Wimbledon 2022, Day 6: Anisimova rimonta Gauff. Fuori Swiatek, avanti Badosa e Halep

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Amanda Anisimova
©photo Patrick Boren

WIMBLEDON – La sesta giornata dei Championships ha completato i match del terzo turno delineando il quadro degli ottavi di finale. A scendere in campo sono state le giocatrici della parte alta del tabellone, quella (per palmares e classifica) con il più elevato coefficiente di qualità.

Ad aprire il programma del Centre Court sono state le due massime espressioni del tennis a stelle e strisce nate nel nuovo millennio: un derby, quello tra la diciottenne finalista del Roland Garros Cori Gauff e la classe 2001 Amanda Anisimova, nato già a livello Junior (nel 2017 Amanda si aggiudicò l’edizione giovanile degli US Open superando in finale “Coco”).

La partita (almeno nella prima frazione) è stata caratterizzata da un livello piuttosto marcato di emotività. Anisimova ha iniziato il match più contratta, forse memore dell’unico precedente nel circuito maggiore che, un anno fa sulla terra rossa di Parma, l’aveva vista uscire dal campo sconfitta. Troppo fallosa la ventenne nativa del New Jersey (26 errori non forzati solo nel primo parziale), che ha lasciato scappare rapidamente Gauff sul 3 a 0.

Sbloccatasi nel punteggio dopo aver salvato due palle break nel quarto game ed essersi caricata con qualche urlo liberatorio, Amanda ha iniziato a lasciare andare il braccio, martellando da fondo campo con il dritto. Cori si è quindi fatta recuperare ma, sotto 1 a 4 nel tie break, ha infilato sei punti consecutivi aggiudicandosi un set dall’andamento indecifrabile. Tutto questo è avvenuto prima della definitiva salita in cattedra di Anisimova che ha dominato nettamente i due successivi parziali chiudendo sul 6-7 (4) 6-2 6-1 per regalarsi quello che, come lei stessa ha dichiarato, “è stato il giorno più speciale della mia carriera”.

Agli ottavi di finale, Amanda sfiderà Harmony Than. La transalpina (che in un per lei indimenticabile primo turno aveva estromesso dal torneo Sua Maestà Serena Williams), ha spento il sogno di Katie Boulter in appena 51 minuti di partita (6-1 6-1). Con l’uscita della britannica, le speranze del Regno Unito restano aggrappate alla trentenne Heather Watson.

Dopo il derby made in USA, il Centrale ha accolto Petra Kvitova e Paula Badosa. La tennista ceca che già due volte ha impresso il suo nome nell’albo d’oro di Wimbledon (2011, 2014) e forte di una ritrovata attitudine, come dimostrato dal recente successo di Eastbourne alla superficie, ha iniziato il match strappando il servizio alla spagnola nel primo gioco. Badosa ha avuto pazienza, è cresciuta game dopo game e, quando Kvitova si è presentata a servire per il set, ha ottenuto il contro break che ha cambiato l’inerzia del parziale, vinto da Paula per 7 giochi a 5.

Nel secondo set Badosa ha dimostrato grande solidità mentale e, pur senza riuscire ad impensierire Petra in risposta, ha tenuto duro respingendo gli assalti della campionessa ceca (che non è riusciuta a concretizzare nessuna delle nove opportunità avute di strappare la battuta alla spagnola). Al tie break, la lucidità ha fatto la differenza: 7-5 7-6 (4) per Badosa il punteggio finale.

Se saprà reggere quella pressione che le ha impedito di esplodere ben prima, la numero 4 del mondo potrà dire la sua, specialmente dopo i risultati di oggi. Prima, però, dovrà superare ancora un durissimo esame. Al prossimo turno sarà ancora big match, con un’altra già vincitrice (2019) ai Championships: Simona Halep. La campionessa rumena (ex numero uno del mondo) ha impiegato appena 67 minuti per aver ragione (6-4, 6-1) di Magdalena Frech e sembra avere tutte le intenzioni di voler tornare ad essere protagonista.

Mentre sul Centre Court Badosa e Kvitova erano ancora nel pieno delle ostilità, sul Campo 1 andava in scena la sorpresa di giornata: otto anni dopo (correva l’anno 2014) aver eliminato una praticamente (all’epoca) imbattibile Serena Williams, Alizé Cornet ha compiuto sui prati di Wimbledon un’altra impresa sbarrando la strada (6-4, 6-2) all’incontrastata numero uno del circuito, Iga Swiatek. Si ferma dunque a 37 (come Martina Hingis nel 1997) la striscia di vittorie consecutive della fuoriclasse di Varsavia, arrivata a Londra direttamente dopo Parigi senza essere probabilmente riuscita ad adattare il suo gioco all’erba.

Irriconoscibile sul lato del dritto, Iga ha commesso una serie inconsueta di gratuiti che hanno agevolato il compito della esperta tennista francese, già di per sé decisamente a suo agio su questi campi. Per Alizé, c’è ora l’ostacolo Tomljanovic: la ventinovenne australiana ha infatti rimontato (2-6 6-4 6-3) le vincitrice del Roland Garros 2021, Barbara Krejcikova.

Vola agli ottavi anche Elena Rybakina: la giovane kazaka allenata da Stefano Vukov ha lottato quasi due ore prima di imporsi per 7-6 (4) 7-5 sulla cinese Qinwen Zheng. Ad attenderla troverà Petra Martic, capace di ribaltare il pronostico che la vedeva sfavorita contro l’americana (numero 8 del tabellone) Jessica Pegula: 6-2 7-6 (5) il punteggio in favore della tennista croata, tornata finalmente ad esprimersi ai livelli di gioco che le competono.

WIMBLEDON 2022 – TUTTI I RISULTATI