US Open 2024, day 6: Sinner agli ottavi. Cobolli cede con onore a Medvedev

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©photo Patrick Boren

“Sapevo che dovevo giocare in modo molto solido per tutta la partita. Mi sentivo come se oggi il servizio stesse funzionando davvero bene e sono contento della mia prestazione”. Più che il risultato, dopo due vittorie sicuramente agevoli ma ottenute esprimendo un livello di tennis lontano dai suoi standard, i riflettori erano puntati sui fondamentali (la battuta soprattutto, particolarmente attenzionata in allenamento) nonché la continuità di gioco nella partita. Non era probabilmente Christopher O’Connell (n. 87 del mondo) il giocatore più adatto a testare la condizione di Jannik Sinner, ma i soli sette game lasciati all’australiano nel 6-1 6-4 6-2 che in meno di due ore ha qualificato il leader della classifica ATP agli ottavi di finale degli US Open, sono il chiaro segnale di una crescita costante.

Rispetto ai primi due turni è salita la percentuale di prime palle (65% – con 15 ace a referto a fronte di soli 2 doppi falli) e, cosa più importante, il fenomeno di San Candido non ha concesso all’avversario alcuna chance di break. Una prestazione impeccabile (sia dal lato destro che da quello sinistro) impreziosita da 46 vincenti. Adesso però il livello è destinato a salire. Agli ottavi Jannik sfiderà per la terza volta nel torneo uno statunitense, Tommy Paul (n. 14 del seed). L’azzurro conduce 2 a 1 nei precedenti, l’ultimo dei quali (l’unico giocato sul cemento) vinto per 6-4 6-4 un anno fa nella semifinale dell’Open del Canada (quando l’azzurro vinse il suo primo mille in carriera). Poi, se i pronostici saranno rispettati, la sfida più attesa. Il probabile quarto di finale con Daniil Medvedev che, viste le eccellenti eliminazioni di Alcaraz e Djokovic, avrebbe tanto il sapore di una finale anticipata (del resto i due sono gli unici campioni slam rimasti in tabellone).

Dopo una stagione tutt’altro che brillante, iniziata con la finale di Melbourne persa al quinto set contro Jannik ma proseguita poi senza acuti, il vincitore dello US Open 2021 Daniil Medvedev si è qualificato per la seconda settimana dell’ultimo slam stagionale imponendosi in tre set su un coriaceo Flavio Cobolli: 6-3 6-4 6-3. Seppur sostanzialmente mai in discussione per l’esito finale, il match è stato vibrante, soprattutto grazie al ventiduenne fiorentino che ha sfruttato tutta l’energia dell’Arthur Ashe Stadium per ribellarsi fino all’ultimo alla sconfitta. Grazie al suo tennis esplosivo ed alle accelerazioni di dritto il finalista dell’ATP 500 di Washington è stato spesso in grado di far saltare il consueto piano tattico del ventottenne moscovita, riuscito comunque grazie alla classe ed alla maggiore esperienza a certi livelli a portare a casa il successo in tre set.

Anche gli spettatori hanno fatto la loro parte, esaltati dai numerosi scambi prolungati e spettacolari di un match sempre divertente, a tratti addirittura folle. Nell’ottavo game del secondo set non è mancato un siparietto con il russo, ormai abituato da anni a qualche simpatico battibecco con il pubblico newyorkese. La disapprovazione arrivata dagli spalti quando nell’ottavo gioco del secondo set Daniil ha chiesto di sostituire le palle nuove a suo dire sgonfie (come poi effettivamente confermato anche dal giudice di sedia) ha provocato un game senza senso, con un Medvedev stizzito che con due doppi falli ha concesso tre palle break consecutive all’azzurro, salvo poi rimediare a suon di ace, servizi vincenti, un insolito per lui serve and volley ed uno spettacolare pallonetto.

Alla fine la differenza l’ha fatta la risposta dell’ex numero uno del mondo, capace di vincere 19 punti in più sulla battuta dell’avversario (49 contro i 30 di Cobolli). Nello slam in cui meglio ha fatto in carriera vincendo 32 partite su 38 (84,21%), il finalista della passata edizione sembra aver ritrovato il suo miglior tennis, soprattutto la convinzione e la determinazione per poter puntare all’obiettivo più alto. Agli ottavi Daniil sfiderà il portoghese Nuno Borges, reduce da una battaglia di cinque set in cui ha avuto la meglio su Jakub Mensik. Nei due precedenti, entrambi giocati quest’anno prima agli Australian Open e poi ad Halle, ha sempre prevalso il russo.

Lascia Flushing Meadows anche Matteo Arnaldi, che paga a caro prezzo i troppi errori non forzati (49 contro 18) commessi in più rispetto all’esperto Jordan Thompson, atteso negli ottavi di finale dal derby aussie con il più quotato connazionale Alex De Minaur. Nello stesso lato di tabellone, il britannico Jack Draper (vittorioso su un Van De Zandschulp incapace di replicare la sublime prestazione offerta contro Alcaraz) affronterà il ceco Tomas Machac, approdato alla seconda settimana senza lasciare alcun set per strada.

US OPEN – Terzo Turno (Parte Alta)

T. Machac b. D. Goffin 6-3 6-1 6-2

[25] J. Draper b. B. Van De Zandschulp 6-3 6-4 6-2

[1] J. Sinner b. C. O’Connell 6-1 6-4 6-2

[14] T. Paul b. G. Diallo 6-7 (5) 6-3 6-1 7-6 (3)

N. Borges b. J. Mensik 6-7 (5) 6-1 3-6 7-6 (6) 6-0

J. Thompson b. [30] M. Arnaldi 7-5 6-2 7-6 (5)

[10] A. De Minaur b. D. Evans 6-3 6-7 (4) 6-0 6-0

[5] D. Medvedev b. [31] F. Cobolli 6-3 6-4 6-3