Next Gen, sorprese Medvedev e Chung, delude Shapovalov

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da Milano, Daniele Rossi

 

Si sa che la puntualità non è il miglior pregio di noi italiani e infatti il primo match delle Next Gen Atp Finals si è fatto parecchio attendere. Programmato per le 14, è iniziato poco prima delle 15. 

Iniziare con quasi un’ora di ritardo dopo il tragicomico sorteggio di domenica non è stato il miglior modo per aprire le danze, ma poi ha cominciato a parlare il campo e tutto è andato per il verso giusto.

L’atmosfera con le tribune raccolte e tutti i colori virati sul nero e azzurro ricordano un po’ l’atmosfera dell’O2 Arena di Londra, così come le presentazioni dei giocatori, gli effetti luce e quelli sonori. Entrati in campo i due giocatori hanno avuto i cinque minuti promessi per scaldarsi, ma la libertà al pubblico di muoversi ha costretto Medvedev a servire nel primo game nel caos più totale. Centinaia di persone cercavano il loro posto su e giù per le tribune, mentre il russo si guardava attorno un po’ smarrito chiedendosi se davvero fosse costretto a servire con quel casino.

Fortunatamente si è trattato di pochi minuti, visto che poi la situazione è tornata alla normalità.

Una delle novità più curiose era l’assenza dei giudici di linea, sostituiti da un occhio di falco responsabile di chiamare ogni singola palla. Passato lo straniamento di sentire una voce elettronica sempre uguale che chiama ‘out’ e ‘fault’, ci si abitua in fretta.

Il derby russo che ha aperto il programma, ha spazzato via ogni incertezza. I giocatori non sono qui in vacanza per una lucrosa e bizzarra esibizione: si tratta di un torneo vero con partite vere.

Khachanov ha strappato il servizio nel primo game al connazionale e ha tenuto il vantaggio fino alla fine del set, dando l’impressione di poter dominare con la potenza del suo gioco. I due giocatori condividono nazionalità e centimetri (198 di altezza), ma interpretano il tennis in maniera opposta. Khachanov è un picchiatore monotematico, mentre Medvedev esibisce colpi puliti e un gioco geometrico ed esteticamente piacevole.

Danil (nessuna parentela né con l’ex finalista del Roland Garros, né con l’ex presidente russo) è però salito di livello col passare del tempo e ha reso sempre più difficile la vita a Khachanov, frenato anche da un campo molto lento. Medvedev vinceva il tie-break del secondo set e dominava quello del terzo per 7 punti a 3. Nonostante qualche problema fisico all’inizio del quarto (crampi), Medvedev teneva botta e sul 3-2 strappava il servizio a Karen, vincendo il primo match di giornata in un’ora e cinquanta minuti di gioco.

Sorpresa dunque, come sorpresa è stata quella messa a segno da Hyeon Chung nel secondo match, il primo del Gruppo A. Denis Shapovalov era un dei giocatori più attesi e celebrati dal pubblico e nel primo set non ha deluso le attese mettendo in mostra tutto il suo repertorio. Colpi vincenti, discese a rete, gioco a tutto campo. Il coreano sembrava una semplice comparsa, quando il canadese vinceva il primo set per 4 giochi a 1.

Shapovalov però cominciava a perdersi in una marea di errori, soprattutto col diritto. Chung invece, classico giocatore asiatico dal gioco solido e redditizio, non sbagliava praticamente mai. E’ così che Hyeon vinceva il secondo set al tie break, grazie ad un sanguinoso doppio fallo di Denis sul 5-5.

Stessa storia nel terzo: il canadese era costretto a prendersi sempre più rischi e commetteva sempre più errori, mentre Chung manteneva costante il suo rendimento. Altro tie-break e altro set per l’occhialuto coreano.

Shapovalov continuava nella sua striscia negativa e perdeva subito il servizio ad inizio del quarto. Tutto facile per Chung che rispediva il canadese a scuola di solidità.

Due partite sono poche per dare un giudizio sul torneo, ma l’impressione iniziale è positiva. L’atmosfera è viva, i giocatori motivati e le nuove regole per il momento hanno cambiato le cose ma non hanno stravolto il gioco o reso poco credibile. 

In serata Coric-Donaldson e l’esordio di Gianluigi Quinzi con la testa di serie numero 1 Andrey Rublev. 

 

GRUPPO B

D. Medvedev b. K. Khachanov 2-4 4-3(6) 4-3(3) 4-2

 

GRUPPO A

H. Chung b. D. Shapovalov 1-4 4-3 (5) 4-3(4) 4-1