WIMBLEDON – Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego fanno sognare l’Italia e con due convincenti prestazioni si presentano entrambi agli ottavi di finale. Sessantasei anni dopo Nicola Pietrangeli e Beppe Merlo, due giocatori italiani approdano alla seconda settimana di Wimbledon, per la terza volta della storia in assoluto e la prima nell’era Open.
L’andamento delle due partite è stato molto simile e la chiave è stata il servizio. Matteo e Lorenzo hanno concesso poche occasioni ai rispettivi avversari mostrando miglior qualità in risposta e hanno vinto nettamente in tre set confermando la propria superiorità. L’interruzione per pioggia, arrivata dopo poco l’inizio delle partite, non ha portato cambiamenti.
Fin dall’inizio del match tra Berrettini e Bedene è stata evidente la differenza di peso tra i colpi dei due giocatori. Lo sloveno faceva fatica a contenere la potenza del dritto di Matteo e dopo aver miracolosamente salvato tre palle break prima della sospensione, alla ripresa del gioco è capitolato nel nono game che ha permesso a Matteo di chiudere con un turno di battuta agevole. Nel secondo set, con un parziale di quattordici punti a uno messo a segno dal 15-40 del secondo game, Matteo ha salvato due inaspettate palle break e ha strappato subito dopo il servizio allo sloveno confermando l’allungo grazie al quale ha chiuso con un altro 6-4. Il terzo set si è aperto in discesa per l’azzurro subito avanti di un break nel game d’apertura. Per il resto si è trattato di amministrare con sicurezza i propri turni di battuta e Berrettini non ha avuto problemi nel farlo raggiungendo per la seconda volta gli ottavi dal 2019 quando fu fermato da Roger Federer. Questa volta partirà da favorito contro Ilya Ivashka che ha superato Jordan Thompson on tre set.
La vittoria di Sonego non è stata molto diversa. Nel primo set il torinese ha fatto ancora meglio di Matteo concedendo un solo punto al servizio. Molto aggressivo anche in risposta e veloce negli spostamenti, Lorenzo ha variato il gioco con proficue discese a rete e smorzate calibrate e nel sesto game, subito prima dell’interruzione, ha messo a segno il break. Alla ripresa del gioco nulla è cambiato e con due turni di battuta a zero ha chiuso 6-3 in meno di mezz’ora. Anche lo svolgimento del secondo parziale è stato molto veloce e come nel primo, finché il servizio ha aiutato Duckworth a tenere il passo spedito di Lorenzo, c’è stato equilibrio. Nel nono game, appena la palla ha iniziato a pesare un po’ e il livello dell’australiano è leggermente calato, Sonego ha preso il sopravvento rispondendo molto bene, gli ha strappato il servizio e ha chiuso il set senza concedere occasioni. Terzo parziale fotocopia con break decisivo nel settimo game.
Alexander Zverev ha dovuto mettere in campo 45 colpi vincenti per superare Taylor Fritz che, dopo tre settimane dall’operazione al ginocchio dovuta all’infortunio subito al Roland Garros, è tornato giocando alla grande.
Zverev è partito molto bene procurandosi due palle break nel game d’apertura del match ma con un grave errore di dritto ha vanificato la possibilità di convertire l’unica che ha avuto l’occasione di giocare. Al servizio il tedesco ha mostrato gran confidenza piazzando prime e seconde che Fritz non riusciva neanche ad agganciare ma dopo l’inizio complicato anche lo statunitense ha trovato la quadra e si è giocato poco in risposta arrivando all’inevitabile tie break deciso da una stecca di dritto di Zverev in uscita dal servizio nel sesto punto che ha permesso a Fritz di allungare di un minibreak ben custodito fino alla fine. All’inizio del secondo parziale Zverev ha manifestato molto nervosismo, ha fatto due doppi falli consecutivi nel game d’apertura ma è riuscito a risollevarsi allungando con un break subito dopo. Fritz ha giocato tutte le sue cartucce rientrando in gioco ma ha speso troppo. Lo statunitense non è più riuscito a tenere il livello di gioco che aveva espresso fino a quel punto e Zverev ha ritrovato costanza con la prima di servizio facendosi sempre più aggressivo in risposta e nel decimo game gli ha preso il servizio e il set. Nel terzo set Zverev ha tenuto un livello altissimo al servizio che Fritz ha faticato a tenere capitolando nell’ottavo game. Anche nel quarto set, tolto il servizio che nelle prime fasi ha sorretto entrambi, tra i due è stato Zverev a giocare con più precisione ed aggressività facendosi valere nel momento in cui si innescavano gli scambi e ha costretto Fritz agli straordinari per salvare due palle break e tenere il servizio dopo sedici punti giocati nel quinto game. Entrambi si sono aggrappati al servizio per sfidarsi al tie break. Tutto alla resa dei conti torna indietro e questa volta è stata una stecca dritto dello statunitense a mandare avanti di un break il tedesco nel quarto punto. Il solito doppio fallo non ha fermato Zverev che ha allungato ancora vincendo una dura lotta da fondo e poi con l’ace numero venti si è preso il match point convertito con una prima praticamente vincente. Sulla strada del tedesco ora c’è Felix Auger-Aliassime, in una sfida che si annuncia elettrizzante, che ha beneficiato del ritiro di Nick Kyrgios.
WIMBLEDON
Risultati terzo turno:
[23] L. Sonego b. J. Duckworth 6-3 6-4 6-4
[7] M. Berrettini b. A. Bedene 6-4 6-4 6-4
[16] F. Auger-Aliassime b. N. Kyrgios 2-6 6-1 rit.
I. Ivashka b. J. Thompson 6-4 6-4 6-4
[14] H. Hurkacz b. A. Bublik 6-3 6-4 6-2