ITF Bergamo: Jacopo Stefanini vuole il best ranking

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Tutti quelli che lo conoscono ritengono che abbia potenzialità importanti. A 22 anni di età, è giunto il momento di mostrarle nel circuito internazionale. E chissà che il Trofeo Azimut di Bergamo (15.000$, terra battuta) non sia l’occasione buona per Jacopo Stefanini.

Il toscano è la terza testa di serie delle qualificazioni bergamasche e ha iniziato bene, con un successo in due set (6-3 7-5 lo score) sullo svizzero Gabriele Moghini. Tra Jacopo e il tabellone principale c’è un altro azzurro, Alessandro Coppini. Bergamo è uno snodo importante per gli Stefanini: lo scorso anno, la sorella minore Lucrezia si è aggiudicata il doppio nel torneo femminile che si gioca in febbraio, mentre quest’anno è giunta nei quarti in singolare. Nel suo braccio, Jacopo ha le potenzialità per fare altrettanto. Proprio lo scorso anno, dopo il “Città dei Mille”, si era accomodato al n.598 ATP, sua miglior classifica. Storico elemento del Tennis Club Prato, da quest’anno può allenarsi anche nel circolo di famiglia: da poco tempo, infatti, gli (sportivissimi) genitori Marco e Roberta hanno inaugurato il Tennis Club Carmignano, gioiellino con quattro campi da tennis (tre in terra e uno in erba sintetica), situato in mezzo alle colline toscane. Una motivazione in più per un ragazzo che quest’anno era partito con grandi ambizioni, tanto da cercare fortuna nei tornei ITF di inizio anno a Manacor, dentro la Rafael Nadal Academy: sfortunatamente ha patito il riacutizzarsi di un problema al gomito ed è stato costretto a fermarsi per un paio di mesi. La ripresa non è stata semplicissima e Jacopo non ha raccolto i risultati sperati: il quarto di finale a Manacor rimane il miglior risultato del 2018 (si spiega così l’attuale ranking al n.798), anche se il livello mostrato è decisamente buono: le sconfitte di un soffio contro ottimi giocatori come Munoz de la Nava, Blancaneaux e Viola (la scorsa settimana) simboleggiano una qualità importante. La quarta edizione del Trofeo Azimut è partita in grande stile, con un’eterna sessione di match: gli incontri sono terminati soltanto alle 23.40, quando Gregorio Lulli ha siglato l’ultimo punto contro l’italo-argentino Andres Gabriel Ciurletti, firmando un risultato a sorpresa, almeno in termini di classifica. Dei 16 match giocati, cinque si sono conclusi al terzo set e altri sono stati decisamente combattuti, segno del livellamento verso l’alto di questi tornei: saranno pure il gradino più basso del professionismo, ma la qualità del gioco è decisamente elevata. Il programma riparte domenica alle 10.30 del mattino, e c’è grande attesa per la compilazione del tabellone principale, in cui troveranno spazio otto qualificati. Dei sedici giocatori ancora in gara, ben dieci sono italiani. E c’è la garanzia che almeno in tre otterranno il pass per il main draw, laddove sono in palio gli ambiti punti ATP.