Negli articoli precedenti abbiamo analizzato varie fasi specifiche della partita, soprattutto le fasi iniziali, di approccio al match di tennis, la fase di studio nel palleggio e la parte iniziale i primi punti ed i primi game.
Oggi andiamo a vedere nel dettaglio le fasi più calde del match, quelle in cui probabilmente si decide la partita stessa, ed in cui bisogna essere capaci di fare la differenza.
Sappiamo bene come nel tennis i punti non siano uguali. Un 30-40 è diverso da uno 0-15, ma questa è una cosa ovvia. La parte importante è quella di riconoscere l’importanza del punteggio in cui ci si ritrova ed esser al tempo stesso capaci di vincere quel punto che è oggettivamente più importante degli altri.
Ebbene prima di tutto c’è da dire che per arrivare ad avere punti importanti da giocare, punti decisivi che possono indirizzare la partite, chiaramente c’è da vincerne molti altri, altrimenti non si lotta per nulla.
La maggior parte dei punti ‘’normali’’ che normali non sono, quelli che costituiscono lo scheletro dei game, chiaramente bisogna portarli a casa ed è lì che approcciamo, come visto negli articoli precedenti basandoci sul nostro gioco, sulle nostre strategie, tattiche, idee, ed abitudini consolidiate che conosciamo bene e che proviamo più spesso in allenamento. Sono quei punti che ci creano poi l’occasione per vincere il game, il set, il match!
Fin qui ci siamo. Chiaramente bisogna sempre fare i conti con l’avversario e come detto, negli articoli precedenti, giocare una partita a scacchi. Se il nostro avversario si trova particolarmente bene col nostro tipo di gioco, dovremmo essere capaci a cambiarlo, a modificarlo a capire come creare una contromossa per metterlo in difficoltà e riuscire a comandare ancora il punto, e conquistarne il maggior numero possibile.
Capite bene che la partita si gioca sui dettagli, ogni punto che giochiamo ha bisogno della massima concentrazione, intensità, voglia, cattiveria, precisione tecnica e tattica, per portarlo a casa. È qui che costruiamo poi la vittoria, sulla costanza e sulla dedizione al voler vincere ogni singolo punto, dal primo all’ultimo; è cosi che arriviamo poi a giocarci i punti importanti, quelli che possono farci fare lo sprint decisivo e vincere il match.
È ovvio che sia tutto una conseguenza, perché come abbiamo già detto per vincere i punti importanti, anzi, per arrivare già a giocarseli, c’è bisogno di vincere anche la maggior parte degli altri.
Dunque come si affrontano i punti chiave del match? Come giochiamo sul punto sul 30-40 palla break 4-4 al terzo che può fare la differenza, per la vittoria di una partita che siamo lì a lottare da due ore e mezzo, e che viene decisa probabilmente qui, in questo punto, sulla scelta di questa situazione. Il tennis è un sport meraviglioso, ma al tempo stesso crudele. Non c’è spazio per i deboli di cuore, e bisogna essere sempre capaci di dominare la paura.
Il tema che intendo riportare in questo articolo è far capire come gestire, come capire, come giocarsi i punti decisivi del match. In quel momento sul 30-40 4-4 al terzo set, non c’è una strategia un’idea da seguire, è una situazione clou, in cui l’unica cosa che conta è vincere il punto. Si può provare ad osare, attaccando e provando a chiudere a rete, si può provare a remare all’infinito, tre metri dietro la linea, si può provare il colpo dell’all in con la palla corta… si può provare tutto ma ciò che conta è vincere quel punto!
Non importa come, si può giocare la palla anche 3 metri sopra i pali della luce, si può steccare, si può tirare anche a 0 all’ora per la tensione, l’importante è non regalare mai quel punto, l’avversario se è bravo deve conquistarselo! È in quel momento che si genera una vera e propria lotta di nervi, l’avversario dall’altro lato sa bene che quel momento è delicato, e come noi, sa che quel punto bisogna vincerlo a tutti i costi, in qualunque modo. non conta il mezzo, conta il fine, l’importante è portare quel punto a casa, quindi la paura di sbagliare e la tensione sicuramente la faranno da padrone ma bisogna essere consapevoli della propria tenuta mentale, tra le altre cose, e riuscire a vincere la battaglia di nervi, capire il momento in cui lo scambio ci è favorevole, e fare le scelte giuste, per vincere quel punto che ci può portare alla vittoria del match.
Voglio ribadire il concetto con cui ho iniziato l’articolo, l’essere camaleontici. Essere capaci di giocare un tennis offensivo, come idea principale, ad esempio, ma al tempo stesso avere la capacità di vincere i punti in tanti modi, saper gestire il palleggio, esser capaci di mettersi lì ad aspettare l’errore dell’avversario, difendere, alzare candelotti, insomma, saper fare tutto, purché si vinca il punto. Questa è l’unica cosa che conta, in un momento in cui ci stiamo lottando la partita da 3 ore e siamo lì, pronti a prendere un vantaggio che può essere decisivo, conta solo vincere quel punto, portarsi avanti in quel momento, non importa come, se sia una volée, un vincente o un errore dell’avversario, la forma non conta, conta la sostanza.
Con la forma, con le idee arriviamo a giocarci quel tipo di punti lì, poi bisogna essere bravi a capire che c’è da portarli a casa, e allora lì è la testa che fa la differenza, la tenuta mentale, la capacità di essere camaleontici, di vincere i punti anche sporchi, quelli che possono fare la differenza e possono coronare la prestazione e la sofferenza del match. Perché ricordate che il match è sofferenza. Se non soffrite, probabilmente perderete.
*( aggiungo che dopo aver vinto quel punto del 30-40 sul 4-4 chiaramente abbiamo un vantaggio, ma certo non abbiamo ancora vinto, c’è un altro game da vincere, certo in cui bisogna fare solo 4 punti, in cui siamo psicologicamente avanti perché l’avversario è sotto e non può permettersi errori, ma c’è sempre da vincerlo, e non è per nulla facile. Ed è lì che bisogna esser capaci ancor di più di fare tutto ciò che serve, per portare il match a casa, ma ne parleremo in un altro articolo, in cui analizzeremo come giocare l’ultimo game per vincere il match, con annesso il match Point, in situazione favorevole e contraria.)
Dunque capite bene che arrivati a quel momento bisogna essere capaci di vincere quel punto, ricordate:
- Non conta la forma, in quel momento conta la sostanza
- Conta solo vincere quel punto
- Essere camaleontici per riuscire a vincere tipi diversi di punti e non solo quando è favorevole alle nostre caratteristiche ma riuscire anche a mutare
- Vincere un punto decisivo significa fare la differenza, significa probabilmente vincere la partita. Non pensate al come, pensate a vincerlo e basta
- La tenuta mentale fa la differenza, durante quello scambio, la tensione sarà a mille, penserete molto mentre la palla va e viene dal vostro campo, ed è lì che dovrete avere nervi saldissimi e lottare fino allo strenuo, per essere capaci di vincere quel punto che vi darà tanta forza, soprattutto mentale, anche per le occasioni future che si ripresenteranno
- Riassumo: essere camaleontici e saper vincere punti in vari modi. Nei punti importanti, quelli decisivi, non conta come li vinci, conta solo vincerli.
Giuseppe Abbate
Istruttore di tennis FIT – PTR – International coach MTMCA Next coach GPTCA level C
Specializzato in tecnica, biomeccanica e videoanalisi
Laureato in lingue e letterature stranier