La partita di tennis: come affrontare la fase di riscaldamento, palleggio e studio dell’avversario

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foto ©Fabrizio Salvi
 

Benvenuti a tutti nel nostro consueto appuntamento settimanale con la rubrica “Coach’s corner” qui su tiebreaktennis.it

La settimana scorsa abbiamo trattato il tema, sempre inerente al match come argomento chiave, dell’avvicinamento alla partita, come preparasi nelle ore precedenti al match, il tragitto al circolo, e gli imprevisti che possono capitare ed influenzare poi la performance. Un argomento che potrete approfondire leggendo questo articolo.

Oggi trattiamo l’argomento del palleggio, ovvero come utilizzare bene quei 5/10’ che abbiamo nella fase di riscaldamento prima di iniziare la partita, per renderli produttivi e poter capire anche qualcosa in più sul nostro avversario.

Dunque la fase di palleggio è una fase fondamentale, molto spesso snobbata, e considerata come un qualcosa standard che va fatto per tirare qualche palla a freddo prima di iniziare il match, cercare di sentire la palla, e prepararsi poi alla partita vera e propria. Sbagliato!

Il palleggio di riscaldamento è una fase fondamentale perché è quello che ci porta ad affrontare la partita e che ci proietta poi completamente nella fase clou ovvero l’inizio del match. Il palleggio serve per riscaldarci, per sentire la palla, capire subito dai primi colpi le sensazioni che abbiamo e che proviamo quel giorno.

Come sapete, e come abbiamo detto anche nell’articolo di settimana scorsa, noi tutti siamo dilettanti, pertanto affrontare un match di tennis spesso rappresenta un impegno in più da affrontare in una giornata già di per sé piena di stress ed impegni che abbiamo già fronteggiato. Dunque avere delle sensazioni non buone, o contrastanti, o una concentrazione non ottimale è normale, anzi se non fosse cosi sarebbe strano.

Come è normale, capire che per arrivare preparati alla partita è necessario allenarsi, avere costanza e continuità per tenere tante palle in campo, cercare di fare il proprio gioco, e essere capaci di fronteggiare un match di 2 set su 3, per una durata di un’ora un’ora e mezza o anche di più con una concentrazione ed un rendimento tecnico fisico e tattico accettabile.

Dunque questa è la premessa: arrivare ad affrontare il match non è la fine, bensì un test, un piacere, un qualcosa per mettersi alla prova confrontarsi e capire dove migliorare.

Commettere degli errori è normale, perché il tennis è un gioco di errori, ogni punto c’è la possibilità di sbagliare, quindi l’errore va affrontato con normalità e positività essendo capaci di “resettare” subito e pensare al punto successivo; la cosa strana è non sbagliare (mai), ricordatelo sempre.

Questi temi però li affronteremo più avanti, quando tratteremo prettamente della fase tattica, e di come affrontare la partita nella sua fase più vera. Restando al tema di oggi; il palleggio.

Il palleggio serve come detto a riscaldarsi, a sentire la palla a provare i colpi, a capire come stiamo quel giorno psicologicamente, fisicamente, tecnicamente ecc… spesso gli aspetti son collegati. Se stiamo bene psicologicamente, freschi, e liberi, per quanto possibile, è probabile che riusciremo a dare il nostro meglio anche dal punto di vista tecnico e fisico, con le dovute proporzioni.

Il palleggio ci serve, oltre che per capire le nostre sensazioni, che però già conosciamo, e sono le uniche cose che conosciamo quando affrontiamo la partita, perché come sapete quando andiamo a giocare i tornei gli avversari non sono presenti su un portale, non ci sono statistiche, non i sono riferimenti da seguire, quindi è probabile non sapere nulla del proprio rivale.

Dunque come si fa? Semplice bisogna studiarlo. E come? Beh usiamo il palleggio. Gia dalle prime fasi di riscaldamento è importante capire che tipo di avversario abbiamo davanti. Oltre a pensare alle nostre sensazioni, dobbiamo avere un occhio attento sui colpi dell’avversario. È fondamentale vedere come colpisce, come è messo tecnicamente, notare il modo in cui si scalda, se è un tipo concentrato, se è un tipo più soft, che magari vive la cosa in modo molto sciolto, vedere fisicamente come sta, chiaramente se è destro o mancino, quale colpo gli riesce meglio, come gioca a rete ecc… Tutte queste componenti sono fondamentali per questo è importante porre l’attenzione su questi aspetti da subito.

Se volete un consiglio da seguire quando iniziate il palleggio state attenti a questi aspetti:

  • il modo in cui l’avversario entra in campo – come approccia la partita, cercate di percepire anche il suo carattere. Se è un tipo pignolo o un tipo “tranquillo” lo capite subito già da come vi saluta
  • Il modo in cui colpisce – cercate nel palleggio di fargli colpire più palle possibili, alternando dritto e rovescio, per capire quale colpo gli riesce meglio. Cercate di giocare qualche palla al centro per vedere se già dal palleggio effettua qualche “sventaglio”; in quel caso significa che il suo gioco è incentrato prevalentemente sul dritto.

* Per esperienza vi dico che un giocatore che comanda il gioco dal dritto, pensa prevalentemente a quello nel riscaldamento e se c’è la possibilità colpisce più palle possibili di dritto. Non avrebbe interesse a “mascherare” questo aspetto, perché quando inizia la partita il suo gioco è quello, quindi alla prima palla utile, effettuerà uno sventaglio e proverà a comandare il gioco col dritto

  • Il modo in cui colpisce – se colpisce più arrotato, se gioca più carico, come gestisce una palla bassa, magari in back. Dunque fategli giocare tanti colpi, diversi e immagazzinate informazioni nel vostro database, per capire poi come affrontare tatticamente la partita
  • Il modo in cui gioca a rete, e come serve chiaramente
  • Cercate di capire anche il modo in cui lui vi studia. Da li capirete che giocatore è. Se è un giocatore offensivo, cercherà di tenere il palleggio e testare il vostro rovescio perché sarà il colpo su cui tenterà di giocare per aprirsi il campo con lo sventaglio. Se è un giocatore difensivo, regolarista, terrà un palleggio standard, provando tutti i colpi, ed in quel caso ve ne accorgerete subito perché un regolarista fisicamente, di solito, per ovvi motivi, sta benissimo, quindi si muoverà bene.

Questi sono alcuni punto di riferimento che dovete considerare. Notate come sia importante utilizzare bene il palleggio. Da queste informazioni che riuscite a capire, poi potrete sfruttarle, unita alla vostra idea di gioco che già avete, e su cui basate appunto le vostre azioni, per trovare soluzioni e risolvere i problemi che si presenteranno durante il match.

Una partita di tennis è una risoluzione di problemi costante, come abbiamo già detto, quindi preparatevi mentalmente ad affrontarli e risolverli. Difficile che una partita fili liscia senza grossi problemi a meno che il livello tra voi e l’avversario non sia nettamente sbilanciato a vostro favore.

Dunque capite bene che il palleggio prima dell’incontro di tennis è una risorsa fondamentale da usare, e può fare la differenza, carpire quante più informazioni possibili, rispetto al gioco dell’avversario per utilizzarle appunto durante lo svolgimento del match stesso.

A questo chiaramente va aggiunta la vostra capacità di affrontare il match e portare a casa più punti possibili. Ma questo lo vedremo nei prossimi articoli.
Per oggi ci fermiamo qui; abbiamo dato qualche indicazione importante su come sia utile il palleggio, quanto sia una fase importante che ci proietta, anche mentalmente al match, e come possa ritornare utile per partire bene già dal primo 15.

Nei prossimi articoli, parleremo di come impostare una propria strategia di gioco, di come affrontare avversari di vario tipo, come gestire i punti importanti, e come essere capaci di portare a casa la partita vincendo i punti “sporchi”, ed avere la capacità di essere camaleontici, cioè fare il proprio gioco ma avere anche la capacità di mutare durante la partita per fare ciò che serve a vincere.


Giuseppe Abbate

Istruttore di tennis FIT – PTR – International coach MTMCA Next coach GPTCA level C

Specializzato in tecnica, biomeccanica e videoanalisi

Laureato in lingue e letterature straniere