Ritiro Murray: “Non sono sicuro riuscirò a giocare fino a Wimbledon”

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Di Fabrizio Salvi

 

Ritiro Murray

Dalle lacrime di Roger Federer a quelle di Andy Murray il passo è breve e segnano come un macigno questo inizio 2019. Motivazioni diverse per i due, con Roger che si è commosso ripensando a coach (GUARDA IL VIDEO) che lo allenava da bambino e che è venuto a mancare prematuramente, mentre Murray è sembrato sopraffatto dall’emotività. Un combattente nato che ha dovuto arrendersi al dolore che, malignamente, gli ha puntato un orologio che ticchetta in maniera sinistra sopra la sua testa. L’anca, di questo si tratta, non è riuscita a tornare a posto come il campione britannico avrebbe desiderato, e questo ha finito per ripercuotersi in frustrazione e senso di impotenza di fronte a qualcosa che si è manifestato essere più grande di lui.

Ritiro Murray, guarda il video della conferenza stampa

 

 

A prescindere che tu sia un campione o meno – e Murray certamente lo è – è triste dover annunciare il proprio ritiro all’alba di una nuova stagione (GUARDA IL VIDEO), di fronte ad una platea di giornalisti che aspetta solo di rivederti in campo e, magari, tornare a competere ai livelli di che ti appartengono. Questo inizio di stagione segna tristemente la fine della carriera di Murray, un tennista che ha vissuto una delle epoche più fiorenti del tennis moderno, quella dei Fab four.

I numeri di Murray:

Australian Open: Finale nel 2010, 2011, 2013, 2015, 2016

Roland Garros: Finale nel 2016

Wimbledon: Vittoria nel 2013 e 2016

Us Open: Vittoria nel 2012

Atp Finals: Vittoria nel 2016

Giochi Olimpici: Oro nel 2012 a Londra e 2016 a Rio de Janeiro.

Coppa Davis: Vittoria nel 2015

Titoli Atp vinti dal 2006 al 2017: 45

Numero 1 del mondo: dal 7 novembre 2016 al 14 agosto 2017