WIMBLEDON 2023 – Carlos Alcaraz continua con passo deciso la sua campagna londinese e approda al terzo turno imponendosi 6-4 7-6 6-3 contro Alexandre Muller. Nonostante il risultato apparentemente netto non è stata una vittoria così facile per lo spagnolo per gran merito del francese che, con il suo gioco vario e aggressivo, gli ha reso vita dura nei primi due set. All’inizio è stato proprio lo spagnolo ad affrontare due palle break e forse proprio per questo si è un po’ intimorito e non è riuscito a dominare come è solito fare. Nei momenti chiave però si è sempre fatto trovare pronto a giocarli al meglio e, dopo aver messo a segno il break nel settimo game, ha chiuso 6-4 annullando con sicurezza tre palle break.
Nel secondo set il francese ha giocato in modo ancora più aggressivo e lo spagnolo ha commesso qualche errore di troppo rispetto al suo standard. La combinazione dei due fattori ha creato un apparente equilibrio che si è spezzato al tie break conquistato da Alcaraz 7-2, dominando in lungo e in largo. Al terzo parziale la resistenza del francese si è fatta via via sempre più debole e lo spagnolo, più solido, si è garantito la vittoria con un comodo 6-3.
Holger Rune ha faticato più del previsto ma ha brillato quando è servito prevalendo 6-3 7-6 6-4 su Roberto Carballes Baena. Si è percepito subito che il match sarebbe stato complicato per un giocatore potente, propenso all’attacco e alle giocate di fino opposto a uno con le caratteristiche opposte, solido mentalmente e concreto nel gioco, che inventa poco ma non regala niente. Fin dall’inizio è stato chiaro che Rune avrebbe dovuto conquistarsi punto dopo punto per avere la meglio sullo spagnolo e i primi game sono stati esplicativi in tal senso. Rune è partito al servizio e, dopo tre ottime prime che hanno tolto un po’ di gesso dalle righe, ha fallito altrettante discese a rete scoprendo il fianco al suo avversario, ha concesso palla break con un doppio fallo e ha ceduto il servizio con un’altra insicura escursione a rete. È
nata una sfida anomala per la superficie su cui si gioca con palle break concesse in abbondanza da entrambi i contendenti e continui ribaltamenti di fronte fino al tre pari, quando Rune ha trovato stabilità mettendo fine ai numerosi errori commessi e ha chiuso agevolmente 6-3. Sembrava che Rune avesse trovato la chiave ma nel secondo set ha ricominciato a giocare in modo disordinato, commettendo doppi falli che lo hanno costretto a soffrire nei propri turni di battuta, e altalenante in quelli in risposta. Nonostante la sensazione che potesse allungare in ogni momento il danese è riuscito ad avere la meglio solo al tie break, giocato con classe e attenzione. Nel terzo set la trama non è cambiata di molto e ci è voluto il break subito nel settimo game per svegliare Rune e portarlo a reagire vincendo tre game di fila per assicurarsi il 6-3 che ha messo fine al match.
Terzo turno anche per Daniil Medvedev che ha gestito come normale amministrazione la ripresa del match contro Adrian Mannarino che conduceva 6-3 6-3 4-4 prima dell’interruzione per oscurità. Nulla è cambiato rispetto al giorno precedente e due turni di battuta agili da parte di entrambi hanno portato i giocatori al tie break. Medvedev ha preso subito il controllo degli scambi e, dominando con il servizio, ha chiuso 7-5. Sulla strada del russo verso gli ottavi di finale ora c’è Marton Fucsovics che ha superato Marcos Giron in quattro set.
Sarà la sfida tra Matteo Berrettini e Alexander Zverev una delle più attese della giornata di domani per quanto riguarda la parte alta del tabellone. Alla convincente vittoria di Matteo in tre set contro Alex de Minaur ha risposto il tedesco con una prestazione tutto sommato consistente superando 6-4 5-7 6-2 6-2 il giapponese Yosuke Watanaki.
Dopo un paio di game dedicati a prendere le misure al suo avversario, molto veloce negli spostamenti e propenso a giocare in modo aggressivo, Zverev, partito bene al servizio, ha iniziato a dettare le condizioni di gioco anche in risposta. Watanuki ha annullato con bravura due palle break nel terzo game ma nulla ha potuto nel suo turno di battuta successivo che il tedesco si è preso con autorità. Con il break di vantaggio Zverev ha dominato i propri turni di battuta senza problemi e ha chiuso 6-4.
Nel secondo set, condizionato pesantemente dall’ottimo rendimento al servizio di entrambi i giocatori, si è giocato poco. Tra i due quello che ha fatto qualcosa in più è stato il giapponese che, oltre a concedere solo due punti sui propri turni di battuta (piazzando ace e prime vincenti come se piovesse) si è esaltato nel dodicesimo game con tre risposte consecutive fenomenali e vincenti convertendo il terzo set point con una coraggiosa discesa a rete. Era difficile immaginare che Watanuki potesse mantenere un livello così impressionante al servizio e infatti è bastato un minimo calo per permettere a Zverev di aggredirlo con risposte violente e ben piazzate, prendere in mano il gioco e chiudere 6-2 il terzo set. Nel quarto set il giapponese non è più riuscito a rialzare il suo livello mentre Zverev ha mantenuto costante il suo e con un altro 6-2 ha messo fine alle ostilità.