Finalmente i tie-break sorridono a Rafael Nadal che punisce Nick Kyrgios con la stessa arma con cui l’australiano lo aveva liquidato sia nel primo incontro fra i due, cinque anni fa a Wimbledon, sia nell’ultimo polemico precedente quest’anno ad Acapulco. Nei 6 precedenti (3-3 il bilancio), Nadal non aveva infatti mai conquistato un tie-break dei 4 giocati (nei due citati incontri).
Oggi, dopo una partita (permettete il commento, davvero bella) che li aveva visti spartirsi i primi due set con un break di vantaggio a testa, Nadal ha saputo aggiungere la chiave di lettura al jeu decisif contro quel Kyrgios che meritava una lezione, dopo la sbeffeggiante vittoria di Acapulco e i commenti delle ultime settimane con i quali non aveva risparmiato alcun collega, Nadal incluso.
Il maiorchino è stato più forte anche delle immancabili scaramucce odierne dell’australiano, che già nel primo set aveva iniziato a lagnarsi dell’eccessiva lentezza di Nadal tra un punto e l’altro e non aveva mancato l’appuntamento con il servizio dal basso che gli valeva un ace di seconda. Nel terzo set, sul 4 pari, Kyrgios lancia poi una cannonata, forse non del tutto involontaria, al corpo al suo avversario, che in qualche modo trova riparo con la racchetta. Nadal è visibilmente infastidito, commette un doppio fallo che porta il gioco a quanto mai pericolosi vantaggi che manderebbero Kyrgios al servizio per il set. L’australiano però non ne approfitta rinviando tutto al successivo tie-break. Nadal sfata il tabù tie-break giocandolo in maniera impeccabile.
Il quarto set segue la piega del terzo, nessuna palla break ed ancora tie-break. Ci pensa subito Nick a dare un senso al gioco decisivo, scaraventando in rete lo smash che avrebbe potuto dargli il primo punto. Nadal mantiene il vantaggio, ancora un regalo di Kyrgios con un dritto abbondante consegna 3 match point allo spagnolo. Buono il primo. Una rispettosa stretta di mano e largo ai vamos.
R. Nadal b. N. Kyrgios 6-3 3-6 7-6(5) 7-6(3)
