Da Parigi, Fabrizio Salvi – foto Adelchi Fioriti
È andata esattamente come doveva. Federer che rientra al Roland Garros dopo quattro anni, e Sonego che è partito molto contratto (comprensibilmente) e poi si è sciolto strada facendo.
Lorenzo ha dato una bellissima immagine di sè e dell’italia tennistica, strappando applausi dentro un Philippe Chatrier gremito per il ritorno del grande Re, e regalando punti con quell’attitudine positiva che mette su ogni palla.
Il punteggio racconta di un tre set a zero non troppo complicato per Federer, mettendo il torinese di fronte ad un bel banco di prova per capire che c’è molta strada da fare, ma anche tante cose buone da mettere in valigia. “A volte mi sono chiesto come faceva a fare quei colpi. Sembrava tutto così facile per lui”. racconterà a in conferenza stampa, aggiungendo: “Credo che sia stato un incontro equilibrato fino alla fine, dove ho capito di poter far qualcosa nel secondo set“.
L’avvio, come detto, è stato frenato dall’emozione (anche se lo stesso Sonego smentisce), ma quella spiacevole sensazione se n’è andata via col passare dei minuti. A metà del secondo set la sua convinzione è salita nettamente, i suoi colpi viaggiavano più veloci ed erano ben calibrati e, strano ma vero, Federer è andato anche in difficoltà. Nulla di troppo complicato per un campione del suo calibro ma, per lui che non può proprio permettersi di sprecare energie, lasciare set per strada e per giunta fin da subito non è una buona idea.
Sonego, come spiegato, esce tra gli applausi. “É stato bello giocarci, spero di poterlo fare anche più avanti. Mi ero detto di non farmi sopraffare dalla sua personalità, di variare molto il gioco e di mirare al suo rovescio”. Per buona parte dell’incontro c’è riuscito.
Un’esperienza bella e che gli servirà per il prossimo futuro dove ad attenderlo c’è la stagione sull’erba. “Ho la classifica per giocarla tutta e me la voglio godere. É una superficie che mi piace molto”! Questo ragazzo farà parlare di sè.
IL RISULTATO
R. Federer b. L. Sonego 6-2 6-4 6-4