US Open – “The summer is magic, is magic oh oh oh / The summer is magic / You have to imagine, imagine oh oh oh / The summer is magic / You are holding her so tight / Finally she’s yours, The summer’s giving you more / And everything’s allright”. Potrebbe essere le celebre hit dei Playahitty, pubblicata un decennio prima che la nuova regina di New York venisse al mondo, la giusta colonna sonora della trionfale estate di Coco Gauff, aperta con il successo di Washington (primo titolo WTA 500), proseguita con la conquista di Cincinnati (primo WTA 1000 messo in bacheca) e culminata con gli US Open, primo Slam della sua giovanissima carriera vinto in rimonta su Aryna Sabalenka.
Reduce da 17 vittorie negli ultimi 18 match disputati (unica sconfitta contro l’amica Jessica Pegula – con cui da lunedì condividerà la leadership mondiale nella specialità del doppio), undici delle quali consecutive, Coco ha affrontato la seconda finale major della carriera (dopo quella persa lo scorso anno a Parigi per mano di Swiatek) forte di un bilancio di tre successi in cinque scontri diretti contro Aryna Sabalenka, sebbene l’unico giocato quest’anno ad Indian Wells fosse stato vinto nettamente dalla bielorussa.
Dal canto suo, l’unica giocatrice ad aver raggiunto quest’anno almeno la semifinale in tutti e quattro gli Slam (nonché già certa di essere diventata la nuova numero uno del mondo dopo aver detronizzato Swiatek) si è presentata all’ultimo atto con la consapevolezza di chi, dopo aver rimontato Rybakina a Melbourne per conquistare il suo primo major, aveva finalmente fatto il definitivo salto di qualità.
Sfruttando a dovere una seconda di servizio della diciannovenne di Delray Beach, Sabalenka ha aperto le danze con una serie di dritti devastanti che sono valsi il primo quindici della finale. Con un errore in lunghezza commesso sul lato destro, Gauff ha concesso la prima palla break del match (30-40) ma, sospinta dall’incoraggiamento dell’Arthur Ashe, con una strenua difesa è riuscita a salvarsi. Dopo essersi però conquistata una seconda chance, Aryna stavolta non ha sprecato l’opportunità andando a segno con uno spettacolare vincente di rovescio incrociato. Con un solido turno al servizio la venticinquenne di Minsk ha quindi confermando il break di vantaggio, portandosi sul 2 a 0.
Dopo essersi sbloccata nel terzo game, Coco è subito rientrata in partita grazie alla generosità della nuova numero del mondo che, con un doppio fallo, ha prima consegnato alla campionessa di Cincinnati due chance per la parità (15-40) e poi (sul 30-40) ha affossato in rete un dritto giocato in avanzamento (2 a 2). Comandando energicamente gli scambi, nonostante i tanti errori, Sabalenka è riuscita comunque a riprendersi il break di vantaggio mantenendo la testa avanti (3 a 2).
Ha faticato Gauff a gestire la velocità e la pesantezza di palla di Aryna, che ha continuato a fare gioco costringendo l’americana a correre come una forsennata, e che pure spesso ha rischiato di compromettere tutto con clamorosi errori (due le palle break salvate dalla bielorussa nel sesto game). In evidente difficoltà la tennista della Florida ha ceduto la battuta anche nel settimo game, consentendo ad Aryna di presentarsi subito dopo a servire per il set agguantato con il punteggio di 6 a 2.
Non sembrava essere iniziata nel migliore dei modi neanche la seconda partita della giovane americana, che con due doppi falli ha subito concesso altrettante palle break consecutive alla bielorussa (15-40). Qualche indecisione di Sabalenka ha però permesso a Coco di tenere il turno in battuta. Un game importante che ha dato fiducia a Gauff. La tennista originaria della Florida ha cominciato a sciogliersi e ad alzare il rendimento al servizio, mentre Aryna ha continuato ad alternare vincenti ed errori senza soluzione di continuità. Nel quarto gioco, con un doppio fallo, la bielorussa ha permesso alla diciannovenne di Delray Beach di conquistare il break che ha cambiato l’inerzia della finale: 3 a 1.
Gradualmente Coco è riuscita ad attuare il piano che era nelle premesse, ovvero riuscire a contenere la potenza della campionessa degli Australian Open per poi contrattaccare. Dopo aver annullato una palla del contro break nel quinto gioco, Gauff ha chiuso il parziale sul proprio turno nel nono game: con la volée si è conquistata il set point al termine di un punto spettacolare (40-15), quindi ha approfittato dell’ennesimo errore con il dritto di Sabalenka per riaprire la finale: 6-3.
Ormai pienamente in partita, Gauff si è esaltata, esibendo una straordinaria condizione atletica. Prendendo le misure al servizio della bielorussa è cresciuta poi anche in risposta. Una di queste, scagliata nei piedi della Sabalenka che ha poi affossato in rete il dritto, è valsa la palla break in apertura della terza e decisiva partita. Coco, con un poderoso recupero a rete nonostante un nastro che sembrava averla messa fuori causa, nel tripudio dell’Arthur Ashe ha così strappato il servizio alla venticinquenne di Minsk, per la gioia dei coach Pere Riba e Brad Gilbert.
Sabalenka è andata in confusione. Se nel primo set era bastato spingere in diagonale sul dritto della giovane stella americana per fare la differenza chiudendo poi il punto in lungolinea, la crescita sul lato destro di Coco ha scompaginato i piani della nuova numero uno del mondo. Gauff è finalmente riuscita a giocare il suo tennis, alzando le traiettorie con il dritto e muovendo l’avversaria. Così, nel terzo gioco, è arrivato anche (dopo l’ennesimo errore di dritto di Aryna) il secondo break di vantaggio: 3 a 0.
Sotto 4 a 1 la bielorussa ha richiesto il medical time out per un intervento alla gamba sinistra e, al rientro in campo, ha recuperato uno dei due break di svantaggio quando, dopo essere andata a segno con un vincente di dritto in avanzamento (15-40), è stata beneficiata da un errore di Coco. Una fiammata che non ha però scalfito le certezze di Gauff, né restituito fiducia ad una Sabalenka che ha continuato a commettere i soliti errori ed a perdere nuovamente il servizio (2-5), spedendo così la diciannovenne di Delray Beach a servire per il titolo. A zero Coco ha tenuto il turno di battuta, chiuso con un passante di rovescio, che dopo 126 minuti le è valso il trionfo più bello: 2-6 6-3 6-2 il punteggio che l’ha incoronata come nuova campionessa degli US Open.
Nell’edizione che ha celebrato il cinquantesimo anniversario di quella che nel 1973 fece degli US Open il primo evento sportivo della storia ad equiparare il prize money delle donne a quello degli uomini, Coco Gauff ha ricevuto il prezioso trofeo dalle mani di Billie Jean King, ovvero da chi, per quel diritto e non solo, si era battuta. Ed ora che la Storia si è compiuta, senza più sulle spalle la pressione di dover gestire le aspettative della predestinata, tutto sarà diverso. Anche grazie all’aiuto di Brad Gilbert che, dopo aver riportato al successo Agassi ed al trionfo Roddick, ha compiuto un altro capolavoro. Lui che, come dichiarato qualche giorno fa proprio dalla diretta interessata, alla diciannovenne nata in Florida aveva chiesto di iniziare a sorridere di più. Da lunedì, scavalcando Rybakina e Pegula, sarà la numero tre del mondo (best ranking). Ma l’impatto di Coco, nello sport e non solo, è destinato ad andare ben oltre. “Non potremmo essere più orgogliosi di te dentro e fuori dal campo – e sappiamo che il meglio deve ancora venire”, ha twittato l’ex Presidente USA Barack Obama poco dopo il trionfo.
US OPEN 2023
Finale
[6] C. Gauff b. [2] A. Sabalenka 2-6 6-3 6-2