Rolex Paris Masters, corsa ad eliminazione per il Master di Londra. Intanto Nadal sigilla il numero 1

0
280

Da Parigi Bercy, Fabrizio Salvi

 

Mentre Rafa Nadal si gode il primato in classifica, certificato dalla vittoria contro Hyeon Chung di oggi, alle sue spalle si infiamma la rincorsa alle ultime caselle disponibili per il Master di Londra. Due posti ancora incerti, quelli di Goffin e Carreno Busta, e tre concorrenti per agguantarli.

 

Sempre più in corsa. Dopo la semifinale di Shanghai, la vittoria a Stoccolma e la finale di Basilea della settimana scorsa, Juan Martin del Potro è sempre più nella bagarre per raggiungere l’ottava piazza per Londra. A Bercy ha bisogno di arrivare in fondo e, nel frattempo, un altro tassellino è stato messo. La vittoria contro Joao Sousa, giustiziere ieri di Paolo Lorenzi, fa compiere all’albiceleste un altro passettino in avanti. 

 

Lucas Pouille, ultimo degli inseguitori, dovrà far di tutto per raggiungere almeno la finale per avere chance di partecipare. Una mission impossible degna di Tom Cruise. Intanto, oggi si è liberato facilmente di Feliciano Lopez nel remake della finale di Stoccarda nella quale era stato lo stesso giocatore transalpino a vincere. Vittoria in due set dopo meno di un’ora di gioco. La speranza è l’ultima a morire.

 

Au revoir, London. Un altro concorrente saluta la Race to London. Dopo Sam Querrey, oggi è il turno di Kevin Anderson che, a seguito della sua sconfitta con Fernando Verdasco, deve anch’egli abbandonare la possibilità di partecipare al Master. “Feel free”. Questo era il mantra recitato sovente dai componenti del suo box, primeggiati dalla moglie Kelsey O’Neal, come a voler stigmatizzare quel traguardo così importante che è sembrato proprio dietro l’angolo, ma che è apparso schiacciarlo dalla pressione. Tre set decisi in un solo game, quello del break del 6 a 5, con due accelerazioni di Verdasco – Lob e rovescio lungolinea a filo di riga – e due errori proprio del sudafricano. La corsa alle Finals sta diventando sempre più intrigante.

 

Nadal numero 1. Mancava solo un piccolo passo ed è arrivato, puntualissimo e con pochi imbarazzi. Nadal, dopo la vittoria in due set contro il talento asiatico Hyeon Chung, ha messo la parola fine sulla questione numero 1. “Non era certamente questo l’obiettivo di inizio stagione. – spiega il Rafa – Sono tornato da un brutto periodo e sono tornato in vetta 10 anni dopo la prima volta. Sono molto felice, ma la stagione non è finita”. Dopo il primato, infatti, ci sono altri traguardi con una complicata e possibile doppietta Parigi Bercy – Londra.

 

Malessere Zverev? Avvistato nei giorni scorsi già debilitato, pare che Alexander Zverev non si sia presentato a questo ultimo Master 1000 della stagione nelle migliori condizioni possibili. Problemi intestinali, probabilmente, che ne hanno limitato la prestazione di questa mattina contro Robin Haase, costringendolo ad una sconfitta in tre set. I meriti dell’olandese sono evidenti; Grande solidità da fondo campo e ottime variazioni sul tema ma, se Sascha avesse giocato come sa fare, probabilmente avremmo parlato di qualcos’altro. Tre set (3-6 6-2 6-2) nel quale il tedeschino ha sbagliato molto, mostrandosi nervoso ed esprimendo un tennis tentennante. Oltre agli errori marchiani a rete e quelli di imprecisione da fondocampo, un dato spicca su tutti gli altri: sono solo 14 – su 60, 23% – i punti vinti in risposta a certificare le difficoltà che il ragazzo di Amburgo ha incontrato quest’oggi. Il più felice di questo risultato, oltre ad Haase, potrebbe essere del Potro, che ha rischiato di trovarselo di fronte negli ottavi.

 

I RISULTATI:

 

[1] R. Nadal b. H. Chung 75 63

P. Cuevas b. [15] A. Ramos-Vinolas 67(5) 76(1) 62

R. Haase b. [4] A. Zverev 36 62 62

[13] J. del Potro b. [Q] J. Sousa 62 62

[9] J. Isner b. D. Schwartzman 76(2) 67(11) 63

F. Verdasco b. [12] K. Anderson 57 64 75

[17] L. Pouille b. F. Lopez 63 64

J-W. Tsonga b. J. Benneteau 62 76(4) 62