Davis Cup Final, TousEnBleu a Lille? Il Belgio vuole rovinare la festa francese!

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Il manto Rebound Ace all’interno dello Stade Pierre Mauroy di Lille (foto www.daviscup.com)

Di Fabrizio Salvi

 

Vento di Davis e aria di Finale quella che si respira a Lille e che dovrebbe, provando a interpretare i pronostici, consacrare la Francia per la decima volta nella sua storia. Le supposizioni in questione sono frutto del palmares, della caratura dei giocatori relazionata all’avversario e delle condizioni ambientali, in questo caso favorevoli alla Francia, nonostante il Belgio sia proprio a due passi.

 

Eppure da fonti verificate risulta che la vendita di biglietti per questa finale abbia stentato a decollare fino alla settimana scorsa, nonostante i prezzi di vendita non esosi che hanno un ventaglio dai 25 euro fino ai 200 per i posti migliori. L’augurio delle tv, della Fft (Federazione francese di tennis) e degli amanti della Davis in generale, è che lo stadio Pierre Mauroy di Lille venga esaurito e riempito con i gadget che simboleggiano questo percorso francese e sul quale sono state improntante anche le campagne marketing: #TousEnBleu.

 

Chi ci arriva meglio tra Francia e Belgio? I Bleus sono più attrezzati, potendo schierare in singolare Tsonga e Pouille e, sabato, il doppio Herbert/Mahut. Qualora Herbert non fosse al meglio per via del malessere alla schiena – si era ritirato dalle Finals per questa ragione – allora lo spazio potrebbe essere lasciato alla riserva di lusso, Julien Benneteau. Yannick Noah terrà vicino a se anche un altro discreto giocatore, Richard Gasquet, che completerà il sestetto del team che proverà a vincere il trofeo sedici anni dopo la vittoria con l’Australia.

 

Il Belgio appare incerottato e sfavorito. In sostanza gioca contro pronostico. A distanza di due anni dalla finale con la Gran Bretagna, riecco la selezione di Van Herck a giocarsi di nuovo l’ambita insalatiera, proponendo ancora una volta l’anello di metallo inossidabile della formazione, David Goffin e Steve Darcis, oltre a Ruben Bemelmans e Arthur De Greef. Il fresco numero 7 Atp viene da Londra dove ha raccolto soddisfazioni inaspettate e, senza dubbio, è tornato via con l’amaro in bocca per la sconfitta in finale. In aggiunta, il ginocchio non gli ha dato grandi garanzie, ma il Belgio non può proprio permettersi di fare a meno di lui e non lo farà.

 

Steve Darcis è altrettanto incerottato, in questo caso al braccio destro, ma è un’assoluta garanzia quando si parla di Davis. Ne sanno qualcosa sia Kohlschreiber sia Sascha Zverev al primo turno, Lorenzi nei quarti di finale e Jordan Thompson in semifinale, contro il quale ha guadagnato il punto decisivo. Se non è un uomo Davis lui…

 

I precedenti dicono Bleus. Nei testa a testa la Francia conduce per 4 a 3. L’ultimo incontro tra le due selezioni risale al 2001 e fu un trionfo transalpino che vinse per 5 a 0, schierando Clement, Grosjean, Pioline e Santoro. Il bello della Davis sta proprio qui, nell’incertezza che emana nonostante i risultati, nonostante le classifiche, nonostante tutto.

 

Il programma si aprirà domani alle ore 14 con i primi due singolari (diretta Supertennis), proseguirà sabato sempre dalle 14 con il doppio, per chiudersi domenica dalle 13.30 con gli altri due singolari, sempre che ce ne sia bisogno…