A Budapest Seppi e Cecchinato per un posto in finale. A Barcellona fuori Thiem e Dimitrov, Nadal fa 42

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Di Adriano Spataffi, foto Paolo Cresta

Il Gazpron Hungarian Open di Budapest vedrà contendersi il titolo almeno un giocatore italiano, merito di Andreas Seppi e Marco Cecchinato, che si aggiudicano i propri match nei quarti di finale e si sfideranno domani per un posto alla finale di domenica.

A favore di pronostico, ma sotto per 1-0 nei precedenti,  Andreas Seppi (tds 8) fa suo l’incontro contro il georgiano Nikoloz Basilashvili, numero 80 ATP, diciotto posizioni sotto l’italiano, che al primo turno aveva avuto la meglio su Paolo Lorenzi.

Parte male Seppi, che non riesce ad essere incisivo al servizio, favorendo l’aggressività dell’avversario. Subito break salvato al primo gioco,  con il vantaggio del georgiano che è solo rimandato al tentativo successivo sul 1-1.

Basilashvili comanda il gioco ma dimostra la grave mancanza di non saper concretizzare i momenti favorevoli, per due volte infatti strapperà il servizio a Seppi, sull’1-1 , come detto, e sul 3-3,in  entrambe le occasioni però, non mantiene il gioco successivo al servizio, permettendo a Seppi di restare in gara.

Sul 4-4 il copione pare ripetersi, Seppi scivola 0-40, ma stavolta la prima palla decide di funzionare togliendolo dai guai. Il georgiano accusa l’ennesima grossa occasione mancata del set, si fa sorprendere in risposta da Seppi e cede nell’unico scambio prolungato nel game perdendo il primo set.

Un altro break sull’1-1 apre il set di Seppi, stavolta il contro break non è immediato ma si fa attendere fino al 3-2 per Basilashvili. Il match procede nei binari canonici delle battute, poi, agli ultimi game, fioccano le occasioni mancate: 3 palle break sventate da Seppi sul 5-5, 3 palle del match salvate dal georgiano sul game successivo e si va al tie-break. Qui Seppi conferma la netta differenza di solidità tra i due nei momenti chiave tra i due e mette subito distanza, cambiando campo avanti per 5-1.  Tanto basterà all’altoatesino per chiudere 7-3 il tie-break e aggiudicarsi il secondo derby del torneo (battuto Fabbiano al primo turno).

Dopo il trattamento riservato a Fognini a Monte-Carlo, era difficile immaginare che Jan-Lennard Struff potesse cedere il passo a Marco Cecchinato, entrato in tabellone come Lucky Loser, invece il siciliano si regala una delle vittorie più prestigiose della propria carriera fin qui, che gli varrà il best ranking in carriera a prescindere da come finirà la semifinale con Seppi (lunedì sarà almeno numero 76).

Tutto il match ha visto entrare difficilmente nello scambio il giocatore in risposta, i due, infatti, hanno dato una buona continuità al rendimento del servizio. Cecchinato è il primo a guadagnarsi una chance nel 5-5, Struff però non solo annullerà la palla break, ma capisce il momento destabilizzante dell’italiano e si fa aggressivo al game successivo, senza aspettare il tie-break, scelta che gli varrà il game a zero ed il set.

Cecchinato è molto bravo a non accusare il colpo, rimane in partita e, stavolta, alla prima occasione, sul 2-2, passa avanti di un break. Struff non trova spiragli per recuperare e si andrà al terzo set.

La partenza del tedesco è sconcertante, Struff perde efficacia al servizio e Cecchinato si fa pericolosissimo, capendo che non deve condere all’avversario di rientrare in gara: non solo arriva il break, ma, sul 2-0, Cecchinato si veste da veterano e approfitta di tutte le sicurezze venute a mancare al tedesco, doppiando il break. Il match praticamente si chiude qui perché il siciliano è bravissimo a restare freddo al servizio senza dare chance di riapertura fino al 62 finale.

Non raggiunge i due connazionali Lorenzo Sonego che cede allo sloveno Bedene al terzo set.

Il tennista piemontese cede alla distanza nel primo set, poi riesce ad avere uno sprint per salire d’intensità e portare la partita al set decisivo. Purtroppo, a questo punto, la differenza di condizione fisica si è fatta sentire (Sonego è partito dalle qualificazioni), ciò ha permesso a Bedene di guadagnare metri fatali di campo e a giostrare il gioco per tutto il set. Lo sloveno numero 58 atp, che agli ottavi aveva eliminato, sempre al terzo set, Matteo Berrettini, attende adesso l’esito del match tra l’australiano Milman ed il tedesco Maden.

Aljaz Bedene  b. Lorenzo Sonego 63 26 62
Andreas Seppi b. Nikoloz Basilashvili  64 76(3)
Marco Cecchinato (ITA) b .Jan-Lennard Struff  57 64 62

 

Giornata di eliminazioni illuistri a Barcellona: lasciano il torneo Thiem per mano di Tsitsipas e Dimitrov ad opera di Carreno Busta.

L’austriaco parte bene portandosi avanti 3-1 con un break, da questo momento però ci sarà un parziale di 11 giochi a 2 che varranno al giovane greco l’accesso alla semifinale.

Tsitsipas oggi imprime grande potenza alla palla, soprattutto con il diritto, conducendo il match ad alta intensità con pochi alleggerimenti di scambio e palle interlocutorie. La mancanza di Thiem è proprio nel non trovare contromisure per uscire dalla “rissa” tennistica, terreno in cui oggi il greco sguazzava e, senza il supporto al servizio è così inevitabile per la testa di serie numero 3 capitolare al meritevole avversario.

In un match con diversi break e occasioni da ambo le parti, Grigor Dimitrov dimostra il non eccelso momento di forma i cui sintomi si erano già visti con Jaziri. Il bulgaro, molto nervoso oggi, cade alla regolarità di Carreno-Busta, galvanizzato dal pubblico di casa, facendosi falloso e poco incisivo proprio nei momenti più importanti del match. Da segnalare un battibecco al tie-break finale, con Dimitrov che accusa l’avversario di essersi prima fermato dopo aver risposto ad  un servizio lungo, poi, dopo il conseguente errore del bulgaro, di non aver detto nulla quando nessuno tra i giudici ha invece chiamato il fallo. Dimitrov non gradisce e non mancherà di farlo notare nell’immediato e alla stretta di mano finale.

Rafa Nadal parte come il solito cannibale, tramortendo lo slovacco Klizan con un 6-0 emblematico nel primo set.

In apertura secondo set, inaspettatamente Klizan si guadagna un break e la partita si accende. Lo slovacco cerca in tutti i modi di non dare continuità al numero 1 Atp, affidandosi al servizio, al diritto giocato quasi essenzialmente con lo scopo di chiudere il punto e a molte palle corte utili a smuovere lo scambio che, ovviamente, più si prolunga, più diventava appannaggio dello spagnolo.

Nadal non trova le risorse per il contro break per tutto il set, e Klizan si ritrova così  a servire sul 5-4 a favore. Ora, però, le palle pesano molto di più e lo slovacco apre il game con due gratuiti di diritto, gravissimo il secondo; Klizan arriverà comunque a guadagnarsi tre set point non consecutivi, tutti persi con errori di diritto a chiudere, tranne l’ultimo con un errore di rovescio provocato da Nadal. Le occasioni non si concretizzano e, al primo vantaggio a favore arriva il contro break. A questo punto il match è segnato e  Nadal non avrà bisogno nemmeno del tie-break per chiudere il 42° set consecutivo in terra rossa.

Stefanos Tsitsipas b. Dominic Thiem 63 62

Pablo Carreno Busta b. Grigor Dimitrov 63 76

Rafael Nadal b. Martin Klizan 60 75