ITF Firenze under 18: una settimana tra luci (tante) e ombre (poche)

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Redazione

La settimana pasquale è stata come sempre, teatro del torneo under 18 che si è svolto davanti ad un folto pubblico sui campi delle Cascine. Qualche migliaio di persone ha affollato le ultime giornate nel weekend pasquale nel tradizionale appuntamento fiorentino. Torneo di Grado 2 che, vista la storia, la bellezza del luogo e l’organizzazione meriterebbe ampiamente di più; ma che sconta fatalmente la lontananza dai grandi appuntamenti primaverili (il trittico Santa Croce-Bonfiglio-Roland Garros dista ancora due mesi) e la concomitanza con i tornei Grado 1, come il “Perin” e il “Juan Carlos Ferrero”.

Undici erano gli azzurri in gara, ai quali si sono aggiunti i quattro usciti dal filtro del torneo di qualificazione. Il perugino Passaro che nel primo turno del main draw avrebbe messo a dura prova il finalista dello scorso anno Von Der Schulenburg, il romano Cobolli (ottima la sua prova in singolare con l’estromissione della quinta tds) che avrebbe raggiunto la finale del doppio, ma gli occhi degli appassionati erano sul terzo qualificato, il 15enne pesarese Nardi, vincitore lo scorso anno del Petit AS, che al secondo turno ha incrociato il n.1 del seeding il carrarino 16enne Musetti. La sfida tra i due golden boy del tennis italico si è risolta con la vittoria di Musetti. Nardi, in alcuni momenti del match è parso soffrire le variazioni di ritmo del rovescio ad una mano di Musetti e la personalità del più “esperto” amico-rivale. Il match disturbato dalla pioggia ha comunque regalato scampoli di gran classe e i due non mancheranno di far parlare di se. Due break decisivi nel nono game dei due set sancivano il risultato finale.
 
Musetti reduce, fino a questo torneo da una stagione senza grandi acuti, ha trionfato, prendendosi la rivincita in semifinale sul solido svizzero Von Der Schulenburg, che lo aveva estromesso lo scorso anno. A raggiungere l’ultimo atto è stato insieme all’italiano il biondo tedesco Leopold Zima. Giocatore molto alto dalla grande forza e solidità, finalista la scorsa settimana del “Perin”. In semifinale Leopold, ha sconfitto il bravo giocatore estone Glinka. Giocatore quest ultimo “adottato” dagli appassionati per via della sua grande ricerca del punto e del rovescio ad una mano che parte come una fucilata.
 
Gli altri italiani sono usciti velocemente. Detto di Musetti, Nardi e Cobolli, il giovane Arnaboldi estrometteva l’ottavo favorito del seeding l’ucraino Kruytch, in un match di grande forza. Dei quindici italiani in tabellone, il solo Musetti ha raggiunto i quarti.
 
Il torneo femminile si è svolto in maniera lineare. Le due favorite del seeding sin dal primo giorno hanno palesato una certa superiorità. La n.1, la 16enne danese Tauson dopo la sorprendente semifinale raggiunta lo scorso anno, ha passeggiato per tutto il torneo ad eccezione dei primi 30 minuti del primo turno e di mezz’ora di vuoto in semifinale che la opponeva alla slovena Ziva Falkner, vera sorpresa del torneo.
 
Un sorteggio beffardo, aveva subito abbinato alla danese la promettente Lisa Pigato. La lombarda era salita 42 con palla del 52 nella prima frazione, variando il gioco e inceppando il peso massimo danese, che dava segni di nervosismo. Tuttavia il match finiva li con il ritorno scandinavo che non lasciavo scampo all’italiana.
 
L’altra grande favorita la lussemburghese Eleonora Molinaro cedeva un set anche lei nel penultimo atto alla russa Daria Frayman. Eleonora (che parla solo poche parole di italiano), figlia di migranti italiani già vincitrice lo scorso anno del torneo di Prato e quest anno di due 15.000$, ha esibito un tennis molto classico, completo e rotondo; non rare sono le smorzate e le discese a rete.
 
Poca gloria quest’anno per le italiane dopo il duo Pieri/Bilardo del 2017. La 16enne napoletana Federica Sacco è arrivata a 3 punti dalla vittoria nei quarti contro la ceca Falkner, che nel turno precedente aveva eliminato la terza favorita del seeding, la mancina Peoni, diventando quindi l’ammazza-italiane del torneo Sempre nei quarti si è interrotto il bel torneo di Costanza Traversi contro la Molinaro dopo due belle vittorie sulla Novak e Petrenko. Due le italiane nei quarti su undici ai nastri di partenza.
 
Il campo 5, quello delle “panchine” che da sempre, il primo giorno vede esibirsi tutte le wild-card locali in una sorta di passerella; quest anno si è infiammato con la presenza della “stella” locale: la 13enne Anna Paradisi che ha costretto al terzo la ceca Panackova. Anna, con grandi margini di miglioramento, ha comunque palesato grande determinazione e  concentrazione. Se son rose fioriranno.