Dopo un mese di immeritato riposo (!) torna la rubrica “Il tie-break del lunedì” e, soprattutto ritorna lui, il TENNIS. Quello vero, quello dove i numeri contano e dove si riscrive la storia. A proposito di storia, Djokovic ne ha da poco riscritta un’altra pagina vincendo l’ATP Cincinnati. Un gustosissimo antipasto in vista degli US Open 2020
IL TIE-BREAK DEL LUNEDÍ MATTINA, ED. 31 AGOSTO – Si chiude il mese di agosto, ma si riaprono le porte del tennis. Non quelle che consentono l’accesso al pubblico perché, come noto, gli spettatori non potranno accedere al maestoso impianto di Flushing Meadows, New York, che ospiterà gli US Open 2020 a partire da oggi pomeriggio, ma quelle tanto desiderate che permettono a tutti di riassaporare il gusto dolce della competizione vera. Intanto Djokovic riscrive la storia…
ATP CINCINNATI
Un fragoroso antipasto degli US Open 2020 è stato il Masters 1000 di Cincinnati, giocato eccezionalmente a New York per permettere di creare quella cintura ermetica – la famosa bubble – dentro la quale chiudere i giocatore e isolarli dal contesto esterno. Uno sforzo organizzativo lodevole che ha permesso a tutti, spettatori, addetti ai lavori e giocatori, di poter tornare a dedicarsi a quello che più gli piace: il TENNIS.
E quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Retorica? Fino ad un certo punto. Poiché Novak Djokovic è la prova provata che questa semplice quanto perpetuata teoria è ancora valida. In questa settimana di ritorno alle competizioni ufficiali il campione serbo ha traballato, ha domato la fatica, l’ha convogliata in energia nervosa ed ha portato brillantemente a casa il titolo. A proposito, è il 35° in un Masters 1000, con la seconda medaglia appuntata sul petto del “Career Golden Masters” e una nuova pagina di storia di questo sport riscritta a modo suo. In più, se a qualcuno fosse sfuggito qualcosa riguardo ai suoi numero di questo 2020, beh, c’è da ricordare un parziale di 23 partite contro le 0 (zero!) perse. Non male come biglietto da visita in vista degli US Open 2020.
US OPEN 2020 AL VIA
E questo sembrava francamente inimmaginabile qualche tempo fa, ma lo sforzo della macchina organizzativa sta portato alla realizzazione di un evento che, considerata la situazione mondiale, sembrava troppo ottimistico anche solo da ipotizzare. Un plauso va alla USTA (e alle altre autorità coinvolte) per aver congegnato un sistema di sicurezza all’altezza di questa sciagurata situazione e un grosso in bocca al lupo va a tutti i tennisti che parteciperanno, con un occhio particolare ai tanti atleti italiani che prenderanno parte a questa edizione.
Non ci saranno Federer e Nadal (questo il tabellone), ma ci sarà comunque materiale col quale divertirsi. Ed è giusto farlo, assolutamente si, ma senza abbassare la guardia poiché, è notizia di ieri, Benoit Paire è risultato positivo al Covid-19. Questo servirà a ricordare a tutti che si sta lentamente tornando ad una parvenza di normalità e che è altrettanto doveroso farlo senza dimenticarsi il contesto drammatico nel quale stiamo vivendo. Detto ciò, bentornati US Open, bentornato TENNIS.