Day 4: Lorenzi esce a testa alta

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Da Wimbledon, Alessandro Terziani

 

La quarta giornata a Wimbledon vede l’uscita di scena di Paolo Lorenzi (n.34), unico azzurro oggi in campo per il completamento del secondo turno. Il giocatore senese è stato superato in quattro set, 6-4 7-6 6-7 6-2, dal ventenne yankee Jared Donaldson (n.67) che all’esordio nello Slam londinese aveva beneficiato del ritiro, dopo solo cinque giochi, di Janko Tipsarevic.

 

Il Next Gen del Rhode Island, dotato di un gran servizio (20 ace e 85% di punti con la prima) e di un potente diritto, ha comandato il gioco per tutto l’incontro (70 vincenti). Encomiabile Lorenzi a stargli sempre attaccato nel punteggio grazie a buoni turni di servizio.

 

Nel primo set all’azzurro è stato fatale il break al terzo gioco che non ha saputo più recuperare nonostante le tre palle del contro break avute sul 2-3.

 

Si mette subito male anche il secondo set con il break di Donaldson in apertura. Bravo è Lorenzi a reagire riportandosi sul 3-3. Sul 6-5 il giocatore senese si procura un set point che lo statunitense annulla con una prima vincente. Lorenzi non pervenuto nel tie-break che cede senza conquistare neppure un punto.

 

Nel terzo set comandano i servizi e si arriva velocemente a un nuovo tie-break subito dopo l’intervento medico richiesto da Donaldson per una contrattura all’adduttore destro. E’ questa volta Lorenzi a vincerlo senza perdere un punto con lo yankee apparso claudicante.

 

Nel quarto set Donaldson forza ogni colpo e la palla resta sempre dentro il perimetro del campo. Lorenzi forse commette l’errore di indietreggiare troppo concedendo troppo terreno all’avversario. Lo statunitense sale in cattedra con l’azzurro che inizia ad accusare i primi segni di stanchezza. Un doppio break porta Donaldson a servire per il match sul 5-2. Al terzo tentativo, con il ventesimo ace, lo statunitense chiude a suo favore l’incontro dopo 3 ore e 5 minuti.

 

Lorenzi esce a testa alta da questa edizione di Wimbledon con qualche rammarico per le chance avute nel secondo set contro un avversario forte ma alla sua portata.