giocatori che lo possono battere, tipo quelli che servono bene, ma devono farlo per cinque set, sennò quelli che possono cambiare il gioco. È molto difficile. Io ho fatto vedere che su erba posso giocare molto bene, io mi metto dentro già adesso”.


Da Wimbledon, Londra