Da Wimbledon, Alessandro Terziani
Roger Federer supera in tre set Thomas Berdych e raggiunge, senza aver ancora perso un set, la sua undicesima finale a Wimbledon dove ha già trionfato sette volte. Dal 2003, anno del suo primo successo, il campione svizzero non ha raggiunto l’ultimo turno solo in quattro occasioni su quindici. A quasi 36 anni, li compirà l’8 agosto, Federer è il secondo giocatore giocatore più anziano a disputare la finale dello Slam londinese dopo Ken Rosewall, finalista nel 1974 a oltre 39 anni.
E’ stato un Federer estremamente efficace che, pur non fornendo una delle migliori prestazioni di questo suo straordinario 2017, nei momenti topici dell’incontro ha dimostrato di essere di un’altra categoria rispetto a Berdych. Il giocatore ceco ha giocato una buona partita, cedendo il servizio solo due volte, ma è mancato nei punti decisivi.
L’avvio di Federer è brillante. Berdych si salva con il servizio, ma quando inizia lo scambio è in gravi ambasce. Lo svizzero gli alterna infatti colpi piatti a tutto braccio e improvvise rasoiate con il back di rovescio che lo costringono a sfiorare l’erba con le ginocchia. Puntuale arriva il break di Federer sul 2-2. Poi, inaspettatamente, sul 4-3, il campione svizzero, che fino ad allora aveva concesso due soli punti sul servizio, ha un passaggio a vuoto. Due doppi falli e una stecca di rovescio, offrono il contro break a Berdych su un vassoio d’argento. Federer ha due nuove occasioni per il break sul 5-5 ma il giocatore ceco le annulla con il servizio. Si gioca il tie-break. Federer serve meglio di Berdych che sul 3-4 commette tre brutti errori nei quattro punti successivi; è 7-4 per lo svizzero e primo set in archivio dopo 53 minuti.
Il secondo set ha un andamento molto più regolare con i servizi che comandano. Sul 2-1 Federer ha due palle break ma il ceco le annulla con un diritto e una prima vincente. Sul 3-3 passa un treno anche per Berdych, ma un diritto vincente dello svizzero non lo fa salire a bordo. Si gioca un secondo tie-break. Sull’1-1 è Federer Time. Il campione svizzero piazza ben quattro diritti vincenti, da tutte le posizioni, e spacca il tie-break, 5-1. Federer amministra il consistente vantaggio e chiude 7-4. Sono adesso due i set di vantaggio dopo un’ora e 42 minuti.
Il terzo set fila via veloce fino al 2-2 con Federer che non sfrutta una palla break. Nel gioco successivo, sul 2-3, Berdych si procura due chance consecutive per il break. E’ di nuovo Federer Show, due ace e due prime vincenti tramortiscono il ceco che nel gioco successivo, sul 3-3, effettua il break decisivo. Non c’è più storia. Federer serve per il match sul 5-4. Chiude l’incontro alla seconda occasione, dopo due ore e 19 minuti, grazie a una risposta di diritto in rete di Berdych.
Un Federer all’80%, con picchi di gioco sempre nei momenti decisivi, più che sufficiente per battere un buon Berdych. Il campione svizzero affronterà domenica in finale il croato Marin Cilic. Federer ha vinto sei dei sette confronti diretti. L’unica sfida vinta dal croato è stata in semifinale agli US Open 2014 da lui poi vinti, unico Slam nel suo palmares. L’ultimo volta si sono incontrati proprio a Wimbledon lo scorso anno nei quarti, con Federer che vinse in cinque set dopo essere stato in svantaggio di due set e aver annullato tre match point nel quarto. Lo svizzero è il grande favorito della finale ma attenzione a Cilic che nelle sue migliori giornate al servizio è in grado di battere chiunque.
Federer b. Berdych 76(4) 76(4) 64