Les jeux sont faits, rien ne va plus. Ieri sera si è svolto il sorteggio del tabellone maschile del Roland Garros 2019. Tra i quattro big, Thiem è finito nella metà di Djokovic e Federer in quella di Nadal, ma prima di queste ipotetiche semifinali ognuno di loro avrà insidie diverse, dispensate dalla Dea Bendata.
Urna benevola per il campione in carica Nadal, che nel suo quarto ha Nishikori (o Medvedev) e prima di esso Basilashvili e Goffin: a meno di clamorosi scivoloni, il maiorchino avrà vita facile fino alla seconda settimana. Anche Thiem ha la strada abbastanza spianata fino all’ottavo con Monfils, dopodiché un quarto con del Potro, Khachanov, Pouille o Auger-Aliassime in ordine decrescente di testa di serie, insidie permettendo (Verdasco, Cuevas, Dzumhur).
Discorso diverso per il n. 1 Djokovic, che prima del quarto con Alexander Zverev – atteso all’ennesima prova di carattere negli Slam – potrebbe dover affrontare Coric (o Shapovalov) e giovani mine vaganti come Munar e Hurkacz al primo turno. L’intreccio di Federer con l’Italia passa non solo attraverso spot pubblicitari e il ritorno agli Internazionali di Roma ma anche da un ottavo con tre italiani: Sonego al primo turno, speriamo Berrettini al terzo e forse Cecchinato agli ottavi. Se il campione svizzero dovesse arrivare alla seconda settimana, lo attende un quarto con Tsitsipas o Cilic, sempreché Dimitrov, Wawrinka e Tiafoe o gli outsiders Garin e Dellien non mettano i bastoni tra le ruote.
La notizia degli ultimi minuti riguarda ancora Nick Kyrgios, che da Roma in poi non ne ha fatta una giusta: dopo la scenata in campo, il ritiro e la giusta squalifica dal torneo del Foro Italico, lo sregolato talento australiano si era lasciato andare a commenti inappropriati sul Roland Garros, secondo lui di categoria inferiore a Wimbledon (per dirla con un eufemismo). Purtroppo è appena arrivata la conferma del ritiro di Kyrgios dal Roland Garros, dove avrebbe affrontato Cameron Norrie al primo turno. Al di là del duro (e giustificato) benvenuto che gli avrebbe riservato il pubblico del Roland Garros, resta un comportamento inqualificabile. Il mondo (del tennis) loda il talento, ma arginerà sempre la volgarità.
Esaminando più nel dettaglio la situazione degli italiani: derby Fognini-Seppi al primo turno, il cui vincente affronterà presumibilmente Delbonis, Bautista Agut e Sascha Zverev, ma occhio a Lajovic. Marco Cecchinato celebrerà la fine della carriera di Nicolas Mahut al primo turno (speriamo senza concedere ulteriore gloria all’angioino, detentore di un Career Slam in doppio), per poi incrociare la racchetta con Kohlschreiber e Schwartzman, non proprio due passeggiate, prima di Roger. Medaglia d’oro della sfortuna a Sonego e Fabbiano, rispettivamente opposti a Federer e Cilic; medaglia d’argento a Berrettini che avrà Andujar e Ruud o Gulbis prima di King Roger. Aspettando l’assegnazione degli altri tre azzurri qualificati: dopo Stefano Travaglia e Salvatore Caruso (vincenti ieri sui veterani Darcis e Brown), si è aggiunto stamani Simone Bolelli che ha superato il nipponico Soeda.