Da Parigi Bercy, Fabrizio Salvi
Via la racchetta, lasciandosi cadere a terra ad abbracciare quel cemento verde parigino diventato accogliente e caloroso. Julien Benneteau ha compiuto l’impresa e ha raggiunto la semifinale nel Master 1000 di casa sua, all’età di 36 anni. Un 7-6 7-5 dalle emozioni intense e dal sapore dolce del lieto fine. L’ultimo francese rimasto in tabellone, all’ultima occasione della carriera, a Parigi. Ci può essere di meglio?
I brividi hanno sicuramente trascorso la schiena di Julien Benneteau per tutto il primo set e hanno raggiunto l’apice della scossa elettrica quando il suo avversario, Marin Cilic, ha servito la seconda palla di servizio lunga e gli ha consegnato il primo set. <<Julien, Julien>> hanno urlato, ritmando con le mani, i circa 15.000 dell’AccorHotel Arena. Un frastuono assordante, da brividi. Il sogno di vedere un francese, l’ultimo rimasto in tabellone, sulla buona strada verso una strepitosa semifinale ha riempito d’entusiasmo tutta Bercy.
Mettere in piedi un primo set di questa portata sembrava già difficile, tenere l’urto del ritorno di Cilic nel secondo, a mano a mano che le forze se ne andavano, è stata una grande cosa. Un break avanti nel secondo parziale, poi ancora un ritorno di Cilic, fino al match point, quello della liberazione, della seconda semifinale in un Master 1000 dopo Cincinnati 2014, quello dell’abbraccio simbolico della sua gente.
I francesi festeggiano Benneteau e con loro tutti quelli a cui piacciono le favole, augurandosi che non finisca qui e, anche se fosse, resta comunque una bella storia.
RISULTATO:
[W] J. Benneteau b. [3] M. Cilic 76(5) 75