WIMBLEDON 2023 – Lorenzo Musetti si é preso la prima vittoria a Wimbledon battendo in tre set Juan Pablo Varillas col punteggio di 6-3 6-1 7-5. Queste sono le sue parole rilasciate ai microfoni.
PRIMA VITTORIA A WIMBLEDON – “Per me è un giorno memorabile perché aver vinto anche qua e aver confermato il buono stato sull’erba è stata una soddisfazione”.
SULLA PARTITA CON VARILLAS – “Oggi ho giocato una buona partita anche se ho avuto una fase che mi è scappata, ma devo dire che non si giocava bene a tennis perché c’era molto vento. Sono stato bravo a prendere in mano il gioco, a servire meglio di lui, ad incidere di più e ad essere aggressivo. Credo che oggi questo mi abbia fatto vincere abbastanza agevolmente”
CONTINUA – “Tutti e due abbiamo giocato poco su questa superficie e credo di essere maturato tanto proprio a livello di gioco e su come muovermi, avendo le idee più chiare. Questo mi dà una mano a semplificare il repertorio di giocate e di colpi. La palla rimbalza veramente poco, credo che l’erba sia leggermente più alta, perché tante palle che sembrano aver un rimbalzo normale finiscono per fermarsi, quindi credo che possa essere un’arma un po’ contro tutti. Nel complesso è stata una buona prestazione”.
COSA PIACE E COSA NO DI WIMBLEDON – “Quello che mi piace di meno è il tempo perché mi piace molto il caldo e il sole. La cosa che mi piace di più è che quest’anno la sto vivendo molto bene, abbiamo preso casa e siamo più vicini rispetto all’anno scorso che, come logistica, era molto distante e sentivo molto la pesantezza e lo stress. Era come fare un viaggio ogni giorno. Quest’anno sento un po’ di più come casa anche questo Slam, anche se ovviamente è la mia prima vittoria, e lo sento di più nelle mie corde. Il fatto di sentirmi di più a casa rispetto ad altri slam, vivendo con il team più unito, rende tutto più bello”.
CUCINA – “Cucino io insieme a Damiano, il mio preparatore. Se senti lui (Simone Tartarini, n.d.r.) si lamenta come al solito però mangia e quindi… (scherza). Sono meglio come tennista che come cuoco, ma sto migliorando”.
ASPETTATIVE – “Passare il primo turno è sempre un ostacolo per tutti, anche per i campioni che hanno dimestichezza con la superficie. Non so ancora con chi giocherò il secondo turno. Per far bene dovrò concentrarmi su me stesso e su quello che devo fare, su come preparare la partita al meglio basandomi sul tipo di avversario. Credo che mi faccia bene giocare qua anche per sviluppare un gioco a 360 gradi. Penso si siano visti miglioramenti al servizio, in risposta e nell’aggressività. Qua credo di poter far male con le variazioni che ho nel mio tennis. Consolidare e sperare di poter raggiungere la seconda settimana anche qua”.
SEMPLIFICARE IL GIOCO – “Ovvio che il rovescio lungolinea in corsa è quello che strappa applausi, come la palla corta e tutto il resto. Mi piace perché mi sono sempre definito un esteta e mi piace la bellezza del colpo, però vale sempre un punto. Credo che per questo livello abbia più bisogno di concretezza e semplicità. Trovare il giusto equilibrio sarà la cosa che mi farà fare il salto di qualità”.
Da Wimbledon, Londra