Forse era scritto nelle stelle. Un destino dolce che ha guidato la giovanissima Italia di Capitan Filippo Volandri a conquistare la seconda Coppa Davis della sua storia, a 47 anni di distanza dopo quella memorabile del 1976 in Cile.
Il fatto che sia stato proprio Jannik Sinner a siglare il punto decisivo é un fattore significativo, che sottolinea una volta di più l’importanza della stella azzurra in questa spedizione alla conquista di un trofeo che mancava da quasi mezzo secolo. Il miglior giocatore, quello che ha chiuso l’anno in progressione, che ha battuto il record italiano di partite vinte in un anno nel circuito (60) e che pochi giorni fa ha sfiorato il titolo più prestigioso della sua carriera (ATP Finals), oggi ha messo il sigillo su una giornata che rimarrà nella storia. E lo ha fatto alla grandissima, con un’esecuzione chirurgica degna di un veterano, nonostante la giovane età.
Già ieri, battendo Djokovic con tre match point di svantaggio, il presagio era quello di un successo e oggi, dopo la grande vittoria di Arnaldi, la possibilità di alzare il trofeo é diventata più concreta. In un incontro da dentro o fuori per l’Australia, de Minaur ha iniziato con la solita sagacia tattica, lasciando da parte le lunghissime sgroppate da fondocampo per privilegiare un gioco più verticale e meno attendista. Una tattica che, sebbene fruttuosa e che ha creato qualche grattacapo a Sinner, ha poi deciso progressivamente di abbandonare finendo per invischiarsi in scambi lunghi, dove l’azzurro é maestro.
Chiuso il primo set per 6-3, Sinner non ha rallentato la spinta e ha tolto a de Minaur anche quelle residue speranze che la “forza della disperazione” gli aveva lasciato. Il secondo set si é rivelato un dominio dell’azzurro che ha chiuso l’incontro con un rotondo 6-0, prima di lanciarsi tra le braccia dei compagni di questa avventura, meravigliosa, emozionante e vincente che si chiama Coppa Davis. L’Italia é campione del mondo.
DAVIS CUP 2023
J. Sinner b. A. de Minaur 6-3 6-0
