Il tie-break del lunedì mattina ☕️

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tie-break Roger Federer Roma
Roger Federer - ©Adelchi Fioriti

Federer si opera (di nuovo), i dubbi a Stelle e Strisce di Novak Djokovic e il tennis che si riprende la scena

IL TIE-BREAK DEL LUNEDÍ MATTINA, ED. 15 GIUGNO – Tra un Roger Federer costretto di nuovo ad operarsi al ginocchio e Novak Djokovic che si mostra dubbioso sui prossimi US Open, quella andata in archivio è stata anche la settimana del ritorno al tennis giocato.

 

FEDERER VERSIONE 2021 

La notizia ha squarciato il cielo e ha offerto in pasto (ancora una volta) all’opinione pubblica dei piccoli pezzetti di materia da ricomporre per emettere la propria personalissima sentenza. Federer è stato costretto ad una nuova operazione al ginocchio e questo può significare soltanto due cose, almeno stando a quanto il mondo dei social pare aver già sentenziato: ritiro in vista o ritorno in stile 2017, quando rientrò vincendo gli Australian Open nella memorabile finale con Rafael Nadal. Nessuna via di mezzo.

Naturalmente nessuno ha la risposta in tasca, ma l’unica deduzione che chi vi scrive si sente di adagiare davanti agli occhi del gentile lettore è che, se Federer ha deciso di operarsi, è perché ha ancora il fuoco sacro che serve per continuare a misurarsi col suo corpo, con il tennis e con la storia. Ne uscirà un 21esimo slam? Chissà.

 

I DUBBI DI NOLE 

L’idea di uno US Open incellofanato dentro regole così restrittive non suscita particolare entusiasmo agli occhi degli appassionati e, apparentemente, nemmeno in quelli di alcuni dei diretti interessati. Una delle opzioni al vaglio degli organi competenti prevedrebbe la permanenza dei giocatori a New York con una sola persona al seguito, due/tre test a settimana e giornate apparentemente già programmate, con il solo spostamento previsto dall’hotel fino ai campi da tennis e viceversa. Ovviamente partite a porte chiuse. Stop.

Parlando ai microfoni della tv serba RTS, il numero 1 del mondo Novak Djokovic ha “storto il naso” in merito alle sue possibilità di prendere parte allo Slam americano e ha paventato un suo possibile ritorno alle competizioni ufficiali a partire dalla terra rossa (ATP Roma? Madrid?) che si dovrebbe svolgere nel mese di settembre. Ad ogni modo sembra che una decisione generale su quello che ne sarà della stagione del tennis targata USA verrà annunciata in questi giorni, se non proprio oggi stesso, quindi non resta che aspettare e vedere.

 

FINALMENTE LUI, IL TENNIS 

In tutte le forme e in tutte le salse, è tornato a brillare lui: il TENNIS. Il suono della pallina, la terra rossa che scivola sotto le suole e alza la polvere, l’agonismo sincero nonostante fossero, in fin dei conti, soltanto delle esibizioni. L’Adria Tour e l’Ultimate Tennis Showdown hanno offerto due versioni diverse del concetto di tennis, riuscendo a portare nelle nostre tv due format di gioco completamente differenti tra loro.

Più aderente al modello tradizionale quello dell’Adria Tour, dichiaratamente e volutamente rivoluzionario quello proposto invece da Patrick Mouratoglou per il suo Ultimate Tennis Showdown (format che vi invito ad esplorare leggendo questo articolo).

Entrambi gli eventi, piacciano o non piacciano, hanno comunque permesso alla pallina gialla di tornare a rimbalzare da una parte all’altra della rete, facendoci assaporare per un paio di giorni un qualche senso di ritorno alla normalità. Per questo grazie e VIVA IL TENNIS.