Da Lucca, Fabrizio Salvi
Gianluigi Quinzi fa il suo dovere al massimo e porta l’Aniene avanti 3 punti a 0. Pietro Rondoni (Tc Parioli) ha fatto quel che ha potuto ma, alla distanza, la cifra tecnica di Quinzi è venuta fuori.
QUINZI FA IL QUINZI. Il tennista marchigiano ha vinto un incontro spigoloso, difficile, grazie ad una ritrovata confidenza con la vittoria maturata in questo ottimo 2018 (chiuso con quattro titoli, 2 Challenger e 2 Futures) e la stabilità trovata a Foligno, il centro tecnico dove si allena. I progressi sono evidenti e sono stati esaltati in un contesto “caldo” come un derby in finale. Quinzi, infatti, ha saputo tenere botta ai diritti di Rondoni e non si è fatto irretire dal gioco vario e ammaliante dell’avversario, che una volta gli proponeva lo slice, l’altra scendeva a rete e quella successiva lo infilava con diritti assolutamente indifendibili. Il primo set si è chiuso al tiebreak, con Quinzi che non ha perso alcuna delle certezze maturate ed ha servito molto bene – sarà una costante per tutta la partita – ed ha meritatamente chiuso il primo set a suo favore.
Rondoni ha saputo reagire fin da subito mettendo in seria difficoltà l’avversario ed ha portato l’incontro su un binario che avrebbe potuto confondere chiunque. Break, contro-break, tante palle salvate e un gioco armonico hanno tenuto Rondoni in partita fino alla fine, quando Quinzi ha preso di nuovo il controllo della situazione e ha chiuso in poco meno di due ore con il punteggio di 6-4.
TIFO CALDO, BELLISSIMA ATMOSFERA. Pochissime ottemperanze e tanto tifo sano per questo singolare che poteva risultare già determinante per le sorti della finale. Il pubblico di Lucca ha risposto numeroso, apprezzando con applausi ripetuti le giocate dei due tennisti e creando un simpatico mix con il tifo organizzato dei due club che sono stati, ovviamente, un pochino più rumorosi, ma sempre nel rispetto dell’avversario.
RISULTATO:
CC Aniene – Tc Parioli: 3-0
G. Quinzi b. P. Rondoni 76(3) 64