ITF Bergamo: Lucrezia Stefanini, classe a quattro mani

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Capita spesso che una racchetta da tennis sia troppo pesante per una bambina. E allora, l’unico modo per sorreggerla, è tenerla con due mani. È quanto successo a Lucrezia Stefanini, brillante protagonista al Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (15.000$, terra battuta). La giovane toscana (classe 1998) ha già colto un bel risultato al Tennis Club Città dei Mille, quando l’anno scorso si è aggiudicata il doppio insieme a Tatiana Pieri.

Dopo un buon un avvio di stagione, quest’anno ha ambizioni importanti anche in singolare. Ridotte all’osso le vacanze, Lucrezia ha iniziato la stagione con due tornei ad Hammamet, raccogliendo un quarto e poi una finale. La Tunisia le porta bene, visto che la scorsa primavera ci ha vinto il suo primo titolo professionistico. La peculiarità di Lucrezia (campionessa d’Italia con il suo TC Prato) è un dritto a due mani che la rende una giocatrice atipica, anche se nel tennis femminile non è così inusuale trovare una tennista “quadrumane”. Basti pensare a grandi campionesse come Monica Seles e Marion Bartoli. In Italia, anche Georgia Brescia adotta questo stile. Cresciuta tennisticamente da papà Marco e mamma Roberta, ha imparato a giocare anche il dritto tradizionale. “Da piccola si diceva sempre che l’anno dopo avrei staccato la mano, ma poi non è stato fatto e continuo a colpire così. Però in allenamento provo il dritto a una sola mano, che mi torna utile soprattutto in fase di recupero”. Lucrezia ha centrato i quarti con una convincente vittoria su Ksenia Palkina. Qualche tribolazione nel primo set, poi non ha avuto problemi nel secondo fino a dominare col punteggio di 6-4 6-1. Numero 484 WTA, a un passo dal best ranking (483, conquistato lo scorso ottobre) è chiamata a un match complicato contro Martina Di Giuseppe, finalista in carica. Le due si sono già affrontate al Città dei Mille l’anno scorso, con vittoria per la Di Giuseppe in tre set (c’è poi stato un altro scontro diretto a Santa Margherita di Pula, sempre a favore di Martina). La romana ha avuto bisogno di un’oretta per battere 6-2 6-0 la wild card Verena Meliss. A giudicare dalla facilità con cui sta battendo le avversarie, la Di Giuseppe sembra la favorita del torneo: il test contro la Stefanini sarà un ottimo indicatore per entrambe. Nel frattempo prosegue la marcia di Martina Colmegna: dopo aver estromesso Jessica Pieri, si è ripetuta anche sulla sorella Tatiana, confermando di vivere un ottimo stato di forma. Nei quarti se la vedrà con la svizzera Lisa Sabino, mentre va avanti anche la qualificata Francesca Bullani, che ha lottato 2 ore esatte per battere Claudia Giovine. Nella giornata di giovedì, a partire dalle, si giocheranno i quarti del singolare e le semifinali del torneo di doppio. La finale è prevista sabato, stesso giorno in cui scatteranno le qualificazioni dell’atteso torneo maschile.

UOMINI: WILD CARD A GIANLUIGI QUINZI

Nel frattempo, la Federazione Italiana Tennis ha comunicato il beneficiario della wild card a disposizione del Settore Tecnico. La FIT ha scelto di premiare Gianluigi Quinzi. Il marchigiano, ex n.1 del mondo junior, viene da un interessante inizio di stagione. Ha già giocato quattro tornei Futures, intascando due titoli: uno ad Antalya e uno a Sharm El Sheikh, entrambi sul cemento all’aperto. La bella figura alle Next Gen ATP Finals ha rilanciato un ragazzo su cui il tennis italiano puntava tantissimo. A 22 anni appena compiuti, è risalito al numero 316 ATP. Per lui sarà la seconda apparizione a Bergamo: aveva già giocato nel 2014, appena uscito dal mondo junior, perdendo al primo turno contro Jan Hernych in una partita che aveva portato tantissimo pubblico al PalaNorda. Detto che un’altra wild card è andata all’olandese Thiemo De Bakker, restato due inviti a disposizione degli organizzatori.