Classifica ATP: Nadal “vede” il n.1, Berrettini sogna la Top10 (e le Finals)

0
1669

Classifica Atp – Gli Us Open appena conclusi hanno emesso vari verdetti, rendendo la classifica maschile più corta ed avvincente con molteplici spunti in chiave futura di fine anno e in vista degli Australian Open di gennaio. Il finalista degli US Open Medvedev ha meritatamente guadagnato un’altra posizione, piazzandosi ai piedi del podio degli Intoccabili. Il resto della top10 è appannaggio di un limbo di delusi a vario titolo, mentre subito fuori in top25 troviamo i due nostri italiani Fognini e Berrettini (con stati d’animo opposti) e giocatori con le quotazioni in rialzo quali Monfils, Goffin, Schwartzman, Wawrinka e il top mover Dimitrov.

Come già fatto dopo il Roland Garros, analizziamo la classifica top30 attuale, confrontandola con quelle virtuali decurtando i punti da difendere fino a fine anno e fino agli Australian Open.

Il primato in classifica di Novak Djokovic è ormai minato da Rafael Nadal. Il serbo ha ancora 640 punti di vantaggio sullo spagnolo, vincitore a Flushing Meadows e primo giocatore a conquistare quattro titoli (pesantissimi: 2 Slam e 2 Masters 1000) nel 2019, ma il differenziale di 2600 punti da difendere fino alle Finals rendono molto difficile la permanenza di Nole al n.1 a fine anno. Nella ipotetica classifica decurtata di fine anno, Nadal scavalca Djokovic mentre Federer rimane ancora saldamente in terza posizione. La Trimurti dei Fab3 sembra ancora inviolabile, ma giù dal podio la concorrenza è sempre più agguerrita: la triade formata da Medvedev, Thiem e Tsitsipas occupa solidamente le posizioni dalla quarta alla sesta e lancia il guanto di sfida in prospettiva di Londra. Dietro, la lotta per gli ultimi due posti per le ATP Finals e più in generale per la Top10 vive un momento avvincente per il grande equilibrio tra sette giocatori racchiusi in meno di 300 punti, nei quali troviamo i nostri Berrettini e Fognini insieme a Bautista Agut, Nishikori, Monfils, Zverev e Goffin. Tutti diversamente bravi e meritevoli, un panel di tutto rispetto: oggi è difficile prevedere chi la spunterà. Poco dietro, il combattivo Schwartzman e il redivivo Wawrinka completano il novero dei pretendenti a un posto al sole. Con buona pace degli altri, a meno di clamorosi exploitMedvedev docet.

FINALMENTE GLI ITALIANI – Il 2019 ha regalato emozioni enormi al tennis di casa nostra: al successo di Monte Carlo e la top10 di Fabio Fognini si sono aggiunti i due titoli 250, la semifinale di Flushing Meadows e il balzo al tredicesimo posto in classifica ATP di Matteo Berrettini. Guardando la classifica decurtata di fine anno, il romano è già in top10 ed il sogno di avere a fine 2019 addirittura due italiani nell’Olimpo non è così assurdo. Molto dipenderà dallo stato di salute di Fabio Fognini, che gli ha permesso di ottenere solo 775 punti dopo il successo monegasco, e dalla tenuta mentale di Matteo Berrettini, che ha il vantaggio di avere solo 85 punti da difendere da qui a fine anno e poter quindi giocare con minore pressione almeno sotto questo punto di vista.
Sognare allunga la vita: lunga vita ai nostri tennisti! Altri cinque italiani in top100 (Sonego, Cecchinato, Seppi, Travaglia e Fabbiano) e ulteriori nove in top200, tra cui Jannik Sinner attualmente alla n.128 a soli 125 punti dalla top100, confermano l’ottimo stato di salute attuale del tennis maschile nostrano.

IL 2020 È GIÀ DOMANI – Guardando oltre, in prospettiva inizio 2020 e fino agli Australian Open, molto dipenderà dalle performance dei giocatori già citati, vedere i nostri due top players lassù non può far altro che spronare tutto il movimento. Aspettando l’avvento di infortunati (Anderson, del Potro, Raonic), smarriti (Zverev, Cilic), promesse (Auger-Aliassime, Fritz, Coric) ed eterne incognite (Kyrgios, Pouille): un posto nell’Olimpo si guadagna giocando bene dentro e fuori dal campo, perché tra semi-eterni Fab3 e NextGen rampanti c’è tutto un mondo…