Da Parigi Bercy, Fabrizio Salvi
Del Potro mette la freccia, è in corsia di sorpasso e dall’altra parte del finestrino c’è Carreno Busta, rimasto senza benzina proprio sul rettilineo finale. Juan Martin non ha incantato, ma ha fatto quello che doveva, ovverosia vincere. Con il raggiungimento dei quarti, però, non è ancora giunto il momento di brindare con le bollicine per un’isperata qualificazione al Master, prima c’è da provare a raggiungere la semifinale e non sarà facile, soprattutto relazionato a quanto messo in mostra oggi.
La prova della Torre di Tandil è stata lineare, senza troppi picchi ed è rimasto per molto tempo costretto in un tunnel dal gioco di Robin Haase, variegato ed efficace. L’olandese ha saputo avvantaggiarsi dei colpi dell’argentino per generare velocità e creargli problemi. Purtroppo per lui, non è stato sufficiente, poiché delPo non è solito mollare e, anche nei momenti nei quali appare stanco e ciondolante, riesce sempre a tirare fuori quel qualcosa in più. Oggi è stato lo stesso, dopo un’ora e dodici minuti di sofferenza, il ragazzone albiceleste ha tolto il servizio ad Haase (secondo set, 2 pari) ed è riuscito finalmente a fare gara di testa, chiudendo il secondo set – quindi il match – per 6 giochi a 4. Adesso i punti che lo separano da Carreno Busta sono solo venti, una miseria.
L’idea di giocarsi in ogni partita un posto al Master può mettere pressione, non a delPo però: “È una motivazione extra. Sarà una bella battaglia nel prossimo turno (Isner o Dimitrov) per provare a qualificarsi per Londra”. Comunque vada sarà un successo per l’argentino: “Penso di avere due strade possibili, una porta a Londra, l’altra a casa mia per le vacanze. – continua delPo – Tutte e due sono ottime ma, chiaramente, mi piacerebbe molto raggiungere il Master un’altra volta”.
Uno sguardo allargato verso la stagione e una carezza Rafa e Roger: “Loro hanno fatto la storia, hanno vinto tutti i Grand Slam ancora una volta, sono numero 1 e 2 del mondo dopo tutti i loro problemi e sembra che il tempo non passi mai per loro. – Juan Martin chiude con una battuta – Mi piacerebbe essere in top 10 perché, dopo loro due, sarei il più vecchio. Sarebbe bello, un’altra grande storia per gli amanti del tennis”.
VERDASCO EVERGREEN. Fernando intramontabile. Dopo aver messo a tacere i mugugni di Andrey Rublev, i richiami londinesi di Kevin Anderson, oggi è stata la volta di Dominic Thiem. Una partita giocata in un vortice di agonismo, con Nando che ha messo in campo traiettorie pungenti e tanta corsa. Thiem si è trovato davanti un autentico muro, pronto a togliergli il tempo con delle risposte pungenti e totalmente centrato da fondo campo. Il risultato è stato un doppio 6-4 che lo porta dritto ai quarti di finale e che conferma quanto di buono fatto di recente con la semifinale di Stoccolma.
KRAJINOVIC SENZA CONFINI? A 25 anni essere considerati ancora una promessa non deve essere facile, invece Filip Krajinovic sta vivendo la migliore annata della carriera, con cinque Challenger vinti e il primo quarto di finale in un Master 1000. La vittoria con Nicolas Mahut lo consegnerà al vincitore di Nadal/Cuevas, con buonissime probabilità che sarà proprio il maiorchino il suo avversario nel Centre Court di Parigi Bercy: “Domani avrò un’altra sfida davanti, probabilmente Nadal. Ma sono pronto, mi voglio divertire e non ho niente da perdere”. Anche la classifica gli fa un bel sorriso perché lo scorso anno, di questi tempi, navigava intorno alla 230^ pozione: “Questo ranking attuale significa molto per me, il mio obiettivo era finire in top 100 quest’anno e sono vicino alla top 50 (56 Atp). È stata una grande annata”.
Anche la vittoria con Mahut in tre set non è stata affatto semplice, soprattutto per le condizioni ambientali nella quale si è giocata, con il pubblico – comprensibilmente – schierato per il proprio Davis Man: “Tutto è stato complicato, perché giocava a volte bene a volte male ed è difficile da affrontare mentalmente. Poi stavo giocando per il primo quarto di finale della mia carriera in un Master 1000. Comunque sono molto felice e ho meritato di vincere”.
I RISULTATI DEGLI OTTAVI:
[13] J. del Potro b. R. Haase 75 64
F. Verdasco b. [5] D. Thiem 64 64
[Q] F. Krajinovic b. [W] N. Mahut 62 36 61