Di Daniele Rossi
Se il buongiorno si vede dal mattino, alle Next Gen Atp Finals di Milano ci sarà da divertirsi. L’antipasto (o l’aperitivo visto che siamo nel capoluogo lombardo) ce lo hanno dato i migliori Under 21 azzurri, che si sono sfidati per la Wild Card che regalava l’accesso al torneo.
Il più atteso era Matteo Berrettini, reduce da una grande stagione e numero 122 del mondo, che però è stato sorpreso sui nastri di partenza da Filippo Baldi. Già proprio il milanese si è ritrovato in finale contro il suo amico ed ex compagno di tante battaglie ai tempi dei Junior, Gianluigi Quinzi. Il marchigiano non era stato in grado di reggere le pressioni di un paese che aspetta un campione da 40 anni e si era perso tra infortuni, limiti tecnici su cui non ha lavorato a dovere e una gestione troppo ‘zampariniana’ degli allenatori. Adesso però può tornare sorridere, riprendendosi quel posto che sembrava spettargli di diritto.
Il match -giocato come tutto il torneo sul velocissimo campo dello Sporting Milano 3 di Basiglio e secondo le innovative regole introdotte per l’occasione- è stato serrato ed emozionante. Primi due set equlibratissimi e decisi al tie-break, entrambi vinti da Baldi, più lucido e determinato nei punti importanti. Filippo però, presosi il vantaggio è calato di concentrazione e intensità, permettendo il rientro di Quinzi, che ha tolto il servizio all’avversario in apertura di terzo e quarto set e non ha rischiato mai nulla sui suoi turni di battuta.
Nel quinto parziale (il primo giocato in tutto il torneo), Baldi sull’1-1 si faceva rimontare dal 40-15 e sul killer point, Quinzi toglieva il servizio all’avversario. Era la svolta decisiva perché il marchigiano dominava i suoi turni di servizio e chiudeva il quinto set per 4-2.
Baldi, sostenuto a gran voce dal pubblico milanese, esce a testa alta e con la consapevolezza di essere in una fase di piena crescita sostenuta da Francesco Aldi e Francesco Cinà. Colpi, fisico e attitudine ci sono, bisognerà lavorare su continuità e concentrazione.
Continuità e concentrazione non sono mai mancati a Quinzi, che oggi ha dimostrato di saper giocare in spinta e con la giusta aggressività, cercando di slegarsi dai tipici schemi da terra battuta di cui troppo spesso è stato prigioniero.
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G. Quinzi b. F. Baldi 3-4(5) 3-4(6) 4-2 4-2 4-2