ITF Bagnatica: una Deborah Chiesa da applausi

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È nata a Trento, e dalla scorsa stagione si allena ad Anzio (Roma), alla corte dei fratelli Piccari, ma nel cuore di Deborah Chiesa il Trofeo Cpz avrà sempre un posto speciale. È sulla terra del Tennis Club Bagnatica che nel 2011 la trentina conquistò la sua prima vittoria da professionista, ad appena 15 anni, lanciando un percorso internazionale che ha vissuto una decisa accelerata negli ultimi dodici mesi. Il livello è andato in costante crescita, la classifica si è mossa di conseguenza e quest’anno si è presentata in Bergamasca una giocatrice tutta nuova, che negli ultimi cinque tornei ha conquistato il primo titolo Itf (a Torino) e raggiunto altre due finali, salendo al numero 266 Wta.

Dall’inizio dell’anno la 21enne azzurra ha già scalato oltre 200 posizioni, ma non ha alcuna voglia di accontentarsi, come dimostrato coi due successi che l’hanno portata a essere la prima italiana ai quarti di finale dell’Itf da 25 mila dollari di montepremi. All’esordio si è sbarazzata con un doppio 6-2 della britannica Carreras, e al secondo turno ha fatto ancora meglio, battendo con il punteggio di 6-0 6-4 l’argentina Paula Ormaechea, ex numero 59 del ranking Wta. Alla vigilia l’ago della bilancia sembrava pendere dalla parte della 24enne di Sunchales, invece sul centrale c’è stata partita solo nel secondo set, dopo la partenza a razzo dell’azzurra. Che è volata di corsa sul 6-0 2-0, e in seguito ha contenuto alla grande la reazione della sudamericana, che l’ha ripresa sul 2-2 e si è tenuta a galla fino al 4-4. Ma nel nono game la Chiesa è tornata padrona del duello, ha conquistato il break decisivo e ha chiuso senza correre rischi, mettendo in cassaforte i quarti con uno splendido (e difficilissimo) diritto lungolinea in corsa.

 

“Per me – ha detto l’azzurra – è veramente un gran momento, perché in campo mi diverto e i risultati stanno arrivando. Il titolo a Torino è stato il punto di svolta, e le tante partite vinte nell’ultimo periodo (22 delle ultime 26, ndr) mi danno un sacco di carica. Ho preso fiducia e consapevolezza nei miei mezzi, e spero di continuare di questo passo”. Venerdì per la Chiesa ci sarà una fra Caregaro e Pislak, protagoniste di uno dei due match serali. La vittoria della Chiesa ha mitigato la delusione del pubblico di Bagnatica per l’uscita di scena di Alice Matteucci, compagna di allenamenti della trentina, battuta con il punteggio di 6-4 6-3 dall’austriaca Julia Grabher, numero quattro del tabellone. La pescarese è partita meglio, salendo sul 3-2 e servizio nel primo set, ma col passare dei minuti è emersa la superiorità dell’avversaria, ben rappresentata dal centinaio di posizioni che separano le due in classifica. La Grabher ha recuperato in fretta, poi ha cambiato passo e in un’ora e 37 minuti si è guadagnata i quarti di finale. Lo stesso obiettivo che avrà nella serata di giovedì la prima testa di serie Martina Trevisan, che ha iniziato la difesa del titolo non lasciando neanche un gioco alla statunitense Jane Wasserson. Troppa la differenza di rendimento fra le due, con la ventitreenne di Firenze sempre al comando delle operazioni col diritto mancino, fino al doppio 6-0 maturato in 65 minuti. Giovedì il programma scatta alle 12, con gli ultimi quattro match di secondo turno del singolare e le semifinali del doppio. L’ingresso ai campi di via Portico è gratuito per l’intera durata della manifestazione. Più informazioni sul sito www.itfbagnatica.it.

 

RISULTATI

Singolare. Primo turno: Trevisan (Ita) b. Wasserson (Usa) 6-0 6-0. Secondo turno: Grabher (Aut) b. Matteucci (Ita) 6-4 6-3, Chiesa (Ita) b. Ormaechea (Arg) 6-0 6-4.