di Daniele Rossi
Il minitorneo di qualificazione per le Next Gen Atp Finals 2018 si conclude con una bella finale, vinta dal romano d’america Liam Caruana che ha superato Raul Brancaccio col risultato di 2-4 4-1 4-3 (3) 4-3(5).
Una beffa per il giocatore campano, che numeri alla mano, era il giocatore che avrebbe dovuto intascarsi la Wild Card di diritto, sopravanzando nettamente in classifica tutti i suoi coetanei. E invece la FIT ha voluto insistere con questo minitorneo di qualificazione che non piace neanche all’Atp. Una scelta decisamente discutibile, considerando anche le diverse condizioni di gioco dello Sporting Milano 3 di Basiglio rispetto a quello che troveranno i ragazzi qualificati a Rho.
Caruana, numero 622 del mondo, ha avuto una brillante carriera junior (numero 18) ma sta avendo molte difficoltà nel proverbiale salto tra i Pro; qualche anno fa giocava -e in qualche caso batteva- i giocatori che affronterà nei prossimi giorni alla Fiera di Rho, ma mentre Tsitsipas e compagnia giocano Slam e vincono titoli Atp, Liam è ancora impelagato nel mondo dei Futures.
Si spera che sarà un bel banco di prova per il giocatore cresciuto e risiedente in Texas e che porti più fortuna che a Quinzi, che dopo il bel torneo dell’anno scorso, nel 2018 non ha fatto i progressi sperati, giocando un’altra stagione anonima fra i Challenger.
La buona notizia per il torneo, è che nel 2017 ha tenuto a battesimo giocatori che si sono rivelati protagonisti quest’anno, in particolare Chung (semifinalista agli Australian Open), Shapovalov (entrato fra i primi 30), Medvedev (numero 17 e vincitore di ben 3 titoli Atp) e Khachanov, freschissimo vincitore del Master 1000 di Parigi Bercy. Una testimonianza importante della credibilità del torneo, che pur non avendo i crisimi dell’ufficialità ha messo e metterà in mostra davvero i talenti di oggi e di domani.
Purtroppo il forfait di Shapovalov è stato un duro colpo da digerire, ma il resto dei qualificati è di assoluta qualità.
Nella serata è stato effettuato il sorteggio, questa volta in una versione decisamente più sobria rispetto a quella tragicomica dell’anno scorso.
GRUPPO A
STEFANOS TSITSIPAS
Greco, 20 anni, N. 16, 1 titolo Atp: Stoccolma 2018
Sarà il più atteso e il più coccolato. Talento smisurato, eleganza nei colpi, personalità: il greco quest’anno è esploso giocando la prima finale in un Master 1000 (a Toronto) e diventando il primo giocatore del suo paese a vincere un titolo Atp.
FRANCES TIAFOE
Statunitense, 20 anni, N. 44, 1 titolo Atp: Delray Beach 2018
Originario della Sierra Leone e allenato dall’ex semifinalista degli Us Open Robby Ginepri, Tiafoe può contare sulla classica accoppiata all’americana servizio e diritto (seppur con un movimento decisamente particolare per entrambi i colpi); ancora poco continuo, ha chiuso la stagione in calando dopo un brillante avvio.
JAUME MUNAR
Spagnolo, 21 anni, N. 80
Ecco il figlioccio di Rafa Nadal. Nato e cresciuto a Maiorca, si allena all’accademia del fenomeno spagnolo e a livello tecnico lo ricorda parecchio. Inutile dire che la terra battuta è la sua superficie preferita: ha vinto due importanti Challenger (Prostejov e Caltanissetta) e al Roland Garros ha battuto Ferrer prima di perdere con onore da Djokovic. Tutto da valutare sul cemento indoor.
HUBERT HURKACZ
Polacco, 21 anni, N.79
Ha strappato la qualificazione all’ultimo approfittando del forait di Shapovalov e vincendo il Challenger di Brest. Il gigante polacco ricorda in fisico e movenze Tomas Berdych e benché finora tra i grandi abbia raccolto pochissimo, potrebbe risultare un osso duro per tutti.
GRUPPO B
ALEX DE MINAUR
Australiano, 19 anni, N. 33
L’erede di Lleyton Hewitt deve fare ancora molti progressi e irrobustire il fisico, ma intanto con costanza e grinta ha scalato la classifica e giocato la prima finale in un torneo Atp (a Washington).
TAYLOR FRITZ
Statunitense, 21 anni, N. 49
Nonostante la giovane età, Fritz è già marito e padre di famiglia. Sulla sua panchina siede saltuariamente nientemeno che Paul Annacone, che lo sta aiutando a completare il suo gioco, ancora troppo legato al servizio. Le semifinali a Houston e Chengdu sono gli highlight di quest’anno.
ANDREY RUBLEV
Russo, 21 anni, N. 76
L’anno scorso era arrivato a Milano da testa di serie numero 1 e favorito. Perse in una bella finale da Chung e sembrava l’abbrivio di una scalata al ranking e invece il moscovita quest’anno ha raccolto più sconfitte che vittorie, complici anche diversi problemi fisici. Sembra comunque un giocatore con poca fiducia, questo potrebbe essere il torneo dove ritrovarla.
LIAM CARUANA
Italiano, 20 anni, N. 622
Appuntamento alla Fiera di Rho, a partire da martedì 6 Novembre.