Di Alessandro Terziani
Roger Federer batte in rimonta, soffrendo per due ore e 20, Borna Coric, 15 anni più giovane, e conquista la sua ottava finale a Indian Wells dove ha già trionfato 5 volte. Suo avversario sarà Juan Martin del Potro che ha impiegato poco più di un’ora per avere la meglio su un Milos Raonic sottotono. Sarà la venticinquesima sfida tra i due, 18 le vittorie per lo svizzero e 6 per l’argentino.
Federer, ancora imbattuto in questo 2018, raggiunge la sua terza finale stagionale, dopo Australian Open e Rotterdam, e allunga a 17 la striscia di vittorie superando il suo record del 2006 quando si fermò a 16 (stoppato da Nadal nella finale di Dubai dopo aver vinto a Doha e agli Australian Open). In quell’anno straordinario, Federer arricchì la bacheca con 12 titoli, tra i quali 3 Slam, 4 Master Series e il Masters di fine anno.
Primo set appannaggio di Coric con Federer deficitario al servizio, solo 52% di prime, che sul 5-5 concede il break decisivo. Il croato, al contrario, serve in modo efficace con lo svizzero molto appannato anche sulla risposta. Per Federer è il primo set perso nel torneo, il quarto da inizio stagione.
Il numero uno mondiale parte al servizio nel secondo set e arriva il secondo break consecutivo. Un Federer davvero sotto tono. Coric è invece carico come una molla, fiuta l’impresa, e comanda il gioco. Il copione della partita è quello che Federer non vorrebbe mai recitare, palla sempre in gioco, scambi troppo prolungati e l’età che si fa improvvisamente sentire. Coric sala a 2-0, cinque giochi consecutivi per lui. Sul 2-1 il croato concede ben tre palle break consecutive ma è molto bravo ad annullarle e a tenere il servizio. Sul 3-2 arriva la quarta chance di break per Federer che ancora una volta non ne approfitta, non è proprio giornata per lui. Il servizio ha abbandonato Coric che fatica terribilmente nei propri turni di battuta. Sul 4-3 arriva finalmente il contro break, 4-4. Sul 5-4 ancora un break per Federer che lo porta a pareggiare il conto dei set.
Inizio shock del terzo set per lo svizzero che perde a zero il servizio, ma Coric subisce il terzo break consecutivo. E’ ormai una guerra di nervi con i due contendenti che hanno perso lucidità. Federer non riesce ad uscire dall’angolo del rovescio dove lo ha costretto Coric fin dall’inizio, il croato è però adesso molto falloso. Sul 3-3 è Coric a strappare il servizio allo svizzero per poi avere due opportunità del 5-3. Un mix di inesperienza e stanchezza provoca un improvviso black out nella testa del croato che perde 11 punti consecutivi e il match contro un Federer umile che in una giornata “no” ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Coric si consola con il miglior risultato raggiunto finora in carriera e un livello di gioco sempre più vicino a quello dei top player. La cura Piatti funziona.
Ha faticato molto meno del previsto Juan Martin del Potro contro un deludente Milos Raonic. Domani delPo si presenterà in finale molto più riposato del suo avversario. Se Federer non avrà recuperato molte delle energie psicofisiche spese oggi, l’argentino avrà grosse chance di vittoria.
Semifinali
[1] R. Federer b. B. Coric 5-7 6-4 6-4
[6] J.M. del Potro b. [20] M. Raonic 6-2 6-3