Ci sono dieci italiane al secondo turno, tuttavia la tappa femminile del Trofeo Perrel-Faip (15.000, terra battuta) racconta anche una storia affascinante che parte da lontano, addirittura da quando era ancora in piedi l’Unione Sovietica. Ksenia Palkina è nata il 13 dicembre 1989 a Khabarovsky Kray, nell’attuale Russia ma a due passi dalla Cina.
All’età di 5 anni, tuttavia, si è spostata in Kirghizistan, piccola nazione dell’Asia centrale incastonata tra Kazakhstan, Cina, Uzbekistan e Tagikistan. Un paese senza nessuna tradizione tennistica, in cui la 28enne Palkina è stata la principale – e per ora unica – rappresentante di un certo livello. Una ragazza con un rapporto speciale con l’Italia, reso ancora più concreto da una partnership tecnica di quattro anni con l’ex giocatore Massimo Ardinghi. In avvio di carriera ha ottenuto ottimi risultati fino ad arrampicarsi al numero 163 WTA, a ridosso del tennis che conta, quando non aveva ancora compiuto 20 anni. La sua vita, tuttavia, è cambiata nel 2011, quando ha scoperto di essere rimasta incinta. Come Kim Clijsters, e anticipando Victoria Azarenka e Serena Williams, ha ripreso a giocare dopo essere diventata mamma. Terminata la collaborazione con Ardinghi, adesso si è spostata in Turchia e oggi è allenata dal marito. Soltanto pochi giorni fa si trovava in Bahrein, dove ha difeso i colori del Kirghizistan in Fed Cup, vincendo due singolari su tre. Il tempo di prendere un aereo ed è arrivata a Bergamo, dove peraltro era presente anche l’anno scorso. Allora partì dalle qualificazioni e perse negli ottavi. Stavolta si è presentata da n.611 WTA e ha colto una bella vittoria contro Anna Giulia Remondina, al termine di una partita molto combattuta, giocata sul campo 2. La Palkina si è imposta col punteggio di 6-1 2-6 6-3 e negli ottavi sfiderà un’altra italiana, la giovanissima Lucrezia Stefanini (classe 1998): nell’ultimo match di giornata, chiuso poco prima di ora di cena, la toscana ha superato in due set l’altra azzurra Cristina Elena Tinglea.
Al termine del maxi-programma di martedì, il tabellone si è allineato agli ottavi. A parte la Palkina, è stato un martedì positivo per le giocatrici più esperte: in avvio di giornata sono arrivate le belle vittorie di Claudia Giovine e Alice Balducci, brave a estromettere due teste di serie, peraltro in due set. La pugliese ha superato 6-3 7-5 l’australiana Nina Alibalic, mentre la marchigiana si è imposta su Laura Schaeder. Meno fortuna per le wild card Alice Moroni e Chiara Fermi, battute rispettivamente da Marie Temin e Dalila Spiteri. Peccato per la Moroni, rimasta in campo oltre 2 ore e che per poco non allungava il match al terzo. La principale delusione riguarda Camilla Scala, accreditata della quarta testa di serie. La faentina si è arresa in due set alla tedesca Lena Rueffer.