Wimbledon 2019, Day 1: Fabbiano che impresa! Sbatte fuori Tsitsipas al quinto set. Avanti anche Seppi. Fuori Lorenzi e Arnaboldi

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Da Wimbledon, Fabrizio Salvi

Ormai gli azzurri hanno ingolosito tutti e, se l’appetito vien mangiando, allora nessuno vuole più alzarsi da questa tavola. Thomas Fabbiano ha battuto in cinque set niente meno che Stefanos Tsitsipas in un incontro drammatico ed emozionante, culminato nel modo più crudele per l’avversario e più dolce per il tennista italiano. Avanti anche Andreas Seppi che ha battuto in quattro set Nicolas Jarry, mentre escono di scena Paolo Lorenzi e Andrea Arnaboldi.

I MOMENTI CRUCIALI. Tra i tanti momenti caldi della partita ce ne sono due che vale la pensa sottolineare: i due match point salvati da Tsitsipas nel quarto set e il nastro sul 3 pari e palla break nel set decisivo a favore di Fabbiano. Il primo poteva rappresentare un macigno per l’azzurro. Un’occasione così fragorosa sfumata, forse irripetibile. Invece la reazione è stata eccellente e gli è valsa meritatamente una seconda occasione.

Il secondo momentum, in particolare, è stato il giusto premio consegnato dalla Dea bendata ad una partita giocata da cuor di leone da parte dell’azzurro, capace di inchiodare la diagonale di rovescio del greco e di tenersi aggressivo e profondo col diritto per tutta la partita. Una volta limitato – o contenuto, perlomeno – il gap al servizio, Fabbiano è riuscito a mettersi nelle condizioni migliori per fare partita pari con il numero 6 del mondo. Non proprio una cosa da poco.

La vittoria è arrivata quando l’orologio mostrava le 18 e 01 locali, alla terza ora e ventisette minuti di gioco. La scena conclusiva è stata emozionante; Fabbiano a bordo campo, solitario, che si  è preso tutto il tempo possibile prima di uscire dal campo 2 per assaporare intensamente il momento, ricevere gli applausi scroscianti e restituirli indietro in segno di gratitudine. Se questo è un sogno, allora non svegliatelo.

 

ARNABOLDI NON CE LA FA. Nonostante le parole di fiducia del suo allenatore Fabrizio Albani che prima della partita aveva detto “abbiamo anche noi qualche carta da giocarci”, la sorpresa non c’è stata. Andrea Arnaboldi ha perso in tre set contro Ivo Karlovic in un incontro che è risultato difficile e spigoloso fin dal primo quindici. Il copione era prevedibile, Karlovic dirompente al servizio al quale faceva seguire degli slice radenti, l’italiano che ha cercato di non farsi irretire e di infilare quante più volte possibile l’avversario. La tattica era giusta, il risultato non l’ha premiato. Peccato.

SEPPI SUPERA JARRY. Da un big server ad un altro, ma il risultato è opposto. Seppi è riuscito a superare in quattro set Nicolas Jarry e approdare al secondo turno. Un incontro nel quale l’altoatesino ha veramente tremato solo nel secondo set, che poi ha perso, prima di dilagare, dominando i restanti due parziali.

LORENZI, IL CUORE NON BASTA. Se c’è una cosa che non si può proprio rimproverare a Paolo Lorenzi è l’attaccamento a quello che fa, al suo lavoro, alla sua passione. Anche oggi, con zero preparazione sull’erba e contro un avversario come Daniil Medvedev, è riuscito a dire la sua. Il tabellino recita una sconfitta in tre set, due dei quali al tie-break, ma dentro la partita c’è stato, eccome se c’è stato. Quello che manca, semmai, è la brillantezza dei tempi migliori. Qualche acciacco fisico e una minor continuità. Oggi era oggettivamente molto difficile fare un buon risultato, ma Paolo in qualche modo è riuscito a confermare che lui c’è e vuole andare avanti, non sarà una sconfitta a fargli abbassare la testa.

 

I RISULTATI DEGLI ITALIANI

 

T. Fabbiano b. S. Tsistipas 6-4 3-6 6-4 6-7(8) 6-3
A. Seppi b. N. Jarry 6-3 6-7(8) 6-1 6-2
D. Medvedev b. P. Lorenzi 6-3 7-6(2) 7-6(2)
I. Karlovic b. A. Arnaboldi 6-4 6-4 7-6(4)

 

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