Paris Rolex Masters: fuori Bautista Agut e Goffin. Avanti Monfils e un opaco Djokovic

0
362

Si completa il secondo turno a al Paris Rolex Masters 1000, scendono in campo i big. La sorte del torneo di Bercy è più o meno sempre la stessa, conta più la corsa per Londra per coloro che sono ancora in lizza piuttosto che il torneo in sé. E mai come quest’anno per i nostri colori la qualificazione per le ATP Finals è quantomai di interesse. Smaltita la delusione per l’eliminazione di Fognini, gli occhi restano tutti puntati su Berrettini, che chiuderà il programma della serata contro Jo-Wilfried Tsonga. Ma non ci stanchiamo di ricordarlo, molto dipende dai risultati incrociati degli avversari. E oggi si è sfoltita un bel po’ la lista di pretendenti. Oltre a Fognini, depongono i sogni londinesi due pericolosi avversari di Matteo: David Goffin e Roberto Bautista Agut.

Il belga, nella replica della sfida che soltanto due anni fa valeva il titolo di Maestro, ha ceduto il passo – per l’ottava volta in nove incontri – a Grigor Dimitrov.  Sconfitta in due set e pass per Dimitrov agli ottavi, dove incontrerà Dominic Thiem. L’austriaco ha avuto un esordio non semplice contro Milos Raonic. Una sfida di oltre due ore e mezza contro un avversario che, per stessa ammissione di Thiem nell’incontro con la stampa di inizio torneo, in queste condizioni è tra i migliori al mondo. Raonic alla fine ha messo a segno più punti di Thiem (112 a 106), Nel primo set però il rimpianto per non aver trasformato alcuna delle 5 palle break (Thiem non ne ha avuta nemmeno una) ed un tie-break in cui ha lasciato l’iniziativa all’austriaco che ha insistito con successo sul rovescio del canadese. Nel secondo parziale entrambi hanno avuto delle occasioni e Raonic questa volta, in dirittura di arrivo, è riuscito a piazzare l’affondo. Thiem però è rimasto concentrato e ha trovato lui la zampata finale nel set decisivo.

Alex de Minaur, dimenticata ormai la stesa rimediata a Basilea da Federer, ha invece bruciato con due tie-break le ambizioni di Roberto Bautista Agut, il più diretto inseguitore di Matteo nella Race. Per l’australiano ottavo di finale Next Gen contro Stefanos Tsitsipas, che ha controllato Taylor Fritz nel suo match di esordio.

L’avversario più pericoloso resta Gael Monfils (comunque deve sempre arrivare almeno fino alle semifinali) che si aggiudica il derby francese con Benoit Paire. Una partita giocata tra due amici che non hanno comunque lesinato spettacolo al pubblico parigino (su tutte il punto sul 6-5 del secondo set che Paire si è aggiudicato giocando prima un tweener di spalle e poi uno frontale). Il dritto di Paire si sa, però, non è una garanzia e nel tie-break finale non si è smentito. Caloroso abbraccio finale tra i due a fine partita, che se fossimo malpensanti grideremmo alla combine d’oltralpe, ma sulla buona fede di Paire ci scommetteremo tranquillamente.

Resta in gara anche Stan Wawrinka, purché alzi il trofeo. Lo svizzero ringrazia il solito cuor di leone Cilic che gli lascia strada nel tie-break del primo set e fa harakiri nel secondo quando sul 5-3 e servizio cede a zero il turno di battuta, completando la disfatta nel secondo tie-break. Lasciano invece le remote speranze John Isner, superato anche lui sul suo terreno di battaglia (fatali per lui i due tie-break contro Garin) e Diego Schwartzman, sconfitto in due set da Kyle Edmund, che si vocifera potrebbe essere il nuovo pupillo di Franco Davin.

Porta a casa il risultato anche Novak Djokovic, autore comunque di una prestazione decisamente incolore contro il francese Corentin Moutet. Nel primo set, per il serbo, un attendismo eccessivo ed un dritto che proprio non vuole entrare (saranno 17 i gratuiti di dritto a fine parziale) lo portano sotto di un break. Deve annullare due set point, sui quali il braccio di Moutet comunque trema. Il francese, che ha giocato fino a quel momento la buona partita di chi non ha nulla da perdere, si disunisce, rende il turno di battuta e nel tie-break poco può contro un Djokovic che si aggrappa al servizio, fondamentale che lo ha tirato fuori di impiccio più volte. Nel secondo set Djokovic contiene gli errori e si invola sul 4-1 pesante. Un’ennesima distrazione gli fa rendere uno dei due break, ma il set e la partita a questo punto non sono più in pericolo.

In conferenza stampa, Djokovic si presenta in giacca a vento e ammette di non essere in perfette condizioni fisiche, causa raffreddore che si porta addosso da un paio di giorni. Dall’altra parte della rete comunque “ho avuto un giovane molto talentuoso e rapido. Rimandava indietro tante palle che altri giovani non avrebbero preso. Complimenti per il suo spirito di combattente”

Risultati  secondo turno:

[5] D. Thiem b. M. Raonic 6-7(5) 7-5 6-4
[6] S. Tsitsipas b. T. Fritz 7-6(3) 6-3
G. Dimitrov b. [12] D. Goffin 7-5 6-3
D. Shapovalov b. F. Fognini 3-6 6-3 6-3
C. Garin b. [15] J. Isner 7-6(5) 7-6(4)
A. de Minaur b. [9] R. Bautista Agut 7-6(2) 7-6(1)
[13] G. Monfils b. B. Paire 6-4 7-6(4)
[1] N. Djokovic b. [LL] C. Moutet 7-6(2) 6-4
[16] S. Wawrinka b. M. Cilic 7-6(3) 7-6(5)
[2] R. Nadal vs [WC] A. Mannarino
K. Edmund b. [14] D. Schwartzman 7-5 6-3
[10] M. Berrettini vs [WC] J-W. Tsonga