Da Parigi, Fabrizio Salvi – foto Adelchi Fioriti
Matteo Berrettini esce di scena e lo fa nel modo che lui stesso non avrebbe di certo voluto. Sconfitta in tre set contro Casper Ruud maturata a seguito di un incontro decisamente sottotono del romano, nel quale non è mai riuscito ad esprimere le sue vere potenzialità. Niente sfida al maestro Federer e niente Philippe Chatrier – o Suzanne Lenglen -.
Il merito è senza alcun dubbio da ripartire tra le sue colpe – ahinoi ne ha – e i meriti del norvegese, che è stato superlativo nei primi due set. Il talento classe ’98 di Oslo ha messo in piedi una partita consistente, con colpi aggressivi da entrambi i lati e buoni tocchi nei pressi della rete. Matteo, invece, non è stato altrettanto bravo nel controbattere il gioco pressante dell’avversario ed ha finito per rimanerne stritolato. Un aspetto nel quale Berrettini gli è stato inferiore è sicuramente la risposta al servizio, che molto spesso non è risultata efficace come quando era il suo avversario a dover rispondere. L’uscita di scena dal singolare non fa altro che rimandare la definitiva maturazione di Matteo in palcoscenici come quello di oggi, ma gli servirà senz’altro per il futuro.
E adesso nel singolare rimangono in gara solo Fabio Fognini e Salvatore Caruso. Il ligure giocherà domani il quarto incontro in programma sul campo 1, mentre Caruso sarà all’opera contro Gilles Simon come secondo incontro nel campo 13.
IL RISULTATO
C. Ruud b. M. Berrettini 6-4 7-5 6-3