Masters 1000 Madrid – Jannik Sinner e Lorenzo Musetti danno spettacolo a Madrid. Lorenzo ha battuto in due set Sebastian Korda con tanta solidità e le sue solite magie, Jannik ha regolato Alex de Minaur giocando con una sicurezza incredibile.
Musetti è partito forte e ha colto l’insicurezza iniziale di Korda giocando bene in difesa per passare all’attacco e ha messo a segno il break nel primo game. L’ottima partenza dell’azzurro ha destabilizzato lo statunitense che ha ceduto nuovamente il servizio nel settimo game. Con due break di vantaggio, Lorenzo si è concesso il lusso di restituirne uno con un attimo di distrazione ma poi ha ritrovato il gioco scintillante iniziale e con un turno di servizio a zero ha chiuso 6-4.
Nel secondo parziale Musetti, più propositivo, aggressivo e volitivo del suo avversario, si è subito portato avanti di un break. Al termine del terzo game lo statunitense ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema all’inguine e poi ha mostrato problemi di mobilità. Nonostante questo è riuscito con a rimanere in partita aggrappandosi al servizio e nel sesto game ha agganciato Lorenzo strappandogli il servizio. Non si sa se le difficoltà fisiche hanno condizionato la prestazione di Korda, fatto sta che Musetti ha condotto un finale di gara perfetto, alternando vincenti a colpi di tocco e, dopo aver ripreso il servizio allo statunitense, con un parziale di otto punti a uno ha chiuso il match regalandosi la sfida contro Alexander Zverev agli ottavi.
Jannik è partito per primo al servizio ed è partito molto bene, e dopo aver tenuto facilmente la battuta, ha imposto il suo gioco e si è preso subito quella dell’australiano sovrastandolo sul ritmo. Dal settimo game il servizio non ha più fatto la differenza. Jannik ha restituito il break, se lo è subito ripreso e lo ha riceduto nuovamente ma nel finale ha fatto valere nuovamente la maggior pesantezza di palla negli scambi chiudendo 6-4. Nel secondo parziale, tolti i primi game durante i quali il servizio ha aiutato l’australiano, non c’è stata partita. Dal quarto game Jannik ha cambiato marcia e con due break consecutivi si è preso set e match.
Avevamo lasciato Rafa Nadal sconfitto e dolorante nella finale di Indian Wells e dopo un mese e mezzo lo abbiamo ritrovato rigenerato e assetato di vittoria. Il maiorchino ha superato in due set Miomir Kechmanovic senza mostrare problemi fisici e tanto meno nel trovare l’impatto sulla palla nonostante all’inizio del secondo set le condizioni di gioco fossero cambiate per l’arrivo della pioggia e la conseguente interruzione per permettere la chiusura del tetto. Rafa è partito forte, ha servito bene, colpito altrettanto bene con entrambi i fondamentali e in poco più di mezz’ora si è preso il primo parziale lasciando solo un game al serbo.
All’inizio del secondo set il gioco è stato sospeso per il sopraggiungere della pioggia. Completato il rito di copertura del tetto, alla ripresa delle ostilità, Rafa ha avuto qualche difficoltà ad abituarsi alle mutate condizioni ma, trovate a breve le misure, ha messo a segno il break nel quinto game. La partita sembrava finita ma Rafa è improvvisamente calato d’intensità andando avanti tra alti, conquistandosi la possibilità di servire per il match riportandosi avanti di un break nell’undicesimo game, e bassi, fallendola subito dopo. Al tie break tutto è tornato nella norma. Dopo uno scambio di regali Rafa ha allungato con saggezza portandosi a servire per il match che ha fatto suo con uno smash vincente in uscita dal servizio e un ace. Agli ottavi Rafa affronterà David Goffin che ha superato 6-4 6-1 Botic Van de Zandschulp.
Esordio molto più complicato invece per Alexander Zverev, detentore del titolo, costretto agli straordinari da Marin Cilic, superato in rimonta.
Zverev ha vinto il sorteggio e ha scelto di rispondere ed entrambi sono partiti bene. Nei primi game i punti arrivavano direttamente con il colpo di inizio gioco o con quello a seguire e la situazione si è sbloccata nel quarto. Partiti i primi scambi è stata evidente l’incertezza del tedesco nel colpire con il dritto e si è trovato costretto ad annullare, con gran confidenza nel servizio, due palle break. Se il dritto non funzionava, compensava il rovescio, colpo naturale di Sascha con il quale non sbaglia quasi mai e spacca lo scambio con cambi di ritmo formidabili o lungo linea imprendibili. Messo così a segno il break nel quinto game, subito confermato, e dopo aver sfiorato il doppio break nel settimo, Zverev ha rimesso in gioco Cilic facendosi agganciare sul quattro pari con confusionarie discese a rete e poi ha giocato con paura crescente fino a commettere doppio fallo sul set point per il suo avversario nel decimo game.
L’atteggiamento del tedesco non prometteva niente di buono ma all’inizio del secondo parziale ha smentito i dubbi giocando in modo molto aggressivo e nel terzo game ha strappato il servizio a Cilic. Dopo aver mancato il doppio break nel quinto game, Zverev si è trovato nella stessa precedente situazione ma questa volta invece di mettere in pratica scelte di gioco discutibili, ha fatto quello che di meglio sa fare: tirare vincenti e annullare tre palle del contro break prima di chiudere 6-4.
E così Sascha ha fatto anche nel set decisivo mettendo a segno il break nel primo game e lasciando solo due punti al croato nei cinque turni di servizio a sua disposizione che gli servivano per raggiungere gli ottavi.
Risultati secondo turno:
[12] H. Hurkacz b. A. Davidovich Fokina 6-4 4-6 7-6(5)
D. Lajovic b. [5] C. Ruud 7-6(7) 2-6 6-4
[3] R. Nadal b. M. Kecmanovic 6-1 7-6(4)
[Q] D. Goffin b. B. Van de Zandschulp 6-4 6-2
[9] C. Norrie b. J. Isner 6-4 6-7(5) 6-4
D. Evans b. [17] R. Bautista Agut 6-3 5-7 7-6(2)
G. Dimitrov b. [13] D. Schwarzman 6-0 6-3
[4] S. Tsitsipas vs [WC] L. Pouille
[8] F. Auger-Aliassime vs C. Garin
[10] J. Sinner b. A. de Minaur 6-4 6-1
[Q] L. Musetti b. S. Korda 6-4 6-3
[2] A. Zverev b. M. Cilic 4-6 6-4 6-4