Come allenare un atleta professionista secondo Jeremy Chardy

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©Photo by Michael Regan/Getty Images

Jeremy Chardy è stato un buonissimo giocatore dal best ranking di numero 25 del mondo in singolare e di 24 nel doppio. Ha conquistato un titolo di singolare nel 2009 a Stoccarda e da allora ha vinto 7 titoli di doppio ATP.

Ha raggiunto i quarti di finale di un Grand Slam in singolare agli Australian Open del 2013 e la finale di doppio al Roland Garros del 2019.

Ha ottenuto le più importanti vittorie in carriera Murray nel 2012 a Cincinnati, Federer nel 2014 Roma e Medvedev nel 2019 Parigi.

Adesso allena il connazionale Ugo Humbert e, nella conversazione avuta in esclusiva, ci ha aperto uno spiraglio verso il mondo del coaching e del suo modo di interpretarlo.

COME OTTENERE LA FIDUCIA DEL PROPRIO ATLETA PER FARLO PROGREDIRE VERSO I TRAGUARDI – “Quando si sta modellando il giocatore, l’obiettivo principale è trovare un modo per far sì che si fidi di te al 100% e che ti segua. A mio giudizio la cosa più importante è mostrare al giocatore la direzione di marcia per il suo gioco e…”

… GLI OBIETTIVI? Esatto. La chiarezza è fondamentale e, se lui è d’accordo con te, è lì che il giocatore ti segue perché tu sa esattamente cosa stiamo facendo. L’obiettivo che abbiamo può essere sulla forma fisica, sul tennis, oppure più generale.

COME SI IMPOSTA UN OBIETTIVO CON IL PROPRIO ATLETA? “Per quanto mi riguarda, non mi pongo alcun obiettivo di risultato. Lascio che i miei giocatori se li creino da soli. Non gli pongo obiettivi di classifica, quello eventualmente lo possono fare con altre persone, ma io non voglio farne parte. Gli pongo solo obiettivi molto specifici per il fitness, per il tennis, per il servizio…

AD ESEMPIO, LE STATISTICHE AL SERVIZIO – “Si, ad esempio. Oppure di natura tecnica o di miglioramento di un aspetto del gioco e su cosa voglio concentrarmi”.

COME TENERE IL GIOCATORE MOTIVATO DURANTE LA STAGIONE – “È un aspetto importante perché passiamo molto tempo con il proprio giocatore in campo e no. Hai il modo per conoscerlo davvero bene e quindi, quando lo conosci così bene, puoi anche sapere e decidere quando spingerlo e quando invece essere più rilassato. È molto importante conoscerlo fuori dal campo per cercare di ottenere ogni giorno il suo 100%”.

ESEMPI DA SEGUIRE – “Una persona che mi piace molto è Cristiano Ronaldo perché è uno molto concentrato dell’allenamento e fa tutto in maniera meticolosa. È un combattente che vuole davvero vincere. È avanti nella sua carriera ma vuole sempre di più. Ha un sacco di emozioni e penso che sia un grande campione e un grande esempio per i giovani”.

ED È POSSIBILE RELAZIONARE LA PROPRIA CARRIERA CON QUELLA DI UN GRANDE CAMPIONE COME CRISTIANO RONALDO? “Sì, perché quando si guardano i campioni si pensa sempre che sia facile e che abbiano un gran talento, che è anche vero. Però con il talento, ma senza allenarsi o essere davvero meticolosi in tutto ciò che si fa non si arriva al top. Giorno dopo giorno, ogni settimana. È necessario lavorare duramente ogni giorno”.