Roland Garros 2023, day 15: Djokovic fa 23 e torna n. 1 del mondo. La storia è riscritta

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©photo Patrick Boren

ROLAND GARROSNovak Djokovic aggiunge altri record al libro della storia del Tennis: supera Casper Ruud in tre set, sorpassa Nadal con lo Slam numero 23, vince per la terza volta la Coppa dei Moschettieri e torna numero uno del mondo a trentasei anni appena compiuti alimentando uno strapotere già consolidato. Non solo, vince il secondo Slam stagionale dopo l’Open d’Australia, assicurandosi metà Grand Slam, quello fallito tra le lacrime a New York nel 2021. È cambiato tanto da allora, ha dovuto combattere un’altra battaglia che forse non immaginava, quella per difendere le sue scelte personali. Ha vinto anche quella e nonostante non sia più l’infallibile “uomo di gomma” che copre ogni angolo del campo, trova sempre nuove soluzioni per affrontare (e vincere) le sfide più importanti.

Ha detto che ormai gioca solo per gli Slam, e forse anche per l’oro olimpico in palio l’anno prossimo proprio a Parigi, l’unico trofeo che manca nella sua bacheca. Intanto oggi si è vista quanta voglia abbia ancora di superare tutti e se stesso. Una voglia insaziabile. Ne ha fatte le spese Casper Ruud, sconfitto dal serbo per la quinta volta senza mai avergli mai lasciato un set.

La partita comincia con Ruud al servizio che, come di consueto nelle fasi iniziali, si mostra molto solido e con le idee ben chiare. Il norvegese si muove bene e non sembra avere difficoltà a gestire gli scambi piazzando colpi profondi e carichi di spin. Nole prova a giocare d’anticipo ma non trova i tempi giusti, costretto a colpire sopra alle spalle, e cede il servizio nel secondo game con una valanga di errori di dritto e uno smash sbagliato in malo modo sulla terza palla break concessa. Ruud conferma il break, sale 3-0 ma poi la partita entra in modalità Djokovic che si alimenta nelle difficoltà per reagire.

E succede nel settimo game quando Nole inizia a leggere le traiettorie dei colpi del suo avversario, lo inchioda sul lato sinistro costringendolo a giocare back difensivi prima di portarlo all’errore, o finirlo definitivamente, mettendo a segno il contro break. Ruud non accusa il colpo e la partita diventa via via sempre più fisica. Nole si piega spesso sulle ginocchia al termine di scambi massacranti ma riesce a completare l’aggancio, soffrendo poi ancora di più per annullare una palla del 3-5 prima di arrivare al tie break. Dopo aver fiaccato e disorientato Ruud, Nole prende l’ultimo atto del set per la gola, lo scuote all’inizio incutendo nel suo avversario tutte le apprensioni possibili e chiude 7-1.

Un’ora e venti minuti di lotta estenuanti chiedono il conto a Ruud, non ancora abituato a gestire e reggere la pressione che impone un match di questa importanza, nonostante ne abbia già giocati due. Nole magari ha meno energie fisiche ma sa bene come funzionano certe partite e fa subito sentire a sua ingombrante presenza sul campo all’inizio del secondo set salendo 3-0 con break nel secondo game. Il vantaggio permette al serbo di giocare in controllo, pur tenendo alta la guardia nel placare i tentativi di reazione di Ruud, via via però sempre più demoralizzato.

Il terzo parziale si riapre in totale equilibrio. Djokovic è infallibile al servizio, concede solo un punto in tre turni di battuta mentre Ruud ha bisogno di tutta la sua concentrazione per tenere i propri turni di battuta annullando una palla break nel terzo game. La domanda era quando Nole avrebbe messo a segno il break decisivo e il momento è arrivato nel finale quando i punti pesano come macigni ma che per Nole invece diventano leggeri. Il break a zero nell’undicesimo game e il servizio tenuto con padronanza subito dopo fotografano il fuoco che ancora alimenta il cuore di Novak Djokovic.

ROLAND GARROS 2023

N. Djokovic b. C. Ruud 7-6(1) 6-3 7-5