Tomas Berdych ha annunciato il suo ritiro nelle ultime ATP Finals 2019 ed ha avuto l’onore di partecipare alla sfilata dei giocatori che avevano recentemente abbandonato l’attività.
Tomas Berdych, a 34 anni, ha dovuto alzare bandiera bianca a causa dei problemi alla schiena che lo avevano afflitto negli ultimi due anni. La sua lunga carriera, durata 17 anni, lo ha portato ai piedi del podio della classifica mondiale nel 2015, anno nel quale trionfava per la terza volta consecutiva sul cemento di Stoccolma.
Dall’alto dei suoi 196 centimetri Tomas Berdych ha affermato che “La cosa di cui sono più orgoglioso? Sono sempre rimasto lo stesso. Il tennis non mi ha cambiato. Ovviamente ti forma in tanti modi: vittorie, sconfitte, popolarità… Però non ha cambiato il mio modo di essere. Non ho rimpianti, credo che anche le cose negative siano arrivate per una ragione”. Al momento del ritiro ha ricevuto molti complimenti da giornalisti e addetti ai lavori per la sua gentilezza e disponibilità mostrata nei tanti anni della sua lunga carriera.
Lo ricorderemo sempre come uno dei giocatori più eleganti e rispettati sia fuori che dentro i campi da tennis, con una prima di servizio molto potente grazie a un lancio di palla molto alto, un fondamentale fonte di gioco che gli permetteva di conquistare punti direttamente. Il suo diritto potente e il rovescio bimane erano giocati senza ricorrere ad un utilizzo esasperato delle rotazioni.
Tomas Berdych ha sempre vissuto, purtroppo per lui, all’ombra dei tre “mostri” che ancora oggi sono in attività e, viene da pensare, che senza di loro probabilmente avrebbe portato a casa qualche trofeo in più. Ha avuto però l’onore di giocare una finale a Wimbledon nel 2010 persa contro Rafa Nadal e di esserci arrivato dopo aver battuto sia Djokovic, sia Federer. È senza dubbio l’incontro più prestigioso tra quelli giocati nel circuito internazionale.
Nella sua bacheca personale troviamo 13 titoli ATP – conquistati quasi tutti sul cemento -, conditi da ben due Davis Cup vinte con la sua nazionale. Tra le sue 640 vittorie quella più importante, quasi agli albori della sua avventura quando aveva soli vent’anni, fu conquistata nel 2005 con il trionfo nel Masters 1000 di Parigi Bercy. A livello Slam, dopo la già citata finale di Wimbledon, registriamo le semifinali in Australia nel 2014 e 2015, a Parigi nel 2010 e a New York nel 2012.
Nella vita privata si è sposato nel 2015, in Costa Azzurra, con la bellissima modella ceca Ester Satorova dopo la love story con la collega Lucie Safarova, che si è ritirata più o meno nello stesso periodo.
